Giornale di Sicilia
Ed. del 02.11.2011 - Messina - pag. 19
Bartolino Leone
Articolo letto 20 volte
Il comitato "Giù le mani dall'ospedale": «Pediatria e Ostetricia chiusi per mancanza di infermieri e ausiliari».
LIPARI - Il comitato “Giù le mani dall’ospedale” ha indetto lo sciopero generale per protestare contro “tagli”. E’ stato indetto per fine mese. «Il rinvio di ogni decisione al giugno del 2012 per la valutazione delle deroghe all’apertura dei punti nascita ci lascia delusi, sconcertati e indignati - ha commentato il presidente Manuela Sonia D’Ambra, partoriente - ancora una volta il coraggio delle scelte non appartiene alla politica, che di fatto aveva assicurato, nell’audizione del 19 Ottobre, un parere favorevole alla deroga per gli ospedali di Lipari e Pantelleria. A tutt’ oggi, nonostante le nostre ripetute proteste, i reparti di Pediatria e Ostetricia sono chiusi per mancanza dì infermieri e ausiliari, il tutto in totale spregio dell’evidenza dei limiti imposti dall’insularità».
«A peggiorare ancora la nostra situazione si evidenzia l’inefficienza del Centro di Riabilitazione di Canneto - ha aggiunto Emanuele Carnevale, rappresentante del comitato - che, a seguito di ulteriori tagli del personale, ha ridotto gli utenti in trattamento a soli 25 sui circa 95 pazienti/utenti tra adulti e bambini che, a seguito di tali tagli, sono costretti a liste di attesa interminabili, perdendo, in alcuni casi, completamente i risultati ottenuti».
«Come si può continuare a nascondersi dietro studi – hanno aggiunto in una nota i rappresentanti del comitato - che non tengono in nessun conto e evidenti necessità delle popolazioni isolane; come si può continuare a togliere pezzi del nostro ospedale in nome della sicurezza del malato; come si può non ascoltare le esigenze delle famiglie isolane; come possono gli esperti del Ministro e dell’assessore Russo non considerare che gli ospedali esistenti nelle isole sono stati di supporto per decenni alla vita socio-economica di queste comunità. Per Tutto questo - prosegue la nota - contestiamo con forza le decisioni della VI Commissione e dell’assessore Russo che ancora una volta trattano le isole alla pari di un qualsiasi territorio in terraferma, negando di fatto la peculiarità della realtà insulare».
«A peggiorare ancora la nostra situazione si evidenzia l’inefficienza del Centro di Riabilitazione di Canneto - ha aggiunto Emanuele Carnevale, rappresentante del comitato - che, a seguito di ulteriori tagli del personale, ha ridotto gli utenti in trattamento a soli 25 sui circa 95 pazienti/utenti tra adulti e bambini che, a seguito di tali tagli, sono costretti a liste di attesa interminabili, perdendo, in alcuni casi, completamente i risultati ottenuti».
«Come si può continuare a nascondersi dietro studi – hanno aggiunto in una nota i rappresentanti del comitato - che non tengono in nessun conto e evidenti necessità delle popolazioni isolane; come si può continuare a togliere pezzi del nostro ospedale in nome della sicurezza del malato; come si può non ascoltare le esigenze delle famiglie isolane; come possono gli esperti del Ministro e dell’assessore Russo non considerare che gli ospedali esistenti nelle isole sono stati di supporto per decenni alla vita socio-economica di queste comunità. Per Tutto questo - prosegue la nota - contestiamo con forza le decisioni della VI Commissione e dell’assessore Russo che ancora una volta trattano le isole alla pari di un qualsiasi territorio in terraferma, negando di fatto la peculiarità della realtà insulare».
Nessun commento:
Posta un commento
imposta qui i tuoi commenti