il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

sabato 14 maggio 2011

«Ma il piano di rientro non è stato rispettato»

La Rassegna Stampa di MEDPress.it...La rassegna stampa di MEDPress.it




La Sicilia
Ed. del 12.05.2011 - pag. 7
Lillo Miceli
Articolo letto 29 volte
Interrogazione Pdl al ministro Fazio

Sei deputati regionali contestano le affermazioni del titolare della Salute: «Le inadempienze restano gravi»
PALERMO - Il ministro della Salute, Fazio, dovrà rispondere all’interrogazione con risposta orale che gli hanno rivolto sei deputati siciliani della maggioranza di Montecitorio (segnatamente i pidiellini Germanà, Marinello, Pagano, Fontana, Garofalo e Torrisi) che gli chiedono conto e ragione delle affermazioni fatte dallo stesso Fazio, a margine di un convegno su «Federalismo e costi standard: il caso della sanità». Il ministro della Salute aveva detto: «Ci sono alcune regioni che stanno dimostrando di procedere secondo i piani di rientro. Lazio e Sicilia sono sicuramente tra queste».
Le affermazioni non hanno convinto i sei parlamentari interroganti che hanno chiesto al ministro di conoscere la reale situazione del piano di rientro in Sicilia alla luce di una serie di condizioni che «dai documenti - sì legge in una nota - risultano tuttora irrealizzate: riequilibrio della rete ospedaliera, attivazione del controllo della spesa farmaceutica e della spesa di funzionamento del 118, presentazione delle piante organiche. delle aziende ospedaliere e delle Aziende sanitarie territoriali, avviamento della rete di protezione dei soggetti più deboli e delle Rsa (residenze assistite per anziani) nel territorio delle province di Trapani, Palermo, Agrigento, Enna e Siracusa».
Nell’interrogazione i parlamentari del Pdl, inoltre, rilevano i casi di due strutture: l’ospedale «San Raffaele Giglio» di Cefalù e il «Santa Teresa» di Bagheria, quest’ultimo sequestrato alla mafia, che dovevano diventare il primo, un polo oncologico all’avanguardia, e l’altro un punto di riferimento di una vasta area della Sicilia e che «il governo regionale, con i manager di riferimento di Lombardo, hanno di fatto paralizzato».
Quindi, chiedono a Fazio «se non ritenga di prendere provvedimenti anche alla luce del rapporto pubblicato sul sito del ministero della Salute sui livelli essenziali di assistenza (Lea), dai quali emerge l’assoluta inadeguatezza del sistema siciliano». L’europarlamentare del Pdl, Iacolino, ex-dg dell’Asp di Palermo, ha puntato il dito sui casi di Bagheria e di Cefalù.
Ambienti vicini all’assessorato regionale alla Salute rilevano che i dati contenuti dal rapporto pubblicato sul sito del ministero risalgono a due anni fa. Per il resto, nessun commento su una vicenda tutta interna al Pdl, che rivela quanto sia alto il livello dello scontro, in Sicilia fra il presidente della Regione, Lombardo, e gli ex-alleati. Uno scontro che rischia di coinvolgere il ministro Fazio che ha ribadito quanto è stato ripetutamente detto in tutte le sedi: la Regione Siciliana è riuscita a rispettare il piano di rientro dal deficit sanitario. Adesso non rimane che attendere la «risposta orale» del ministro che in quanto tale, quando rilascia delle dichiarazioni così impegnative, evidentemente, sa quello che dice. Intanto la Regione è sempre in attesa che il governo nazionale si decida a concedere i fondi Fas per far fronte al mutuo previsto dal piano di rientro.

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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