Gazzetta del Sud
Ed. del 02.06.2011 - pag. 26
n.d.
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Un convegno del sindacato Medici italiani si svolgerà lunedì con l'assessore Russo
TAORMINA - Il 118 siciliano, e in particolare quello messinese, visto come un modello per l’intera Italia. Se ne parlerà, con l’assessore regionale alla Sanità Massimo Russo, lunedì 6 giugno Taormina, nel Palazzo dei Duchi di Santo Stefano, nel corso di un convegno organizzato dal Sindacato medici italiani che intende analizzare la realtà isolana dal piano di rientro al riordino del sistema, attraverso la riorganizzazione del servizio di emergenza-urgenza.
Dalla sua istituzione, il 118 ha contribuito a notevoli risparmi sul fronte della spesa pubblica: senza esso la drastica riduzione dei posti letto ospedalieri, passati negli ultimi trent’anni da dieci per mille abitanti a tre, non sarebbe stata possibile. La sempre maggiore fiducia dei cittadini nei confronti del 118, poi, è dimostrata dall’impennata del numero delle chiamate: 30 milioni in un anno, il 50% in più nell’ultimo decennio.
«Il convegno - ha spiegato Salvo Calì, segretario nazionale dello Smi - è l’occasione per analizzare il percorso di proposte e interventi che ha visto in prima linea il Sindacato medici italiani e sta consentendo in Sicilia di centrare gli obiettivi di riduzione dei costi fissato dall’assessore Russo, garantendo al contempo l’aumento delle ambulanze medicalizzate e quindi la qualità del servizio.
A ciò si è giunti, come dimostra l’esperienza di Messina, che proponiamo come modello all’intera Italia, grazie all’impiego di personale medico dedicato e di alta professionalità specifica nel settore dell’emergenza-urgenza, al quale è stato garantito un ruolo attivo nella gestione del sistema, ottimizzando la funzionalità della Centrale Operativa».
Il convegno prenderà il via alle 9. Dopo un’introduzione di Rosalba Muratori e Salvatore Valore, rispettivamente presidente e segretario regionale dello Smi, prenderanno la parola Enzo Picciolo, responsabile regionale Emergenza del sindacato (parlerà su Il Sistema emergenza urgenza in Sicilia) e Gina Mollica, direttore del Dipartimento cure primarie dell’Asp 5 di Messina (Il 118 in provincia di Messina).
Interverranno poi Mirella Triozzi (Il sistema nazionale integrato) e Fabiola Fini (Le criticità nazionali), entrambe responsabili nazionali Emergenza della Smi. Ad affrontare il tema della formazione del personale dell’emergenza saranno poi il rettore dell’Università di Palermo Roberto Lagalla (La specializzazione in medicina di emergenza e urgenza) e il preside di Medicina dell’ateneo catanese, Francesco Basile (Corso master universitario: la formazione e il 118) .
Delle Prospettive legislative del passaggio alla dipendenza dei medici del 118 in Sicilia, parlerà poi Giuseppe Laccoto, presidente della Commissione Sanità dell’Arso Il presidente della Commissione Affari sociali della Camera, Giuseppe Palumbo, illustrerà la relazione conclusiva della Commissione parlamentare sul sistema di emergenza-urgenza in Italia. Le conclusioni saranno di Salvo Calì, segretario nazionale del Sindacato dei medici italiani.
Dalla sua istituzione, il 118 ha contribuito a notevoli risparmi sul fronte della spesa pubblica: senza esso la drastica riduzione dei posti letto ospedalieri, passati negli ultimi trent’anni da dieci per mille abitanti a tre, non sarebbe stata possibile. La sempre maggiore fiducia dei cittadini nei confronti del 118, poi, è dimostrata dall’impennata del numero delle chiamate: 30 milioni in un anno, il 50% in più nell’ultimo decennio.
«Il convegno - ha spiegato Salvo Calì, segretario nazionale dello Smi - è l’occasione per analizzare il percorso di proposte e interventi che ha visto in prima linea il Sindacato medici italiani e sta consentendo in Sicilia di centrare gli obiettivi di riduzione dei costi fissato dall’assessore Russo, garantendo al contempo l’aumento delle ambulanze medicalizzate e quindi la qualità del servizio.
A ciò si è giunti, come dimostra l’esperienza di Messina, che proponiamo come modello all’intera Italia, grazie all’impiego di personale medico dedicato e di alta professionalità specifica nel settore dell’emergenza-urgenza, al quale è stato garantito un ruolo attivo nella gestione del sistema, ottimizzando la funzionalità della Centrale Operativa».
Il convegno prenderà il via alle 9. Dopo un’introduzione di Rosalba Muratori e Salvatore Valore, rispettivamente presidente e segretario regionale dello Smi, prenderanno la parola Enzo Picciolo, responsabile regionale Emergenza del sindacato (parlerà su Il Sistema emergenza urgenza in Sicilia) e Gina Mollica, direttore del Dipartimento cure primarie dell’Asp 5 di Messina (Il 118 in provincia di Messina).
Interverranno poi Mirella Triozzi (Il sistema nazionale integrato) e Fabiola Fini (Le criticità nazionali), entrambe responsabili nazionali Emergenza della Smi. Ad affrontare il tema della formazione del personale dell’emergenza saranno poi il rettore dell’Università di Palermo Roberto Lagalla (La specializzazione in medicina di emergenza e urgenza) e il preside di Medicina dell’ateneo catanese, Francesco Basile (Corso master universitario: la formazione e il 118) .
Delle Prospettive legislative del passaggio alla dipendenza dei medici del 118 in Sicilia, parlerà poi Giuseppe Laccoto, presidente della Commissione Sanità dell’Arso Il presidente della Commissione Affari sociali della Camera, Giuseppe Palumbo, illustrerà la relazione conclusiva della Commissione parlamentare sul sistema di emergenza-urgenza in Italia. Le conclusioni saranno di Salvo Calì, segretario nazionale del Sindacato dei medici italiani.
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