Centonove
Ed. del 15.07.2011 - pag. 2
n.d.
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RUSSO SI, Russo no. La politica regionale siciliana ora si spacca sulla figura dell’assessore magistrato che ha preso in mano la patata bollente della sanità e da tecnico vuole trasformarsi in politico, fondando una sua corrente. La nascita della corrente Russo ha avuto i suoi primi vagiti sullo Stretto, con l’animazione del professore Pierangelo Grimaudo.
Ma ora il movimento si sta allargando ad altre parti della Regione. Un appuntamento clou sarà quello di Villa Igiea a Palermo, sede deputata a battesimi e matrimoni politici. L’evento-Russo ha procurato un nuovo mal di pancia al centrodestra. Che ha chiesto di sfiduciare l’assessore, reo di avere fatto crescere la spesa sanitaria, di avere pilotato gare d’appalto a favore di gruppi definiti di imprenditori, di avere soprattutto sottostato alle indicazioni politiche del presidente Lombardo che ha colonizzato il pianeta sanità con nomine targate spesso Mpa e ancora più di frequente con il bisturi del manuale cencelli alla catanese.
Un affronto. Così l’Ars, non avendo proceduto alla sfiducia del governatore, si è attrezzata per la sfiducia all’assessore di fiducia. Ma anche in questa circostanza è andata “buca”. Così la sanità da una parte si sostiene sia stata salvata da “un sicuro commissariamento”, dall’altra si rileva è in mano ad un gruppo di dirigenti che di fatto ne hanno fatto un nuovo direttorio, che assegna badget e nomine secondo il nuovo verbo di Russo. In procinto di fare corrente a sé. Per segnare la nuova fase del governo Lombardo. Dopo il Lombardo-quater, arriva il rigore: la “Quintessenza Russo”.
Ma ora il movimento si sta allargando ad altre parti della Regione. Un appuntamento clou sarà quello di Villa Igiea a Palermo, sede deputata a battesimi e matrimoni politici. L’evento-Russo ha procurato un nuovo mal di pancia al centrodestra. Che ha chiesto di sfiduciare l’assessore, reo di avere fatto crescere la spesa sanitaria, di avere pilotato gare d’appalto a favore di gruppi definiti di imprenditori, di avere soprattutto sottostato alle indicazioni politiche del presidente Lombardo che ha colonizzato il pianeta sanità con nomine targate spesso Mpa e ancora più di frequente con il bisturi del manuale cencelli alla catanese.
Un affronto. Così l’Ars, non avendo proceduto alla sfiducia del governatore, si è attrezzata per la sfiducia all’assessore di fiducia. Ma anche in questa circostanza è andata “buca”. Così la sanità da una parte si sostiene sia stata salvata da “un sicuro commissariamento”, dall’altra si rileva è in mano ad un gruppo di dirigenti che di fatto ne hanno fatto un nuovo direttorio, che assegna badget e nomine secondo il nuovo verbo di Russo. In procinto di fare corrente a sé. Per segnare la nuova fase del governo Lombardo. Dopo il Lombardo-quater, arriva il rigore: la “Quintessenza Russo”.
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