La Sicilia
Ed. del 31.10.2011 - Ragusa - pag. 45
Antonello Lauretta
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Operativa da ieri la determinazione della centrale operativa Sues
«Gilotta chiarisca. Le sue rassicurazioni sono cadute nel vuoto». I sanitari stupiti del provvedimento mentre il sindaco Alfano annuncia la mobilitazione se non ci saranno chiarimenti.
COMISO - Ospedale Regina Margherita al de profundis. Soppresso il servizio del 118 presso l’Ospedale Regina Margherita di Comiso. La notizia è di ieri, ma la decisione, che riguarda anche l’Ospedale Busacca di Scicli, è stata comunicata dalla Centrale Operativa Catania-Ragusa-Siracusa del 118 nel pomeriggio di venerdì scorso al direttore generale dell’Asp Ragusa Ettore Gilotta, con uno scarno testo che riportiamo integralmente: «Prendiamo atto della sua nota del 13.10.2011 inviata all’assessorato alla Salute - si legge nella comunicazione a firma del direttore della C. O. dottoressa Monea - e successiva nota inviata a questa Centrale Operativa SUES 118 con le quali si ribadisce l’impossibilità dei presidi di Scicli e Comiso a garantire i requisiti minimi di assistenza a pazienti in urgenza-emergenza, ed in ottemperanza al D.A.1376 del 25.05.2010, la si informa che sarà data indicazione al personale dei mezzi di soccorso coordinati da questa C.O. SUES 118 operanti nella zona in oggetto che verranno deviati verso gli ospedali di Modica, Vittoria e Ragusa».
Nel contempo la dottoressa Monea ha inviato una seconda breve comunicazione alle postazioni del 118 di Chiaramonte, Scicli, Comiso e Santa Croce Camerina con la quale si avvisano gli operatori che «a decorrenza immediata» bisogna attenersi a quanto disposto nella nota appena riportata integralmente. Già da ieri mattina, quindi, il pronto soccorso del “Regina Margherita” è rimasto inoperoso, proprio quando, ironia della sorte, nei giorni immediatamente precedenti lo stesso era stato chiamato a svolgere decine di servizi assolti con scrupolo, immediatezza e professionalità dal personale sanitario e dagli infermieri e con efficacia per quanti sono ricorsi al pronto soccorso del nosocomio comisano.
Stupore, rammarico e preoccupazione è stata espressa dal sindaco Giuseppe Alfano che non ha nascosto la sua indignazione. «La notizia giunge a sorpresa, dopo le tante assicurazioni sul mantenimento del servizio di pronto soccorso presso l’ospedale di Comiso da parte della direzione generale. Si tratta di un colpo di mano che va contro gli interessi dell’utenza - dichiara il sindaco Alfano - . Una decisione inaccettabile quella della Centrale operativa di Catania del 118 che però fa seguito a due note della direzione generale dell’Asp Ragusa che si è espressa per la soppressione del pronto soccorso degli ospedali di Comiso e Scicli. Poiché il direttore generale Ettore Gilotta, a parole fino a qualche giorno fa mi ha assicurato che nulla sarebbe mutato e che nessuna decisione sarebbe stata presa prima di incontrare me e una delegazione del Comitato spontaneo a difesa dell’ospedale, mi aspetto in tempi brevissimi un suo chiarimento perché delle due l’una: o ha mentito ai sindaci, alle istituzioni, ai parlamentari regionali, agli operatori sanitari, ai cittadini e alle associazioni, o la Centrale operativa di Catania ha interpretato male le sue indicazioni ed ha quindi sbagliato. Confido, altresì, in una rapida, dura, concreta e ferma presa di posizioni della deputazione iblea alla Regione perché sia rimossa questa vergogna che penalizza i cittadini e mette in pericolo la vita delle persone, altro che miglioramento degli standard di qualità della sanità iblea. Continueremo a lottare strenuamente per la difesa del diritto alla salute dei nostri cittadini».
Stupore anche tra gli stessi operatori sanitari del “Regina Margherita”. «Il pronto soccorso dell’ ospedale di Comiso - ha commentato un medico - pur senza essere abilitato a trattare i codici rossi, tuttavia è efficiente per tutte le altre emergenze».
Nel contempo la dottoressa Monea ha inviato una seconda breve comunicazione alle postazioni del 118 di Chiaramonte, Scicli, Comiso e Santa Croce Camerina con la quale si avvisano gli operatori che «a decorrenza immediata» bisogna attenersi a quanto disposto nella nota appena riportata integralmente. Già da ieri mattina, quindi, il pronto soccorso del “Regina Margherita” è rimasto inoperoso, proprio quando, ironia della sorte, nei giorni immediatamente precedenti lo stesso era stato chiamato a svolgere decine di servizi assolti con scrupolo, immediatezza e professionalità dal personale sanitario e dagli infermieri e con efficacia per quanti sono ricorsi al pronto soccorso del nosocomio comisano.
Stupore, rammarico e preoccupazione è stata espressa dal sindaco Giuseppe Alfano che non ha nascosto la sua indignazione. «La notizia giunge a sorpresa, dopo le tante assicurazioni sul mantenimento del servizio di pronto soccorso presso l’ospedale di Comiso da parte della direzione generale. Si tratta di un colpo di mano che va contro gli interessi dell’utenza - dichiara il sindaco Alfano - . Una decisione inaccettabile quella della Centrale operativa di Catania del 118 che però fa seguito a due note della direzione generale dell’Asp Ragusa che si è espressa per la soppressione del pronto soccorso degli ospedali di Comiso e Scicli. Poiché il direttore generale Ettore Gilotta, a parole fino a qualche giorno fa mi ha assicurato che nulla sarebbe mutato e che nessuna decisione sarebbe stata presa prima di incontrare me e una delegazione del Comitato spontaneo a difesa dell’ospedale, mi aspetto in tempi brevissimi un suo chiarimento perché delle due l’una: o ha mentito ai sindaci, alle istituzioni, ai parlamentari regionali, agli operatori sanitari, ai cittadini e alle associazioni, o la Centrale operativa di Catania ha interpretato male le sue indicazioni ed ha quindi sbagliato. Confido, altresì, in una rapida, dura, concreta e ferma presa di posizioni della deputazione iblea alla Regione perché sia rimossa questa vergogna che penalizza i cittadini e mette in pericolo la vita delle persone, altro che miglioramento degli standard di qualità della sanità iblea. Continueremo a lottare strenuamente per la difesa del diritto alla salute dei nostri cittadini».
Stupore anche tra gli stessi operatori sanitari del “Regina Margherita”. «Il pronto soccorso dell’ ospedale di Comiso - ha commentato un medico - pur senza essere abilitato a trattare i codici rossi, tuttavia è efficiente per tutte le altre emergenze».
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