Ventotto milioni di euro. Tanto avrebbe incassato la ditta che avesse vinto il bando di gara indetto dalla Seus, la società partecipata che gestisce il servizio di emergenza-urgenza nell’Isola. Il servizio richiesto dalla gara era la “fornitura in leasing operativo quinquennale e il servizio assistenza e manutenzione delle apparecchiature elettromedicali di 192 autoambulanze e 14 automediche per l’espletamento del servizio di emergenza-urgenza 118 per la Regione Siciliana”.
Peccato che il bando di gara sia scaduto alle 13 dello scorso 29 luglio e che la gara sia andata deserta. Non una sola offerta è arrivata al 118 siciliano. Per la Regione sarebbe stato un risparmio di fondi pubblici non indifferente, considerato che il servizio in questo momento costa oltre 500 mila euro per le sole ambulanze (in questo momento le ambulanze sono 263 per le 254 postazioni del “118″ attive in tutta la Sicilia. 9 ambulanze quindi, sono in stand- by e utilizzabili per le sostituzioni), senza contare i costi aggiuntivi dell’intero parco vetture della Seus, tra automediche e macchine di servizio. Insomma, un risparmio di quasi centomila euro al mese, che in cinque anni avrebbe permesso alla sanità regionale di spendere almeno sei milioni di euro in meno. Ma pare che il nodo che più di tutti non abbia convinto le aziende sia stata la richiesta di gestione dei servizi di manutenzione elettromedicale. La gestione tecnica delle strumentazioni elettromedicali, infatti, nella sfortunata ipotesi di un errore umano o di un malfunzionamento, potrebbe arrivare a comportare risvolti penali per il privato che cura il servizio. Ed ecco il nodo: da alcune perplessità sollevate dalle aziende interessate al bando e rivolte al responsabile unico del procedimento, è chiaro che proprio il rischio dei risvolti penali ha fatto fare un passo indietro alle aziende. Non ci sarà da sorprendersi, insomma, se proprio sulla manutenzione si differenzierà il nuovo bando, che a breve (probabilmente già a settembre) sarà pubblicato da Seus.
Intanto, di fatto, la società partecipata – non avendo appaltato la nuova gara – continuerà a pagare vetture vecchie di almeno cinque anni come se fossero nuove, con l’aggravante dei numerosi fermi tecnici per la manutenzione dei mezzi: almeno una decina di ambulanze al giorno per le quali la società paga profumatamente, ma che restano posteggiate in officina.
Ma dalla Seus fanno sapere a Livesicilia che già precedentemente alla stesura del bando era stata condotta un’indagine di mercato relativa ai prezzi e che dalla società partecipata si è già al lavoro per individuare le cause della mancata partecipazione dei fornitori, “riconducibile – si legge in una nota – probabilmente al valore economico insufficiente a garantire alti profitti. Concluse le analisi ed individuate le effettive cause, il bando sarà ripubblicato entro settembre”.
La società di gestione del servizio emergenza-urgenza precisa inoltre: “il fatto che la gara è andata deserta non ha compromesso nulla: la dotazione dei nuovi mezzi, infatti, è prevista a partire dal 2012 e quindi si è ancora perfettamente in tempo per ripresentare ed aggiudicare il bando”.
http://www.livesicilia.it/2011/08/02/gara-deserta-per-il-118-regione-sfuma-il-risparmio/
Peccato che il bando di gara sia scaduto alle 13 dello scorso 29 luglio e che la gara sia andata deserta. Non una sola offerta è arrivata al 118 siciliano. Per la Regione sarebbe stato un risparmio di fondi pubblici non indifferente, considerato che il servizio in questo momento costa oltre 500 mila euro per le sole ambulanze (in questo momento le ambulanze sono 263 per le 254 postazioni del “118″ attive in tutta la Sicilia. 9 ambulanze quindi, sono in stand- by e utilizzabili per le sostituzioni), senza contare i costi aggiuntivi dell’intero parco vetture della Seus, tra automediche e macchine di servizio. Insomma, un risparmio di quasi centomila euro al mese, che in cinque anni avrebbe permesso alla sanità regionale di spendere almeno sei milioni di euro in meno. Ma pare che il nodo che più di tutti non abbia convinto le aziende sia stata la richiesta di gestione dei servizi di manutenzione elettromedicale. La gestione tecnica delle strumentazioni elettromedicali, infatti, nella sfortunata ipotesi di un errore umano o di un malfunzionamento, potrebbe arrivare a comportare risvolti penali per il privato che cura il servizio. Ed ecco il nodo: da alcune perplessità sollevate dalle aziende interessate al bando e rivolte al responsabile unico del procedimento, è chiaro che proprio il rischio dei risvolti penali ha fatto fare un passo indietro alle aziende. Non ci sarà da sorprendersi, insomma, se proprio sulla manutenzione si differenzierà il nuovo bando, che a breve (probabilmente già a settembre) sarà pubblicato da Seus.
Intanto, di fatto, la società partecipata – non avendo appaltato la nuova gara – continuerà a pagare vetture vecchie di almeno cinque anni come se fossero nuove, con l’aggravante dei numerosi fermi tecnici per la manutenzione dei mezzi: almeno una decina di ambulanze al giorno per le quali la società paga profumatamente, ma che restano posteggiate in officina.
Ma dalla Seus fanno sapere a Livesicilia che già precedentemente alla stesura del bando era stata condotta un’indagine di mercato relativa ai prezzi e che dalla società partecipata si è già al lavoro per individuare le cause della mancata partecipazione dei fornitori, “riconducibile – si legge in una nota – probabilmente al valore economico insufficiente a garantire alti profitti. Concluse le analisi ed individuate le effettive cause, il bando sarà ripubblicato entro settembre”.
La società di gestione del servizio emergenza-urgenza precisa inoltre: “il fatto che la gara è andata deserta non ha compromesso nulla: la dotazione dei nuovi mezzi, infatti, è prevista a partire dal 2012 e quindi si è ancora perfettamente in tempo per ripresentare ed aggiudicare il bando”.
http://www.livesicilia.it/2011/08/02/gara-deserta-per-il-118-regione-sfuma-il-risparmio/
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