Giornale di Sicilia
Ed. del 21.12.2011 - pag. 7
Gia.Pi.
Articolo letto 19 volte
Sanità. Caso all'Ars
PALERMO - Va oggi all’esame dell’Ars la legge che modifica il regime di esenzione dal ticket sanitario, imponendo il pagamento a 500 mila siciliani fino a ora esenti. Ma sul testo è già scontro. Al punto che il Pd ieri ha attaccato con Pino Apprendi denunciando un tentativo dell’amministrazione di favorire i privati. Secondo Apprendi «i convenzionati del settore della diagnostica incassano regolarmente il ticket in base alle leggi già in vigore ma poi non lo versano alla Regione. In pratica, lo intascano loro».
Per il parlamentare del Pd «ciò dimostra che una corretta applicazione delle norme impedirebbe il ricorso a nuovi balzelli a carico dei cittadini». L’assessore Massimo Russo ha fatto sapere che si tratta di una operazione contabile: i convenzionati trattengono una quota o tutto il ticket corrispondente alle prestazioni in più offerte rispetto a quanto previsto a inizio anno. In quest’ottica sarebbe però un modo per aumentare il budget iniziale del settore. Russo ha spiegato che la modifica al regime di esenzione si rende necessaria perché lo Stato lo ha imposto e senza questa misura la Regione perderebbe una novantina di milioni: abolita la certificazione dell’esenzione tramite il modello Isee (che tiene conto di fattori familiari) si torna alla tradizionale dichiarazione di redditi.
L’Ars ieri ha approvato all’unanimità due leggine. La prima aumenta i contributi alle associazioni antiracket: da 100 mila a 400 mila euro. La seconda introduce nelle scuole l’insegnamento del linguaggio alfamediale: «Ai nostri ragazzi - spiegano Camillo Oddo e Baldo Gucciardi del Pd – verranno insegnati i “nuovi linguaggi”, da quello televisivo a quello dei computer, da quello del cinema a quello degli smartphone».
Per il parlamentare del Pd «ciò dimostra che una corretta applicazione delle norme impedirebbe il ricorso a nuovi balzelli a carico dei cittadini». L’assessore Massimo Russo ha fatto sapere che si tratta di una operazione contabile: i convenzionati trattengono una quota o tutto il ticket corrispondente alle prestazioni in più offerte rispetto a quanto previsto a inizio anno. In quest’ottica sarebbe però un modo per aumentare il budget iniziale del settore. Russo ha spiegato che la modifica al regime di esenzione si rende necessaria perché lo Stato lo ha imposto e senza questa misura la Regione perderebbe una novantina di milioni: abolita la certificazione dell’esenzione tramite il modello Isee (che tiene conto di fattori familiari) si torna alla tradizionale dichiarazione di redditi.
L’Ars ieri ha approvato all’unanimità due leggine. La prima aumenta i contributi alle associazioni antiracket: da 100 mila a 400 mila euro. La seconda introduce nelle scuole l’insegnamento del linguaggio alfamediale: «Ai nostri ragazzi - spiegano Camillo Oddo e Baldo Gucciardi del Pd – verranno insegnati i “nuovi linguaggi”, da quello televisivo a quello dei computer, da quello del cinema a quello degli smartphone».
Nessun commento:
Posta un commento
imposta qui i tuoi commenti