La Sicilia
Ed. del 06.06.2011 - Siracusa - pag. 39
Roberto Nastasi
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Vertenza ospedale Trigona. Cosentino al presidente della Regione: «Nei due ospedali non ci sono doppioni»
NOTO - «A chi in questi giorni di campagna elettorale a Noto ha affermato che tra i presidi ospedali eri del Di Maria e del Trigona non debbano e non possano più esistere doppioni, dobbiamo dire che ci dispiace apprendere che, a distanza di dieci anni, non sappiano ancora che nessun reparto doppione esiste tra Avola e Noto a parte qualche servizio che sarebbe bene avere anche in assenza di un presidio ospedaliero, in tutti i comuni della zona sud».
Così replica il rappresentante del comitato pro Trigona Salvo Cosentino alle affermazioni del presidente della Regione Raffaele Lombardo, che nel corso di una manifestazione elettorale in presenza del sindaco di Avola, Barbagallo e di un candidato a sindaco di Noto, si era espresso inequivocabilmente: «Sulla rimodulazione possiamo sederci e ragionare – aveva detto - ma resto convinto del fatto che ognuna delle due strutture possa essere riempita di servizi di eccellenza che richiedano professionalità e figure che non si trovano né a Siracusa né a Catania. Ma non ci debbono essere doppioni che disperderebbero solo risorse».
La seconda parte del discorso di Lombardo viene ripresa da Cosentino dopo avere appreso di una riunione in Prefettura tra i rappresentanti dell'Asp, dell'assessorato regionale alla Sanità, del Comune di Augusta e della delegazione del comitato Pro Muscatello, in cui si è concordato che non ci sarà più nessun trasferimento di reparti da Augusta verso Lentini. «Sono stati i blocchi stradali e ferroviari a ottenere l'attenzione delle istituzioni su un tema che infiamma la nostra provincia da nord a sud? Dovremmo arrivare a questo anche qui?».
Cosentino si augura che la classe politica siracusana blocchi i trasferimenti dei reparti previsti da Noto ad Avola. «La questione degli ospedali in provincia – afferma - deve essere presa a cuore da tutti perché il depotenziamento anche di un solo presidio ospedaliero farebbe arretrare ancora di più la provincia di Siracusa rispetto alla sola città di Catania. Se nella nostra provincia i trasferimenti secondari tra il Di Maria e il Trigona sono da eliminare a Catania sono normali?».
Così replica il rappresentante del comitato pro Trigona Salvo Cosentino alle affermazioni del presidente della Regione Raffaele Lombardo, che nel corso di una manifestazione elettorale in presenza del sindaco di Avola, Barbagallo e di un candidato a sindaco di Noto, si era espresso inequivocabilmente: «Sulla rimodulazione possiamo sederci e ragionare – aveva detto - ma resto convinto del fatto che ognuna delle due strutture possa essere riempita di servizi di eccellenza che richiedano professionalità e figure che non si trovano né a Siracusa né a Catania. Ma non ci debbono essere doppioni che disperderebbero solo risorse».
La seconda parte del discorso di Lombardo viene ripresa da Cosentino dopo avere appreso di una riunione in Prefettura tra i rappresentanti dell'Asp, dell'assessorato regionale alla Sanità, del Comune di Augusta e della delegazione del comitato Pro Muscatello, in cui si è concordato che non ci sarà più nessun trasferimento di reparti da Augusta verso Lentini. «Sono stati i blocchi stradali e ferroviari a ottenere l'attenzione delle istituzioni su un tema che infiamma la nostra provincia da nord a sud? Dovremmo arrivare a questo anche qui?».
Cosentino si augura che la classe politica siracusana blocchi i trasferimenti dei reparti previsti da Noto ad Avola. «La questione degli ospedali in provincia – afferma - deve essere presa a cuore da tutti perché il depotenziamento anche di un solo presidio ospedaliero farebbe arretrare ancora di più la provincia di Siracusa rispetto alla sola città di Catania. Se nella nostra provincia i trasferimenti secondari tra il Di Maria e il Trigona sono da eliminare a Catania sono normali?».
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