La Repubblica
Ed. del 21.06.2011 - Pslermo - pag. IV
n.d.
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La polemica
L’assessore Massimo Russo difende l’operato dei «comandati» (personale delle aziende sanitarie chiamato a lavorare in assessorato). «La legge del 2004 che prevede l’utilizzo dei comandati - spiega Russo - è stata voluta dal governo Cuffaro e prevede la possibilità di usufruire di ben 35 “soggetti comandabili”, ponendo gli oneri per il trattamento principale a carico dell’amministrazione regionale. Quando ho assunto le redini dell’assessorato vi erano 20 soggetti in comando. In questi tre anni ne ho sostituito alcuni puntando sempre alle migliori professionalità e ad oggi i comandati sono 29, gran parte dei quali dirigenti medici e farmacisti, professionalità pressoché inesistenti nel ruolo regionale della dirigenza.
Tra i comandati c’è anche lo zio della moglie di Russo a proposito del quale l’assessore precisa: «II suo curriculum e l’attività svolta lo pongono come uno dei più qualificati responsabili delle strutture regionali di coordinamento secondo il giudizio del Centro nazionale Sangue».
Tra i comandati c’è anche lo zio della moglie di Russo a proposito del quale l’assessore precisa: «II suo curriculum e l’attività svolta lo pongono come uno dei più qualificati responsabili delle strutture regionali di coordinamento secondo il giudizio del Centro nazionale Sangue».
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