il 118 in sicilia

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In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

venerdì 2 dicembre 2011

Truffa da un milione con ricette fasulle sequestrati i beni a medico e farmacista

La Rassegna Stampa di MEDPress.it... La rassegna stampa di MEDPress.it
La Repubblica
Ed. del 02.12.2011 - Palermo - pag. X
Salvo Catalano
Articolo letto 21 volte
Indagine dei Nas nel Catanese. Scoperto un imbroglio portato avanti per anni, 12 mila le prescrizioni inventate

I prodotti venivano intestati a ignari pazienti di Raddusa e Ramacca. Russo: «Ora più controlli»
PALERMO - Intestavano ricette mediche a ignari pazienti, prescrivendo farmaci che non sarebbero mai stati consegnati. Una truffa che è costata al sistema sanitario nazionale oltre un milione di euro. Sono 12 mila, infatti, le ricette false individuate dagli investigatori che hanno condotto le indagini. Un medico di base e un farmacista che, tra Ramacca e Raddusa, piccoli centri del Catanese, avevano organizzato il delitto perfetto, sono stati scoperti dal Nas di Catania. I carabinieri hanno posto sotto sequestro beni mobili e immobili di proprietà dei due professionisti. Mentre altre due persone, coinvolte nelle indagini, sono state denunciate per truffa aggravata.
Il medico e il farmacista intestavano le ricette a pazienti che di quei medicinali proprio non avevano bisogno, per poi andare a battere cassa al Sistema sanitario nazionale. Un sistema che è andato avanti fino all’intervento dei carabinieri del capoluogo etneo, guidati dal comandante Egidio Palermo, che hanno sequestrato numerosi beni su disposizione del gip del Tribunale di Catania e con il coordinamento della Procura.
Trai beni finiti sotto sigilli ci sono una farmacia, appartamenti, una macchina di lusso di grossa cilindrata e 55 mila euro in contanti. Un sequestro del valore di un milione di euro, somma equivalente a quella sottratta dal medico e dal farmacista all’Azienda sanitaria provinciale di Catania.
La truffa delle ricette false non è nuova, ma nei due paesi del Catanese si basava su ingranaggi quasi perfetti, vista l’entità dei numeri in ballo: un milione di euro sottratti illegalmente e dodicimila ricette sequestrate. Su un territorio, quello dei due comuni del Catanese, che conta poco più di 14 mila abitanti. Alcuni casi simili nel recente passato hanno fatto molto discutere. Come la presunta truffa da 200 mila euro per le fustelle false sui pannoloni che portò, nel settembre del 2010, alla denuncia da parte del Nas di una ventina di farmacie tra Palermo, Agrigento e Trapani. Accusa da cui nell’ottobre scorso i farmacisti furono prosciolti.
Ha espresso soddisfazione l’assessore regionale alla Salute Massimo Russo, che ricorda come quello della farmaceutica sia «un settore particolarmente delicato e critico del bilancio sanitario». Per Russo l’ultima indagine è la testimonianza che sul capitolo delle spese farmaceutiche in passato hanno influito «non soltanto l’inappropriatezza prescrittiva, ma anche episodi di malaffare che incidono pesantemente sui costi complessivi e che dunque si traducono in maggiori costi per i Cìnadini». «Abbiamo intensificato la vigilanza amministrativa con un sistema di controlli molto più funzionale che consente l’immediata individuazione di anomalie nei flussi di pagamento», conclude l’assessore.

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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