Gazzetta del Sud
Ed. del 03.06.2011 - Siracusa - pag. 37
Silvio Breci
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La decisione al Tar di Palermo
LENTINI - Ha inevitabilmente finito con il coinvolgere anche Lentini la protesta dei cittadini di Augusta a difesa dell’ospedale Muscatello e contro ogni suo paventato ridimensionamento a tutto vantaggio di quello di Lentini. Sulla vicenda ieri sono intervenuti il sindaco Alfio Mangiameli e l’assessore alla Sanità Paolo Censabella.
«Prima di tutto - scrivono in una nota - esprimiamo grande sorpresa e molta amarezza per il fatto che l’ospedale di Lentini venga additato come causa dei problemi del Muscatello di Augusta. Ai cittadini megaresi va tutta la nostra solidarietà, così come al sindaco di Augusta Massimo Carrubba,
anch’egli ingiustamente contestato. Ci auguriamo per il futuro che le pur legittime proteste dei cittadini di Augusta rimangano sempre dentro i confini della correttezza democratica».
Tra i motivi della protesta e della contesa tra Augusta e Lentini la prevista riapertura dei reparti di ostetricia e ginecologia e di pediatria nel nuovo ospedale di Lentini, ormai prossimo a entrare finalmente in funzione dopo quasi un ventennio di attesa. «Nessuno può pensare – scrivono Mangiameli e Censabella - che il nuovo ospedale di Lentini, prossimo all’apertura, possa essere svuotato di reparti che gli competono così come previsto dal decreto dell’assessore alla Sanità e della giunta regionale».
Come si ricorderà, nelle scorse settimane, accogliendo favorevolmente le argomentazioni esposte dall’amministrazione comunale di Lentini, costituitasi in giudizio insieme all’Azienda Sanitaria Provinciale e all’assessorato regionale della Salute, i giudici della sezione catanese del Tar hanno deciso di rimettere ai colleghi di Palermo la trattazione del ricorso presentato dal Comune di Augusta contro il decreto dell’assessore Massimo Russo. Il decreto 753/2010 prevede appunto la riapertura, presso l’ospedale civile di Lentini, dei reparti di ostetricia e ginecologia e di pediatria trasferiti l’anno scorso al Muscatello. Tramite i propri legali il Comune ha eccepito l’incompetenza del Tar di Catania, essendo, quello all’esame dei giudici amministrativi, un ricorso contro un decreto regionale la cui competenza è invece del Tar di Palermo. Augusta avrebbe per il momento ottenuto assicurazioni circa la sospensione di qualsiasi trasferimento di reparti in attesa del pronunciamento del Tar di Palermo sul ricorso presentato dal Comune di Augusta avverso il decreto dell’assessore regionale Massimo Russo.
«Prima di tutto - scrivono in una nota - esprimiamo grande sorpresa e molta amarezza per il fatto che l’ospedale di Lentini venga additato come causa dei problemi del Muscatello di Augusta. Ai cittadini megaresi va tutta la nostra solidarietà, così come al sindaco di Augusta Massimo Carrubba,
anch’egli ingiustamente contestato. Ci auguriamo per il futuro che le pur legittime proteste dei cittadini di Augusta rimangano sempre dentro i confini della correttezza democratica».
Tra i motivi della protesta e della contesa tra Augusta e Lentini la prevista riapertura dei reparti di ostetricia e ginecologia e di pediatria nel nuovo ospedale di Lentini, ormai prossimo a entrare finalmente in funzione dopo quasi un ventennio di attesa. «Nessuno può pensare – scrivono Mangiameli e Censabella - che il nuovo ospedale di Lentini, prossimo all’apertura, possa essere svuotato di reparti che gli competono così come previsto dal decreto dell’assessore alla Sanità e della giunta regionale».
Come si ricorderà, nelle scorse settimane, accogliendo favorevolmente le argomentazioni esposte dall’amministrazione comunale di Lentini, costituitasi in giudizio insieme all’Azienda Sanitaria Provinciale e all’assessorato regionale della Salute, i giudici della sezione catanese del Tar hanno deciso di rimettere ai colleghi di Palermo la trattazione del ricorso presentato dal Comune di Augusta contro il decreto dell’assessore Massimo Russo. Il decreto 753/2010 prevede appunto la riapertura, presso l’ospedale civile di Lentini, dei reparti di ostetricia e ginecologia e di pediatria trasferiti l’anno scorso al Muscatello. Tramite i propri legali il Comune ha eccepito l’incompetenza del Tar di Catania, essendo, quello all’esame dei giudici amministrativi, un ricorso contro un decreto regionale la cui competenza è invece del Tar di Palermo. Augusta avrebbe per il momento ottenuto assicurazioni circa la sospensione di qualsiasi trasferimento di reparti in attesa del pronunciamento del Tar di Palermo sul ricorso presentato dal Comune di Augusta avverso il decreto dell’assessore regionale Massimo Russo.
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