il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

lunedì 19 dicembre 2011

Il dottore ci ausculterà con il suo telefonino

La Rassegna Stampa di MEDPress.it... La rassegna stampa di MEDPress.it
Corriere della Sera
Ed. del 18.12.2011 - pag.
n.d.
Articolo letto 50 volte
Una vera e propria invasione di applicazioni per smartphone e tablet sta rivoluzionando anche il modo di visitare dei medici

Presto l'addio allo stetoscopio... e non solo
La rassicurante borsa di cuoio del dottore potrebbe presto andare in pensione. Per ascoltare il battito del cuore, per esempio, addio fonendoscopio: al medico basterà estrarre il telefonino dalla tasca e appoggiarlo al petto del paziente. Tutto questo grazie aiStethoscope, un’applicazione sviluppata all’University College London che trasforma l’iPhone in un dispositivo medico. Una curiosità? Tutt’altro. L’applicazione, che costa circa 70 euro, è già stata scaricata da più di tre milioni di persone. Nuova di zecca invece è iTrem, la funzione che, sfruttando la capacità del telefonino di misurare l’accelerazione, permette al medico di monitorare il tremore dei pazienti con morbo di Parkinson: il malato non solo risparmia tempo e denaro riducendo il numero delle visite, ma può sottoporsi a valutazioni più frequenti utili a definire il dosaggio di farmaci adeguato al singolo caso.
Negli Usa, secondo una ricerca del centro studi Manhattan Research, i due terzi dei medici ormai usano nella loro professione uno smartphone e si prevede che la percentuale toccherà il 90% entro il 2012. «Tra le migliaia di applicazioni per telefonini e tablet pensati per uso medico – precisa Filippo Zerboni, radiologo all’ospedale di Busto Arsizio e ideatore di un sito Internet che recensisce le applicazioni mediche per gli smartphone - molte sono poco più che dei gadget, ma tante altre sono veramente d’aiuto al medico nella sua pratica quotidiana». Una di queste è la funzione che sostituisce il prontuario farmaceutico su carta: nel proprio telefonino il dottore può avere tutto quello che gli serve sapere sui farmaci: dosaggi, indicazioni, eventi avversi, costi, con in più il vantaggio che il “prontuario da telefonino” è consultabile rapidamente e prevede aggiornamenti da scaricare ogni mese. Di grande utilità per il medico di famiglia, per esempio durante le visite a domicilio, può essere pure il programma che permette di compilare e trasmettere all’Inps con il telefonino i certificati di malattia. E se il medico scopre un neo sospetto? Gli basterà scattare una foto, sempre col telefonino, e confrontare l’immagine con milioni di altre e con le relative diagnosi, in un database globale.
«Queste tecnologie – aggiunge Zerboni - sono utili anche allo specialista ospedaliero. Con un’applicazione, per esempio, l’anestesista può calcolare la dose del farmaco da infondere al paziente e può fare la spunta di tutti i passaggi pre-operatori in modo da velocizzare le procedure ed evitare errori».
In alcuni reparti i medici fanno già il giro dei malati, invece che con pile di cartelle, con in mano il tablet, strumento che facilita il passaggio delle consegne da un turno all’altro e tra medici e infermieri riducendo il rischio di errori. Le nuove tecnologie, poi, possono aiutare a comunicare con il paziente: con gli atlanti e le animazioni mediche in 3D per smartphone e tablet il medico può illustrare meglio l’intervento che il malato dovrà subire.
E ancora: i telefonini possono essere interfacciati con piccole apparecchiature per misurare la pressione e la glicemia, così che il medico possa ricevere i dati a distanza, mentre sono già in fare di sperimentazione sistemi collegabili allo smartphone che rilevano la presenza di marcatori tumorali o in grado di eseguire in breve tempo le analisi del sangue. Non mancano, infine, applicazioni ideate per le sperimentazioni cliniche, come quella definita dalla sigla CTCAE-4, sviluppata all’Università di Padova, che raccoglie informazioni sui possibili eventi avversi in campo oncologico. Il colosso farmaceutico Pf1zer, per esempio, sta tentando di replicare un suo passato trial clinico reclutando e gestendo i pazienti tramite smartphone, per vedere se questa modalità può essere usata nello studio di alcuni farmaci con gli stessi risultati che può dare uno studio tradizionale ma con minore spesa. Per ora, tutte queste innovazioni sono ristrette a una nicchia di utenti Sebbene oltre il 30% dei medici italiani possieda uno smartphone, pochi lo usano per fini clinici, anche se i numeri tendono a crescere.
«Lo scopo ultimo – puntualizza Alberto Tozzi, pediatra dell’ospedale Bambino Gesù di Roma e autore del libro “Smartphone, iPad, ebook per il medico” (Il pensiero scientifico editore) - è quello di avere informazioni accessibili e fruibili in modo rapido, sia quelle che riguardano i pazienti, sia quelle delle ultime pubblicazioni scientifiche». Ma l’ospedale romano ha pensato di rendere più facile anche la vita degli assistiti e ha messo a loro disposizione un’applicazione gratuita per smartphone con cui prenotare e pagare visite, leggere referti e consultare le notizie archiviate nel proprio fascicolo sanitario, accessibile così in qualunque momento e da qualsiasi luogo.
I vantaggi delle nuove tecnologie sono evidenti, salvo il rischio che entrino nella pratica clinica senza aver prima dimostrato la loro efficacia. Per esempio, non sono stati finora pubblicati sulle più importanti riviste scientifiche studi che dimostrino l’uguale capacità del fonendoscopio e del telefonino nel riconoscere un soffio cardiaco o distinguere i rumori polmonari. Forse è solo questione di tempo, ma la prudenza rimane comunque necessaria.

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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