Giornale di Sicilia
Ed. del 01.07.2011 - pag. 7
Giuseppina Varsalona
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Perdite dimezzate. pesano però i costi per l'assistenza nelle strutture convenzionate e per il 118
Secondo il procuratore Coppola: «La sanità è costata ai contribuenti un milione di euro all'ora e in molti casi il migliore ospeclale è ancora l'aeroporto». Lombardo: «Non è così».
PALERMO - Segnali favorevoli per la sanità siciliana dalla Corte dei Conti. Diminuisce del 62% nel 2010 il deficit della spesa. Sono in flessione i costi per le consulenze esterne e ridotti i ricoveri. Tuttavia, permangono sacche di criticità come l’aumento dell’assistenza erogata dagli enti convenzionati e la crescita delncosto del personale del 118. Fotografia in bianco e nero, quindi, quella scattata dai magistrati contabili. «Dal confronto con le altre Regioni soggette al Piano di rientro, il risultato della Sicilia in termini di deficit è tra i migliori - spiega la presidente della sezione di controllo, Rita Arrigoni -. La gestìone nel 2010 presenta un avanzo di 157 milioni».
Arrigoni precisa che se da un lato la spesa sanitaria è cresciuta dell’0,83%, passando da 8.405 a 8.475 milioni, «nel complesso i costi risultano allineati rispetto alle previsione del Programma operativo regionale». Inoltre punta i riflettori sulla situazione patrimoniale delle Aziende, che se da un lato presentano un debito di 4.235 milioni, nei confronti della Regione vantano un credito di circa 3 milioni. Per l’assessore Russo: «Il decremento dell’ 1,2% della spesa è la conferma che il sistema delle gare centralizzate assicura trasparenza. Dai magistrati viene riconosciuta la contrazione dell’8,4% dei costi per le consulenze, la riduzione dei ricoveri ospedalieri in linea con la deospedalizzazione».
Più duro, rispetto alla presidente, il giudizio del procuratore d’appello, Giovanni Coppola, che fotografa la pianta organica del personale sanitario pari a 51.026 dipendenti. Coppola punta il dito sul servizio del 118. Svolto dalla Seus nei primi sei mesi e dalla Sise dal secondo semestre, il 118 è costato 97 milioni. Di questi 89 milioni e mezzo sono serviti per il personale. «Il paradosso - attacca Coppola - sta nel fatto che i dipendenti, 2.993 unità, in diminuzione rispetto alle 3.083, sono costati 7 milioni e 700 mila in più». Coppola mette la lente di ingrandimento sulla spesa per l’assistenza ospedali era convenzionata cresciuta di 28 milioni e aggiunge che è aumentata di 27 milioni quella peri ‘assistenza specialistica convenzionata». Diminuiti, invece, i convenzionamenti esterni (ambulatori, laboratori, case di cura e centri di emodialisi): da 1.731 sono passati a 1.646. Il procuratore non usa giri di parole e riferendosi alla «mobilità sanitaria» attacca: «La Sanità nel 2010 è costata ai contribuenti circa un milione di euro all’ora. Il miglior ospedale è l’aeroporto Falcone-Borsellino. Quando c’è qualcosa di serio, per i siciliani è meglio prendere l’aereo per andare a curarsi altrove». Parole alle quali replica seccamente il presidente Lombardo: «Sostenere che i siciliani ritengano ancora l’aeroporto la migliore soluzione per le cure è una frase che avrei accettato dall’uomo della strada, ma non da un procuratore. Coppola parla senza cognizione di causa: il numero dei ricoveri fuori Sicilia si è ridotto del 4% e nel giudizio di parifica si precisa che la mobilità passiva si è notevolmente rido
Arrigoni precisa che se da un lato la spesa sanitaria è cresciuta dell’0,83%, passando da 8.405 a 8.475 milioni, «nel complesso i costi risultano allineati rispetto alle previsione del Programma operativo regionale». Inoltre punta i riflettori sulla situazione patrimoniale delle Aziende, che se da un lato presentano un debito di 4.235 milioni, nei confronti della Regione vantano un credito di circa 3 milioni. Per l’assessore Russo: «Il decremento dell’ 1,2% della spesa è la conferma che il sistema delle gare centralizzate assicura trasparenza. Dai magistrati viene riconosciuta la contrazione dell’8,4% dei costi per le consulenze, la riduzione dei ricoveri ospedalieri in linea con la deospedalizzazione».
Più duro, rispetto alla presidente, il giudizio del procuratore d’appello, Giovanni Coppola, che fotografa la pianta organica del personale sanitario pari a 51.026 dipendenti. Coppola punta il dito sul servizio del 118. Svolto dalla Seus nei primi sei mesi e dalla Sise dal secondo semestre, il 118 è costato 97 milioni. Di questi 89 milioni e mezzo sono serviti per il personale. «Il paradosso - attacca Coppola - sta nel fatto che i dipendenti, 2.993 unità, in diminuzione rispetto alle 3.083, sono costati 7 milioni e 700 mila in più». Coppola mette la lente di ingrandimento sulla spesa per l’assistenza ospedali era convenzionata cresciuta di 28 milioni e aggiunge che è aumentata di 27 milioni quella peri ‘assistenza specialistica convenzionata». Diminuiti, invece, i convenzionamenti esterni (ambulatori, laboratori, case di cura e centri di emodialisi): da 1.731 sono passati a 1.646. Il procuratore non usa giri di parole e riferendosi alla «mobilità sanitaria» attacca: «La Sanità nel 2010 è costata ai contribuenti circa un milione di euro all’ora. Il miglior ospedale è l’aeroporto Falcone-Borsellino. Quando c’è qualcosa di serio, per i siciliani è meglio prendere l’aereo per andare a curarsi altrove». Parole alle quali replica seccamente il presidente Lombardo: «Sostenere che i siciliani ritengano ancora l’aeroporto la migliore soluzione per le cure è una frase che avrei accettato dall’uomo della strada, ma non da un procuratore. Coppola parla senza cognizione di causa: il numero dei ricoveri fuori Sicilia si è ridotto del 4% e nel giudizio di parifica si precisa che la mobilità passiva si è notevolmente rido
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