Gazzetta del Sud
Ed. del 02.12.2011 - Messina - pag. 45
Enzo Lo lacono
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Dopo un anno di interruzione ripartirà il servizio di assistenza sanitaria
Nove devono rispondere di danneggiamento, 6 di violenza privata
MISTRETTA - Dal prossimo lunedì verrà ripristinato il servizio del 118 con modalità h24, come promesso dall’assessore regionale Massimo Russo e concordato con il commissario straordinario dell’Asp di Messina Francesco Poli, presente il presidente della VI Commissione all’Ars Giuseppe Laccoto. Un servizio interrotto da oltre un anno. E il primo passo dopo la convulsa riunione svoltasi a Mistretta il 28 novembre scorso e culminata con una vibrata protesta di alcuni cittadini che hanno criticato scelte e decisioni dei vertici della Sanità regionale e provinciale circa il riassetto di alcuni servizi ospedalieri interrotti, ripartiti male e momentaneamente lasciati in stand-by in attesa che possa essere rivisto il decreto di riordino della rete ospedaliera.
La contestazione, prima verbale, è degenerata sino ad arrivare a bloccare l’autovettura di servizio del componente della giunta Lombardo, venuto a Mistretta (peraltro così come aveva promesso), dopo la manifestazione svoltasi, in forma civile e senza aver fatto registrare alcun tipo d’incidente, a Palermo il giorno 8 novembre. In quell’occasione partirono da Mistretta e dai paesi che fanno riferimento al Distretto socio-sanitario D29 ben 13 pullman ed un centinaio di autovetture per un totale di oltre un migliaio di manifestanti.
Gli animi di alcuni di loro, durante la giornata di protesta indetta a Mistretta, forse perché impossibilitati a seguire in modo chiaro gli interventi dei partecipanti, si sono riscaldati al punto tale che all’uscita dell’assessore dal Palazzo municipale hanno inscenato una contestazione che alla fine ha degenerato. Sull’argomento su segnalazione del sindaco Antoci e dello stesso assessore, anche in qualità di ex magistrato, hanno avviato indagini i carabinieri della locale Compagnia.
Secondo indiscrezioni iniziali, riportate ieri dal nostro giornale circa il numero delle persone denunciate (si era parlato di una trentina di soggetti) sono esattamente 15 quelli identificati in modo inequivocabile e deferiti alla Procura della Repubblica di Mistretta; sono responsabili della violenta forma di protesta nei confronti dell’assessore. Di questi, in 9 sarebbero responsabili di danneggiamento aggravato in danno dell’autovettura istituzionale dell’assessore Russo e i restanti 6 devono rispondere per violenza privata, per avere impedito con la forza la regolare uscita del componente del governo regionale di uscire dal Palazzo comunale.
Il comunicato stampa diramato dal Comando provinciale dell’Arma parla di accesa forma di protesta culminata con lievi danneggiamenti all’autovettura dell’assessore Russo. Intanto, giungono espressioni di solidarietà ai rappresentanti del movimento che in pochi giorni è riuscito a raccogliere ben 10 mila firme, consegnate poi a Russo, che stanno ad indicare che la popolazione non può essere privata di un presidio ospedaliero di vitale importanza per l’intero comprensorio nebroideo.
La contestazione, prima verbale, è degenerata sino ad arrivare a bloccare l’autovettura di servizio del componente della giunta Lombardo, venuto a Mistretta (peraltro così come aveva promesso), dopo la manifestazione svoltasi, in forma civile e senza aver fatto registrare alcun tipo d’incidente, a Palermo il giorno 8 novembre. In quell’occasione partirono da Mistretta e dai paesi che fanno riferimento al Distretto socio-sanitario D29 ben 13 pullman ed un centinaio di autovetture per un totale di oltre un migliaio di manifestanti.
Gli animi di alcuni di loro, durante la giornata di protesta indetta a Mistretta, forse perché impossibilitati a seguire in modo chiaro gli interventi dei partecipanti, si sono riscaldati al punto tale che all’uscita dell’assessore dal Palazzo municipale hanno inscenato una contestazione che alla fine ha degenerato. Sull’argomento su segnalazione del sindaco Antoci e dello stesso assessore, anche in qualità di ex magistrato, hanno avviato indagini i carabinieri della locale Compagnia.
Secondo indiscrezioni iniziali, riportate ieri dal nostro giornale circa il numero delle persone denunciate (si era parlato di una trentina di soggetti) sono esattamente 15 quelli identificati in modo inequivocabile e deferiti alla Procura della Repubblica di Mistretta; sono responsabili della violenta forma di protesta nei confronti dell’assessore. Di questi, in 9 sarebbero responsabili di danneggiamento aggravato in danno dell’autovettura istituzionale dell’assessore Russo e i restanti 6 devono rispondere per violenza privata, per avere impedito con la forza la regolare uscita del componente del governo regionale di uscire dal Palazzo comunale.
Il comunicato stampa diramato dal Comando provinciale dell’Arma parla di accesa forma di protesta culminata con lievi danneggiamenti all’autovettura dell’assessore Russo. Intanto, giungono espressioni di solidarietà ai rappresentanti del movimento che in pochi giorni è riuscito a raccogliere ben 10 mila firme, consegnate poi a Russo, che stanno ad indicare che la popolazione non può essere privata di un presidio ospedaliero di vitale importanza per l’intero comprensorio nebroideo.
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