La Sicilia
Ed. del 09.07.2011 - Siracusa - pag. 43
Rosanna Gimillaro
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«Realizzare l'eliporto nella Costa Saracena»
A distanza di 5 anni rinnovata la richiesta per avere soccorsi efficaci nella riviera tra Brucoli e Vaccarizzo
SIRACUSA - «Un eliporto per la Costa Saracena sulla statale 114, dove l’elicottero del 118 possa atterrare facilmente, per salvare la vita quando occorre». Così, le cronache di qualche anno fa narravano della richiesta promossa dal comitato spontaneo della splendida baia, in cui risiedono centinaia di persone, di rivitalizzare uno dei luoghi più suggestivi della vecchia strada, che da Siracusa portava a Catania.
E passato poco meno di un lustro e la situazione è rimasta immutata. A rispolverare un vecchio progetto in verità mai accantonato, è stata anche la dottoressa Gabriella Greco, coordinatrice del circondario di Costa Saracena, a nome dei molti dimoranti, la maggior parte lentinesi e carlentinesi, che ogni estate sono soliti villeggiare nella zona che si estende da Vaccarizzo a Brucoli.
Cinque anni fa , quando nacque il comitato spontaneo, fu avanzata una richiesta alla direzione sanitaria dell’ospedale Cannizzaro e ai sindaci per verificarne la fattibilità. Questa iniziativa è stata riproposta favorevolmente, anche quest’anno, dai molti condomini della Costa Saracena che hanno tutte le intenzioni e i buoni propositi per mantenere sempre sgombra, asfaltata e pulita la piazzetta dove l’eliambulanza, negli anni scorsi in occasione di un’emergenza per tentare di salvare un ragazzo, riuscì con non poche difficoltà ad atterrare, salvando la vita al giovane.
«Riteniamo che sarebbe necessario – commenta Gabriella Greco – realizzare la pista per l’elisoccorso anche in questa zona di mal e. Ogni anno purtroppo si verificano incidenti gravi sulle nostre coste. Per ovvi motivi, le ambulanza dei più vicini ospedali, anche se tempestivamente, non sono in grado di garantire la celerità dell’elisoccorso. Auspichiamo che la richiesta venga accettata nel più breve tempo possibile. Da anni tutti i residenti si impegnano a mantenere la piazzola dove potrebbero sorgere la pista, sempre pulita e in ordine. La nostra costa è una delle più belle, ma purtroppo, oltre all’unica guardia medica del villaggio marina, risulta sprovvista di servizi medici necessari per coprire tutto il litorale».
In una zona così vasta che da Brucoli si estende per oltre una ventina di chilometri fino al fiume San Leonardo, territorio di Carlentini, ritenuta particolarmente ad elevato rischio specie nella stagione estiva, sicuramente diventa fondamentale l’attivazione di una pista eliportuale, soprattutto in occasione di un eventuale codice rosso.
E passato poco meno di un lustro e la situazione è rimasta immutata. A rispolverare un vecchio progetto in verità mai accantonato, è stata anche la dottoressa Gabriella Greco, coordinatrice del circondario di Costa Saracena, a nome dei molti dimoranti, la maggior parte lentinesi e carlentinesi, che ogni estate sono soliti villeggiare nella zona che si estende da Vaccarizzo a Brucoli.
Cinque anni fa , quando nacque il comitato spontaneo, fu avanzata una richiesta alla direzione sanitaria dell’ospedale Cannizzaro e ai sindaci per verificarne la fattibilità. Questa iniziativa è stata riproposta favorevolmente, anche quest’anno, dai molti condomini della Costa Saracena che hanno tutte le intenzioni e i buoni propositi per mantenere sempre sgombra, asfaltata e pulita la piazzetta dove l’eliambulanza, negli anni scorsi in occasione di un’emergenza per tentare di salvare un ragazzo, riuscì con non poche difficoltà ad atterrare, salvando la vita al giovane.
«Riteniamo che sarebbe necessario – commenta Gabriella Greco – realizzare la pista per l’elisoccorso anche in questa zona di mal e. Ogni anno purtroppo si verificano incidenti gravi sulle nostre coste. Per ovvi motivi, le ambulanza dei più vicini ospedali, anche se tempestivamente, non sono in grado di garantire la celerità dell’elisoccorso. Auspichiamo che la richiesta venga accettata nel più breve tempo possibile. Da anni tutti i residenti si impegnano a mantenere la piazzola dove potrebbero sorgere la pista, sempre pulita e in ordine. La nostra costa è una delle più belle, ma purtroppo, oltre all’unica guardia medica del villaggio marina, risulta sprovvista di servizi medici necessari per coprire tutto il litorale».
In una zona così vasta che da Brucoli si estende per oltre una ventina di chilometri fino al fiume San Leonardo, territorio di Carlentini, ritenuta particolarmente ad elevato rischio specie nella stagione estiva, sicuramente diventa fondamentale l’attivazione di una pista eliportuale, soprattutto in occasione di un eventuale codice rosso.
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