il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

domenica 10 luglio 2011

Russo non vuole più essere un “tecnico”. «Potrei candidanni nelle prossime elezioni»

La Rassegna Stampa di MEDPress.it... La rassegna stampa di MEDPress.it
Gazzetta del Sud
Ed. del 09.07.2011 - pag. 21
Nicola Costantino
Articolo letto 33 volte
L'assessore alla Salute l'ha annunciato nel corso di un dibattito
Russo non vuole più essere un “tecnico”. «Potrei candidanni nelle prossime elezioni»
MESSINA - È pronto a misurarsi davanti all’elettorato. L’arena politica registra la volontà dell’assessore regionale alla Salute, Massimo Russo, di candidarsi alle prossime consultazioni regionali. Il magistrato chiamato dal governatore Raffaele Lombardo per sanare la “voragine” della spesa sanitaria siciliana ha, dunque, detto sì di massima. L’annuncio, un po’ a sorpresa, l11a fatto a Messina, in occasione dell’incontro “La sindrome bipolare, crisi dei partiti maggioritari e prospettive politiche emergenti”, svoltosi al Monte di Pietà, organizzato dal network “Nuova politica”, presieduto dal prof. Pierangelo Grimaudo, e moderato dal caporedattore della “Gazzetta del Sud”, Lino Morgante, che ha introdotto il tema.
Russo, che da un mese è stato nominato coordinatore dell’area sanità dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni, trova questo passaggio del tutto naturale: «Nella mia vita - ha dichiarato - ho sempre lavorato per il bene comune. L’ho fatto nella magistratura, lo faccio da tecnico impegnato in politica, lo farò eventualmente da candidato».
La decisione sarebbe maturata in questi tre anni nel governo lombardo: «La mia esperienza di amministratore pubblico mi fa dire che, gli anni a venire, saranno molto difficili per i siciliani. Con il federalismo fiscale, infatti, dovremo contare solo sulle nostre risorse. Un sistema che da un lato valorizzerà le amministrazioni virtuose e dall’altro creerà nuove dinamiche politiche. Sono convinto, infatti, che si andrà verso partiti regionali che, più che in passato, dovranno dare conto agli elettori del loro operato, perché il bilancio regionale sarà certificato, come quello dello Stato. Per questo c’è bisogno d i politici credibili, che sappiano dire dei no motivati alle tante richieste, più o meno legittime, che vengono dal territorio. La Sicilia, sinora, è stata "svenata" da classi dirigenti colluse con la mala politica, che ha dissestato l’economia dell’isola, mortificata da quella “malaburocrazia” che è il vero nodo gordiano della nostra terra. E se non riusciremo a scioglierlo in fretta ci stritolerà».
Intanto, i pochi segnali incoraggianti non riescono, ancora, a rischiarare le moltissime zone d’ombra in cui si è impantanata la Regione. Felice Cavallaro, editorialista del Corriere della Sera, ha denunciato, senza mezzi termini, gli sprechi di Palazzo dei Normanni: «Alla Regione si continuano a disperdere milioni di euro in progetti meramente assistenziali. E come se non bastassero i 15 mila impiegati pubblici, si continuano a finanziare con decine di milioni di euro, società destinate a morire nel giro di pochi anni, esclusivamente per “mantenere buoni” i precari e conservare un’apparente pace sociale. Ma la rivolta – ha avvertito - è dietro l’angolo».
Mentre i movimenti giovanili delle “forchette rotte”, sostenuti da Ivan Lo Bello, presidente di Confindustria Sicilia, invitano a indirizzare le risorse verso progetti ambiziosi e di rilancio dell’economia isolana, a Palazzo dei Normanni continua il dialogo politico tra le varie anime che sostengono il governo tecnico di Lombardo. La scadenza naturale del 2013 si avvicina e il Pd punta a creare una maggioranza politica. Francantonio Genovese ha auspicato «una convergenza tra i partiti che sostengono l’attuale governo. Gli elettori, giustamente, ci chiedono un progetto politico condiviso. Per questo è importante che gli amici dell’Udc sciolgano le riserve e si uniscano a noi in una coalizione che vada dalla Sinistra al Terzo polo». Un invito accolto con qualche riserva dal senatore Giampiero D’Alia: «Il nostro partito punta a riunire i moderati dei due poli, il bipolarismo per noi è semplicemente fallito. Con Sel, Idv e altri abbiamo poco o nulla da spartire. Attualmente, quindi, non vedo un’alternativa concreta al governo tecnico di Lombardo». L’incontro di Messina si è rivelato dunque un’occasione per imprimere nuovo dinamismo al dialogo tra diversi schieramenti politici presenti sul territorio e per ridare slancio a un progetto condiviso di risanamento e sviluppo economico della Sicilia.

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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