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Secondo i giudici contabili il deficit della sanità è diminuito rispetto al 2009 del 60%, mentre da Irpef e Irap sono giunti 157 milioni in più

PALERMO – E’ un assessore particolarmente contento quello che dopo aver esaminato il giudizio di parifica della Corte dei Conti riunitosi a sezioni riunite ha dichiarato: «Sono molto soddisfatto per il giudizio estremamente positivo della Corte dei Conti - dice Russo - che ha definito quello della Sicilia uno dei risultati migliori nel confronto interregionale, ponendo il giusto accento su tutte le rigorose misure amministrative adottate per riqualificare il sistema sanitario e razionalizzare la spesa». Secondo i giudici contabili per quanto riguarda la sanità il deficit rispetto al 2009 è diminuito del 60%, mentre il risultato di esercizio è migliore rispetto alle previsioni del Programma Operativo e il risultato di gestione dopo le coperture previste dal gettito Irap e Irpef è salito a + 157 milioni.
«Il giudizio di parifica - prosegue Russo - fa esplicito riferimento alla efficacia della politica di contenimento dei costi e al miglioramento di tutti gli indici di qualità e appropriatezza come peraltro già rilevato dal “tavolo ministeriale” nell'ultimo verbale. Il decremento dell'1,2% della spesa per beni e servizi e' la conferma che il sistema delle gare centralizzate assicura risparmi e trasparenza, viene riconosciuta la contrazione dell'8,4% dei costi per le consulenze, una migliore tempistica nel pagamento dei fornitori rispetto alla media nazionale, la riduzione dell'11% dei ricoveri ospedalieri (scesi da 1.028.404 del 2009 a 905.043 del 2010) in linea con la politica sanitaria tesa alla deospedalizzazione e alla appropriatezza delle prestazioni e il trend di miglioramento della mobilità passiva. Anche il dato della spesa farmaceutica, pur nella oggettiva criticità, dato comune a quasi tutte le regioni italiane, fa emergere come la contrazione della spesa, nell'ultimo quinquennio, è pari al 15%».
«Voglio condividere questo bel risultato - conclude l’assessore Russo - con quanti hanno lavorato con impegno per una seria riforma del sistema sanitario credendo in un processo di innovazione, anche culturale, che può contribuire al riscatto della Sicilia e dei siciliani: c'e' ancora tanto da fare ma sappiamo che la strada intrapresa e' quella giusta. Mi auguro che la “fotografia” scattata dalla Corte dei Conti spenga definitivamente gli ardori di quanti - in ragione dell'appartenenza politica e in spregio della verità dei fatti - continuano ad alimentare il fuoco della polemica».
«Il giudizio di parifica - prosegue Russo - fa esplicito riferimento alla efficacia della politica di contenimento dei costi e al miglioramento di tutti gli indici di qualità e appropriatezza come peraltro già rilevato dal “tavolo ministeriale” nell'ultimo verbale. Il decremento dell'1,2% della spesa per beni e servizi e' la conferma che il sistema delle gare centralizzate assicura risparmi e trasparenza, viene riconosciuta la contrazione dell'8,4% dei costi per le consulenze, una migliore tempistica nel pagamento dei fornitori rispetto alla media nazionale, la riduzione dell'11% dei ricoveri ospedalieri (scesi da 1.028.404 del 2009 a 905.043 del 2010) in linea con la politica sanitaria tesa alla deospedalizzazione e alla appropriatezza delle prestazioni e il trend di miglioramento della mobilità passiva. Anche il dato della spesa farmaceutica, pur nella oggettiva criticità, dato comune a quasi tutte le regioni italiane, fa emergere come la contrazione della spesa, nell'ultimo quinquennio, è pari al 15%».
«Voglio condividere questo bel risultato - conclude l’assessore Russo - con quanti hanno lavorato con impegno per una seria riforma del sistema sanitario credendo in un processo di innovazione, anche culturale, che può contribuire al riscatto della Sicilia e dei siciliani: c'e' ancora tanto da fare ma sappiamo che la strada intrapresa e' quella giusta. Mi auguro che la “fotografia” scattata dalla Corte dei Conti spenga definitivamente gli ardori di quanti - in ragione dell'appartenenza politica e in spregio della verità dei fatti - continuano ad alimentare il fuoco della polemica».
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