Gazzetta del Sud
Ed. del 06.11.2011 - Messina - pag. 41
Pippo Condipodero
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Sguarnito un vasto territorio
La postazione del 118 non avrà ambulanza per almeno dieci giorni
BROLO - La mancanza di un’ambulanza sta mettendo a repentaglio l’incolumità dei cittadini di un vasto territorio dei Nebrodi. Da avant’ieri, dopo il soccorso e il trasporto in mattinata al nosocomio “Barone Romeo” di Patti, di una paziente ricoverata al reparto di rianimazione, la Postazione Territoriale di Emergenza (P.T.E.) di Brolo del 118 si trova senza ambulanza per fermo tecnico in quanto la vettura si trova in officina per riparazioni .
Il ripristino del servizio si presume possa avvenire tra dieci giorni circa. Nel frattempo, non esiste alcuna alternativa, in quanto la Seus non dispone di altre ambulanze da impiegare sul territorio. La centrale operativa con sede presso la struttura ospedaliera del Papardo di Messina non autorizza l’ambulanza che si trova attualmente ferma a Ucria e che svolge servizio sporadicamente solo nelle ore diurne in quanto non dispone di un’assistenza medica ma solo di autista e soccorritore, e durame le ore notturne è priva di personale.
La stessa, invece, di rimanere inutilizzata, potrebbe essere impiegata utilmente durante le ore serali e notturne nella postazione di Brolo, a cui fanno capo i territori dei Comuni di Piraino, S. Angelo di Brolo, Gioiosa Marea, Naso, Sinagra, Raccuia, Ficarra, e lo stesso Comune di Ucria quando il codice è giallo o rosso.
Inoltre, l’ambulanza brolese presta soccorso anche sul territorio di Capo d’Orlando e Patti in assenza delle loro ambulanze impegnate in altri soccorsi.
Una situazione grave e insostenibile, in quanto per un così lungo periodo non si riesce a garantire il servizio d’emergenza, mettendo a repentaglio l’incolumità di tanti cittadini residenti in questo vasto territorio, mentre i medici si trovano inutilizzati in postazione regolarmente, e gli autisti soccorritori restano a casa per fermo tecnico. Intanto, è bene ricordare che il P.T.E. di Brolo svolge un servizio di soccorso con prestazioni non comuni oltre 130 interventi mensili, circa 200 durante i periodi estivi. Un disservizio inaccettabile che dovrebbe richiamare i sindaci e le autorità istituzionali regionali ad intervenire al più presto.
Il ripristino del servizio si presume possa avvenire tra dieci giorni circa. Nel frattempo, non esiste alcuna alternativa, in quanto la Seus non dispone di altre ambulanze da impiegare sul territorio. La centrale operativa con sede presso la struttura ospedaliera del Papardo di Messina non autorizza l’ambulanza che si trova attualmente ferma a Ucria e che svolge servizio sporadicamente solo nelle ore diurne in quanto non dispone di un’assistenza medica ma solo di autista e soccorritore, e durame le ore notturne è priva di personale.
La stessa, invece, di rimanere inutilizzata, potrebbe essere impiegata utilmente durante le ore serali e notturne nella postazione di Brolo, a cui fanno capo i territori dei Comuni di Piraino, S. Angelo di Brolo, Gioiosa Marea, Naso, Sinagra, Raccuia, Ficarra, e lo stesso Comune di Ucria quando il codice è giallo o rosso.
Inoltre, l’ambulanza brolese presta soccorso anche sul territorio di Capo d’Orlando e Patti in assenza delle loro ambulanze impegnate in altri soccorsi.
Una situazione grave e insostenibile, in quanto per un così lungo periodo non si riesce a garantire il servizio d’emergenza, mettendo a repentaglio l’incolumità di tanti cittadini residenti in questo vasto territorio, mentre i medici si trovano inutilizzati in postazione regolarmente, e gli autisti soccorritori restano a casa per fermo tecnico. Intanto, è bene ricordare che il P.T.E. di Brolo svolge un servizio di soccorso con prestazioni non comuni oltre 130 interventi mensili, circa 200 durante i periodi estivi. Un disservizio inaccettabile che dovrebbe richiamare i sindaci e le autorità istituzionali regionali ad intervenire al più presto.
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