Giornale di Sicilia
Ed. del 05.06.2011 - pag. 15
Carmelo Nicolosi
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Diagnosi e prevenzione, un decreto dell'assessorato della Salute
PALERMO - La Sicilia si dota di linee guida per le malattie cardiovascolari. Il decreto dell’assessorato della Salute della Regione Siciliana rappresenta uno strumento di particolare rilevanza per supportare i medici nelle decisioni curative e attuare nella popolazione una forma di prevenzione verso queste patologie. Il documento è stato redatto da un tavolo tecnico coordinato da Maria Grazia Fumari e Giovanni De Luca, dirigenti dell’assessorato della Salute e dagli esperti Maurizio Abrignani, Abele Ajello, Maurizio Averna, Carlo Maria Barbagallo, Giovanni Cerasola, Fausto Marchetta, Giuseppe Mulè, Flavia Politi, Francesco Cristiano Raimondo, Luigi Spicola e Rosalia Traina.
La prima parte detta le linee guida per la diagnosi e la terapia dell’ipertensione arteriosa e sottolinea, tra l’altro, la definizione di rischio cardiovascolare globale e i criteri di scelta dei singoli farmaci anti-ipertensivi. La seconda è dedicata al trattamento delle dislipidemie (eccesso di grassi nel sangue) e si sofferma sulla appropriatezza prescrittiva, la sostenibilità economica e clinica del trattamento farmacologico con statine (farmaci che riducono i livelli di colesterolo di sintesi epatica nel sangue) e la scelta del principio attivo per l’inizio del trattamento, in funzione del rischio cardiovascolare globale del paziente.
Negli ultimi 30 anni, in Italia, si è assistito ad una progressiva riduzione delle morti causate da malattie cardiovascolari, ma l’infarto del miocardio e l’ictus cerebrale rimangono ancora patologie molto frequenti e figurano tra le maggiori cause di mortalità e invalidità permanente. I risultati di numerosi studi epidemiologici condotti in tutto il mondo, hanno indotto la comunità scientifica a ritenere fumo, ipertensione arteriosa, dislipidemia, diabete mellito, eccesso di peso corporeo e vita sedentaria, i principali responsabili dello sviluppo di malattie cardiovascolari.
I farmaci per l’apparato cardiovascolare si collocano al primo posto per spesa territoriale, con un aumento, in Sicilia, nel 2009 del 2,6 per cento (media nazionale 2,4), rispetto al 2008, con un incremento di spesa dello 0,6 per cento, in controtendenza al resto del Paese.
La prima parte detta le linee guida per la diagnosi e la terapia dell’ipertensione arteriosa e sottolinea, tra l’altro, la definizione di rischio cardiovascolare globale e i criteri di scelta dei singoli farmaci anti-ipertensivi. La seconda è dedicata al trattamento delle dislipidemie (eccesso di grassi nel sangue) e si sofferma sulla appropriatezza prescrittiva, la sostenibilità economica e clinica del trattamento farmacologico con statine (farmaci che riducono i livelli di colesterolo di sintesi epatica nel sangue) e la scelta del principio attivo per l’inizio del trattamento, in funzione del rischio cardiovascolare globale del paziente.
Negli ultimi 30 anni, in Italia, si è assistito ad una progressiva riduzione delle morti causate da malattie cardiovascolari, ma l’infarto del miocardio e l’ictus cerebrale rimangono ancora patologie molto frequenti e figurano tra le maggiori cause di mortalità e invalidità permanente. I risultati di numerosi studi epidemiologici condotti in tutto il mondo, hanno indotto la comunità scientifica a ritenere fumo, ipertensione arteriosa, dislipidemia, diabete mellito, eccesso di peso corporeo e vita sedentaria, i principali responsabili dello sviluppo di malattie cardiovascolari.
I farmaci per l’apparato cardiovascolare si collocano al primo posto per spesa territoriale, con un aumento, in Sicilia, nel 2009 del 2,6 per cento (media nazionale 2,4), rispetto al 2008, con un incremento di spesa dello 0,6 per cento, in controtendenza al resto del Paese.
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