La Sicilia
Ed. del 21.06.2011 - Catania - pag. 33
n.d.
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«Caso» segnalato da un lettore al nuovo Ospedale Garibaldi
CATANIA - «Aria condizionata staccata, interfono mal funzionante, erogatori automatici senza più bottiglie d’acqua, rifiuti in ogni angolo e pure contenitori della spazzatura stracolmi, al pari dei posaceneri sistemati all’esterno del padiglione». E’ questa la «fotografia» scattata da un lettore (parliamo in senso figurato, ma di fotografie il lettore ne ha inviate parecchie) nel tardo pomeriggio di domenica all’interno e all’esterno del pronto soccorso pediatrico del nuovo ospedale «Garibaldi». La segnalazione-denuncia è stata fatta anche alla polizia, intervenuta con una «volante» su richiesta del medesimo lettore il quale si è rivolto anche alla nostra redazione. Abbiamo raccolto le sue dichiarazioni. Avremmo voluto riportare anche la risposta dell’amministrazione ospedaliera, ma ieri pomeriggio la redazione non è riuscita a mettersi in contatto con la direzione generale e con l’addetto stampa.
«Sono arrivato poco prima delle otto - ha raccontato l’uomo, che ci ha chiesto di non pubblicare le sue generalità - ero in compagnia di mia figlia: dopo la visita-lampo per l’attribuzione del codice di priorità, la classica frase “si accomodi in sala d’attesa, che la richiameremo”.
Così ho fatto. Non appena mi sono seduto, il bambino che si trovava di fronte a noi ha preso a vomitare. E poco dopo ha fatto lo stesso un altro bimbo. Normale forse, visto il virus che sta imperversando in questo periodo». «Quello che non è normale - ha aggiunto il lettore - è che nessuno si sia premurato di pulire, neanche a fronte delle nostre sollecitazioni. Se a questa situazione sgradevole aggiungiamo che l’aria condizionata era staccata e che il dispenser automatico era sprovvisto di bottiglie d’acqua, oltre al fatto che i cestini dei rifiuti erano strapieni, comprenderete perché non ci abbiamo pensato due volte e abbiamo chiamato al 113. Dopo l’arrivo della volante - conclude - l’aria condizionata è stata attivata, su ciò che c’era a terra è stata sparsa della segatura e successivamente qualcuno, lamentandosi, è venuto a rimuovere sommariamente quella maleodorante poltiglia. Pago le tasse, posso chiedere un servizio se non ottimo quanto meno accettabile?».
«Sono arrivato poco prima delle otto - ha raccontato l’uomo, che ci ha chiesto di non pubblicare le sue generalità - ero in compagnia di mia figlia: dopo la visita-lampo per l’attribuzione del codice di priorità, la classica frase “si accomodi in sala d’attesa, che la richiameremo”.
Così ho fatto. Non appena mi sono seduto, il bambino che si trovava di fronte a noi ha preso a vomitare. E poco dopo ha fatto lo stesso un altro bimbo. Normale forse, visto il virus che sta imperversando in questo periodo». «Quello che non è normale - ha aggiunto il lettore - è che nessuno si sia premurato di pulire, neanche a fronte delle nostre sollecitazioni. Se a questa situazione sgradevole aggiungiamo che l’aria condizionata era staccata e che il dispenser automatico era sprovvisto di bottiglie d’acqua, oltre al fatto che i cestini dei rifiuti erano strapieni, comprenderete perché non ci abbiamo pensato due volte e abbiamo chiamato al 113. Dopo l’arrivo della volante - conclude - l’aria condizionata è stata attivata, su ciò che c’era a terra è stata sparsa della segatura e successivamente qualcuno, lamentandosi, è venuto a rimuovere sommariamente quella maleodorante poltiglia. Pago le tasse, posso chiedere un servizio se non ottimo quanto meno accettabile?».
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