La Sicilia
Ed. del 21.12.2011 - Catania - pag. 45
Gianfranco Polizzi
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VIZZINI - Una delegazione di Vizzini è stata ricevuta ieri in audizione a Palermo, dai membri della VI Commissione Sanità all’Ars, per evitare la chiusura del Pte di Vizzini. Chiusura che è stata disposta dal commissario straordinario dell’Asp 3 Catania, Gaetano Sirna. I membri della stessa Commissione hanno deliberato all’unanimità l’approvazione di un ordine del giorno proposto dal parlamentare regionale, Giuseppe Laccoto; l’Odg era stato presentato dal parlamentare regionale, Dino Fiorenza. La discussione è stata rinviata, a causa dell’assenza dell’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, all’l l gennaio. A darne notizia è il presidente del Consiglio comunale di Vizzini, Umberto Di Benedetto, che ha fatto parte della delegazione partita da Vizzini alla volta di Palermo. «Pur non nascondendo apprensione per la sorte del nostro Pte - dice Di Benedetto - e dando altresì atto alla sensibilità mostrata dalla Commissione, auspichiamo che vengano intraprese impugnative giurisdizionali contro la sospensione del Pte».
Anche il sindaco di Vizzini, Vito Cortese si è recato ieri in Prefettura a Catania, per chiedere l’intervento del prefetto, Francesca Cannizzo, al fine di evitarne la chiusura. «Difenderemo - dice Cortese - il mantenimento di questo servizio che, alla luce della decretata chiusura, priverebbe la nostra comunità di un presidio che, sino a oggi, ha consentito di trattare casi di emergenza e salvato molte vite umane. Non siamo un paese di periferia, ma una comunità che merita pari dignità di trattamento». Anche il parlamentare del Pdl, Marco Falcone, in un documento ha detto: «Riteniamo opportuna una moratoria sino all’11 gennaio, quando la Commissione si riunirà alla presenza dell’ assessore, per comprendere fino in fondo le reali ragioni di questa ipotesi». Falcone ha preannunciato un’interrogazione parlamentare sulla vicenda.
Anche il sindaco di Vizzini, Vito Cortese si è recato ieri in Prefettura a Catania, per chiedere l’intervento del prefetto, Francesca Cannizzo, al fine di evitarne la chiusura. «Difenderemo - dice Cortese - il mantenimento di questo servizio che, alla luce della decretata chiusura, priverebbe la nostra comunità di un presidio che, sino a oggi, ha consentito di trattare casi di emergenza e salvato molte vite umane. Non siamo un paese di periferia, ma una comunità che merita pari dignità di trattamento». Anche il parlamentare del Pdl, Marco Falcone, in un documento ha detto: «Riteniamo opportuna una moratoria sino all’11 gennaio, quando la Commissione si riunirà alla presenza dell’ assessore, per comprendere fino in fondo le reali ragioni di questa ipotesi». Falcone ha preannunciato un’interrogazione parlamentare sulla vicenda.
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