Forse torneranno nuovamente ad essere due gli autisti-soccorritori del 118 nelle ambulanze medicalizzate. E' quanto - pare - sia stato ottenuto nelle ambulanze del 118 catanese e in particolare nella sede di Randazzo.
«Ha avuto esito positivo - si legge su un articolo a firma di Gaetano Guidotto su La Sicilia dello scorso martedì 1 novembre - l'incontro che una delegazione del Comune di Randazzo, guidata dal sindaco Ernesto Del Campo e composta dall'assessore Mario Caggegi, dal presidente del Consiglio comunale Lucio Rubbino e dai consiglieri Nino Grillo, Cettina Foti e Giuseppe Gullotto, ha avuto con il dott. Bernardo Alagna, dirigente del Dipartimento emergenza dell'assessorato alla Salute e la dott.ssa Maria Concetta Monea, dirigente della Centrale operativa del 118 di Catania». In assessorato - continua l'articolo - hanno accolto positivamente le richieste della delegazione grazie all'intervento di un medico del PTE che, in qualità di "consulente delll'assessore Massimo Russo", ha individuato una soluzione. «A Randazzo - continua il virgolettato dell'articolo del giornale etneo attribuito al consulente - si effettuano circa 3000 interventi, mentre in altri Pte ci sono autisti soccorritori in debito orario. Possiamo far recuperare a questi le ore effettuate in meno, riportando a Randazzo, ma solo a Randazzo, a due il numero di autisti».
Non è mancato l'intervento dei sindati. Lo SMI ha infatti divulgato la seguente comunicazione. «..apprendiamo con soddisfazione dagli organi di stampa che finalmente il personale sulle ambulanze del SUES-118 ritorna ad essere di due autisti soccorritori, oltre al personale medico e paramedico. Si è finalmente compreso, come più volte da noi sostenuto, che il personale della SEUS è in esubero a tal punto da avere un debito orario, ma si continua a sostenere di non reimpiegarlo sulle ambulanze. Il sindacato pertanto, coglie l’occasione per manifestare il suo plauso per l’impegno profuso a chi è quotidianamente impegnato in tale attività , grazie al quale si è potuto raggiungere questo importante obiettivo in ambito regionale». Sì, ma negli altri Pte che accadrà?
«Ha avuto esito positivo - si legge su un articolo a firma di Gaetano Guidotto su La Sicilia dello scorso martedì 1 novembre - l'incontro che una delegazione del Comune di Randazzo, guidata dal sindaco Ernesto Del Campo e composta dall'assessore Mario Caggegi, dal presidente del Consiglio comunale Lucio Rubbino e dai consiglieri Nino Grillo, Cettina Foti e Giuseppe Gullotto, ha avuto con il dott. Bernardo Alagna, dirigente del Dipartimento emergenza dell'assessorato alla Salute e la dott.ssa Maria Concetta Monea, dirigente della Centrale operativa del 118 di Catania». In assessorato - continua l'articolo - hanno accolto positivamente le richieste della delegazione grazie all'intervento di un medico del PTE che, in qualità di "consulente delll'assessore Massimo Russo", ha individuato una soluzione. «A Randazzo - continua il virgolettato dell'articolo del giornale etneo attribuito al consulente - si effettuano circa 3000 interventi, mentre in altri Pte ci sono autisti soccorritori in debito orario. Possiamo far recuperare a questi le ore effettuate in meno, riportando a Randazzo, ma solo a Randazzo, a due il numero di autisti».
Non è mancato l'intervento dei sindati. Lo SMI ha infatti divulgato la seguente comunicazione. «..apprendiamo con soddisfazione dagli organi di stampa che finalmente il personale sulle ambulanze del SUES-118 ritorna ad essere di due autisti soccorritori, oltre al personale medico e paramedico. Si è finalmente compreso, come più volte da noi sostenuto, che il personale della SEUS è in esubero a tal punto da avere un debito orario, ma si continua a sostenere di non reimpiegarlo sulle ambulanze. Il sindacato pertanto, coglie l’occasione per manifestare il suo plauso per l’impegno profuso a chi è quotidianamente impegnato in tale attività , grazie al quale si è potuto raggiungere questo importante obiettivo in ambito regionale». Sì, ma negli altri Pte che accadrà?
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