La Sicilia
Ed. del 12.12.2011 - Catania - pag. 46
Maria Gabriella Leonardi
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L'Udc promuove una petizione per chiedere un sopralluogo della commissione regionale alla Sanità
GIARRE - Una visita per rendersi conto di persona dell’avanzamento dei lavori all’interno dell’ospedale di Giarre. L’ha organizzata ieri la “Rete delle associazioni giarresi”; una visita aperta anche a chi non fa parte della Rete ma che segue le sorti dell’ospedale. Scoraggiante la situazione del nosocomio che agli occhi di chi entra presenta evidenti criticità strutturali. Tra le tante anime della Rete, Francesca Arnone: «Da cittadina ho constatato lo stato di abbandono in cui versa l’ospedale, in gran parte vuoto. Sappiamo di un cronoprogramma dei lavori ma la realtà sconfessa questo cronoprogramma».
Francesca Arnone stigmatizza i tentativi di speculazione a fini politici della situazione dell’ospedale. Il gruppo di visitatori ieri si aspettava di trovare il cartello con le specifiche del cantiere. Il consigliere comunale Josè Sorbello, presente ieri, in proposito, dice: «Senza questo cartello non sappiamo quali lavori stanno eseguendo, quale è la spesa, chi è il direttore e chi li esegue».
Il dott. Salvo Garraffo sottolinea che la popolazione di Giarre, Riposto e Mascali non ha più l’ambulatorio di ginecologia: doveva essere riaperto in tempi celeri ma così non è stato. «Non chiediamo la luna - afferma Mario Castorina della Rete – si chiede un pronto soccorso che fronteggi le emergenze e che possa contare sull’apporto dei vari specialisti. Chiediamo che i medici che vengono qui non abbiano interesse ad essere trasferiti, ma che abbiano passione per la città».
«Al pronto soccorso ci sono solo tre medici», afferma Rosario Pistorio, già presidente del Tribunale per i diritti del malato: il suo timore è che da Giarre vengano trasferiti ad Acireale dei cardiologi. Oltre alla Rete, presente nel nosocomio anche l’on. Salvino Barbagallo, presidente dell’Udc di Giarre, partito che sta organizzando una petizione per chiedere che venga nel presidio di via Forlanini la commissione sanità dell’Assemblea regionale siciliana. Sulle questioni sollevate abbiamo sentito il commissario dell’Asp, Gaetano Sirna, il quale ha tenuto a precisare che «queste visite vanno chieste e autorizzate in modo che ci sia qualcuno che le accompagni, che risponda alle domande e che eviti che si entri in zone sensibili dove c’è da tutelare la privacy dei pazienti. Per il resto non abbiamo nulla da nascondere». Il commissario ha anche precisato che nel caso dei lavori in corso nell’ospedale, non vi è alcun obbligo da parte dell’Asp di essere autorizzata dal Comune di Giarre e di esporre il cartello con le specifiche del cantiere. Il commissario, già alcuni giorni fa, ha dato disposizione affinché sia riaperto al più presto l’ambulatorio di ginecologia, nel rispetto dei tempi tecnici necessari all’allestimento dei locali, all’organizzazione delle risorse umane e alla predisposizione dei macchinari. Nel pronto soccorso, infine, sta arrivando il quarto medico.
Francesca Arnone stigmatizza i tentativi di speculazione a fini politici della situazione dell’ospedale. Il gruppo di visitatori ieri si aspettava di trovare il cartello con le specifiche del cantiere. Il consigliere comunale Josè Sorbello, presente ieri, in proposito, dice: «Senza questo cartello non sappiamo quali lavori stanno eseguendo, quale è la spesa, chi è il direttore e chi li esegue».
Il dott. Salvo Garraffo sottolinea che la popolazione di Giarre, Riposto e Mascali non ha più l’ambulatorio di ginecologia: doveva essere riaperto in tempi celeri ma così non è stato. «Non chiediamo la luna - afferma Mario Castorina della Rete – si chiede un pronto soccorso che fronteggi le emergenze e che possa contare sull’apporto dei vari specialisti. Chiediamo che i medici che vengono qui non abbiano interesse ad essere trasferiti, ma che abbiano passione per la città».
«Al pronto soccorso ci sono solo tre medici», afferma Rosario Pistorio, già presidente del Tribunale per i diritti del malato: il suo timore è che da Giarre vengano trasferiti ad Acireale dei cardiologi. Oltre alla Rete, presente nel nosocomio anche l’on. Salvino Barbagallo, presidente dell’Udc di Giarre, partito che sta organizzando una petizione per chiedere che venga nel presidio di via Forlanini la commissione sanità dell’Assemblea regionale siciliana. Sulle questioni sollevate abbiamo sentito il commissario dell’Asp, Gaetano Sirna, il quale ha tenuto a precisare che «queste visite vanno chieste e autorizzate in modo che ci sia qualcuno che le accompagni, che risponda alle domande e che eviti che si entri in zone sensibili dove c’è da tutelare la privacy dei pazienti. Per il resto non abbiamo nulla da nascondere». Il commissario ha anche precisato che nel caso dei lavori in corso nell’ospedale, non vi è alcun obbligo da parte dell’Asp di essere autorizzata dal Comune di Giarre e di esporre il cartello con le specifiche del cantiere. Il commissario, già alcuni giorni fa, ha dato disposizione affinché sia riaperto al più presto l’ambulatorio di ginecologia, nel rispetto dei tempi tecnici necessari all’allestimento dei locali, all’organizzazione delle risorse umane e alla predisposizione dei macchinari. Nel pronto soccorso, infine, sta arrivando il quarto medico.
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