La cospicua mole di lavoro che effettua il “118” di Randazzo, forse lo salverà dai tagli che hanno soppresso la figura di un barelliere su due in tutta la Sicilia. Ha avuto esito positivo l’incontro che una delegazione del Comune di Randazzo, guidata dal sindaco Ernesto Del Campo e composta dall’assessore Mario Caggegi, dal presidente del Consiglio comunale Lucio Rubbino e dai consiglieri Nino Grillo, Cettina Foti e Giuseppe Gullotto, ha avuto con il dott. Bernardo Alagna, dirigente del Dipartimento emergenza dell’assessorato alla Salute e la dott.ssa Maria Concetta Monea, dirigente della Centrale oprativa del 118 di Catania. “Abbiamo spiegato – dice il sindaco – le criticità conseguenti alla soppressione dell’autista-soccorritore a bordo dell’ambulanza medicalizzata del 118, sostenendo che i servizi di emergenza-urgenza su un territorio emarginato come quello di Randazzo, lontano dai grandi nuovi ospedali, devono essere potenziati per bilanciare lo smantellamento progressivo dei reparti ospedalieri e assicurare servizi a volte vitali per le comunità”
E in assessorato hanno accolto positivamente le richieste della delegazione anche grazie all’intervento del dott. Benedetto Anfuso che, in qualità di consulente dell’Assessore Massimo Russo e di medico del Pte di Randazzo, ha individuato una soluzione. “A Randazzo – spiega – si effettuano circa 3000 interventi, mentre in altri Pte ci sono autisti-soccorritori in debito orario. Possiamo far recuperare a questi le ore effettuate in meno, riportando a Randazzo, ma solo a Randazzo, a due il numero di autisti”. La proposta adesso sarà vagliata dalla Regione.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia ” del 01-11-2011
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