A SAN PIETRO IN CASALE
Era stata visitata martedì sera a Bentivoglio
e fatta uscire con una diagnosi di gastroenterite
Il pm aprirà un fascicolo per omicidio colposo
L'ospedale di Bentivoglio
BOLOGNA - Hanno lasciato l’ospedale di Bentivoglio con una diagnosi rassicurante e la certezza che la loro piccola sarebbe presto stata meglio. Nella notte però le condizioni della piccina, sei mesi appena, precipitano. Quando alle cinque di mattina i genitori chiamano il 118, la bimba è cianotica non respira quasi più. Il suo cuore si ferma nel tragitto verso l’ospedale, lasciando i genitori nella disperazione più assoluta.
È un dramma inspiegabile quello che ha distrutto una famiglia della provincia di Bologna, 35 anni lui, 36 lei, una coppia che ora punta il dito contro il pediatra del pronto soccorso dell’ospedale che ha visitato la loro bimba, «liquidandoli in un quarto d’ora» con una diagnosi che con ogni probabilità si è rivelata sbagliata. «Gastroenterite», ha scritto il medico prescrivendo alla piccina solo dei medicinali. Ieri pomeriggio i genitori si sono presentati dai carabinieri di Bentivoglio e hanno presentato un esposto contro il medico, «colpevole» di aver «sottovalutato» i sintomi della bimba e «di non aver fatto nulla nessun accertamento» per escludere altre patologie.
Ora sarà un’inchiesta del pm Giuseppe Di Giorgio a stabilire eventuali responsabilità nel decesso della neonata. Il magistrato, che aprirà un’inchiesta per omicidio colposo, ha dato incarico ai carabinieri di sequestrare tutta la documentazione medica, scheda di accesso al pronto soccorso e referti. La salma della bimba è stata portata alla Certosa dove nei prossimi giorni verrà fatta un’autopsia per capire le cause della morte. Non è escluso che il pm decida di fare l’accertamento iscrivendo il medico (o i medici) nel registro degli indagati, un atto dovuto a garanzia per permettere di nominare propri consulenti.
C’è poi un altro aspetto che dovrà valutare il magistrato. I carabinieri hanno saputo quanto accaduto solo ieri pomeriggio quando i genitori si sono presentati in stazione per denunciare il presunto episodio di malasanità. Nessuno dall’ospedale avrebbe informato la Procura o i carabinieri del decesso sospetto. Ieri, poco alle 18.30, l’Ausl ha diffuso una nota in cui raccontava sinteticamente quanto accaduto, specificando che la bambina era stata visitata precedentemente «dal sostituto del pediatra di famiglia e dal pronto soccorso dell’ospedale di Bentivoglio».
Questi i fatti descritti dai genitori nella denuncia. Martedì sera la bimba non si sente bene. Vomita in continuazione, si lamenta e ha sangue nelle feci. La coppia decide di portarla in ospedale dove viene visitata ma dopo «una breve visita» il pediatra li tranquillizza: «È una normale gastroenterite», è la diagnosi del pediatra di turno. I genitori tirano un sospiro di sollievo e tornano a casa. Passa qualche ora ma nonostante le medicine prescritte dal medico la situazione non migliora. In piena notte, poco prima delle cinque, chiamano il 118: «Correte, nostra figlia sta male». Quando i sanitari del 118 arrivano sul posto la piccolina è già gravissima. Cercano di rianimarla in tutti i modi ma nel tragitto verso l’ospedale la piccola muore. «Alle 6.41», dice la Ausl che esprime cordoglio e vicinanza alla famiglia, «quando la bimba arriva in ospedale è stato constatato il decesso».
«Hanno sottovalutato i sintomi, ci hanno liquidato in un quarto d’ora. Non si può morire così a sei mesi, dopo una visita in ospedale», hanno detto i genitori ai carabinieri di Bentivoglio. Ieri pomeriggio hanno fatto denuncia. Vogliono sapere perché nessuno si è accorto che la loro bimba stava morendo. Non cercano colpevoli, vogliono solo la verità.
Gianluca Rotondi
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