Giornale di Sicilia
Ed. del 06.01.2012 - Enna - pag. 26
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Il provvedimento operativo nell'arco dei prossimi due mesi
ENNA - A rischio l’utilizzo dell’ambulanza medicalizzata in città. Voci di corridoio, che al momento non trovano conferme ufficiali, affermano che l’Asp di Enna avrebbe deciso di spostare il mezzo medicalizzato del 118, che da ottobre del 2010 si muove con un medico rianimatore e un infermiere, dalla città alla vicina Troina. Uno spostamento, da effettuare entro un paio di mesi, che priverebbe gli utenti nicosiani del Basilotta di un importantissimo supporto salvavita.
L’arrivo dell’ambulanza medicalizzata, ad ottobre del 2010, era stata salutata come una bella conquista per la città, il cui nosocomio è privo di rianimazione H24, e anche per l’intero territorio che come unico punto di riferimento ha il Basilotta. Il servizio era partito il 4 ottobre del 2010 e in questi mesi ha consentito di salvare numerose vite, visto che la rianimazione dei pazienti è avvenuta e continuerà ad avvenire. almeno per un altro paio di mesi. già in ambulanza facendo aumentare l’efficacia dell’intervento sanitario di soccorso. Trovare infatti medico e infermiere sull’ambulanza ha permesso a diversi pazienti, in codice rosso, di essere assistito in un tempo inferiore rispetto a quello che serve per il trasferimento al pronto soccorso dell’ospedale, soprattutto in un territorio montano come quello in cui il Basilotta rappresenta il primo punto di approdo sanitario. Se la notizia venisse confermata il 118 ritornerebbe ad operare con una normale ambulanza senza medico a bordo e i pazienti entrerebbero a contatto con sanitari specializzati solo all’arrivo in Pronto soccorso.
L’arrivo dell’ambulanza medicalizzata, ad ottobre del 2010, era stata salutata come una bella conquista per la città, il cui nosocomio è privo di rianimazione H24, e anche per l’intero territorio che come unico punto di riferimento ha il Basilotta. Il servizio era partito il 4 ottobre del 2010 e in questi mesi ha consentito di salvare numerose vite, visto che la rianimazione dei pazienti è avvenuta e continuerà ad avvenire. almeno per un altro paio di mesi. già in ambulanza facendo aumentare l’efficacia dell’intervento sanitario di soccorso. Trovare infatti medico e infermiere sull’ambulanza ha permesso a diversi pazienti, in codice rosso, di essere assistito in un tempo inferiore rispetto a quello che serve per il trasferimento al pronto soccorso dell’ospedale, soprattutto in un territorio montano come quello in cui il Basilotta rappresenta il primo punto di approdo sanitario. Se la notizia venisse confermata il 118 ritornerebbe ad operare con una normale ambulanza senza medico a bordo e i pazienti entrerebbero a contatto con sanitari specializzati solo all’arrivo in Pronto soccorso.
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