Giornale di Sicilia
Ed. del 20.05.2011 - Enna - pag. 26
José Trovato
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Il componente della giunta Lombardo lo ha ribadito nel corso della riunione di ieri
LEONFORTE - L’ospedale non avrà il punto nascita, nonostante le richieste dei leonfortesi, ma sarà potenziato con una residenza sanitaria («Rsa») e un presidio territoriale d’assistenza («Pta»), oltre che con i cosiddetti “percorsi della nascita”.
Lo ha detto l’assessore regionale alla Salute Massimo Russo, intervenuto ieri alla riunione che il presidente della commissione Servizi sanitari dell’Assemblea regionale siciliana, Giuseppe Laccoto ha convocato a Leonforte. A semplificare il concetto è stato il funzionario della Regione Lia Murè: «Non è possibile mantenere punti nascita non previsti dal decreto di maggio 2010. All’ospedale si
potrà fare l’attività del percorso nascita in day hospital o day surgery e gli interventi di primo livello. Ma al momento del parto sarà garantito il trasporto protetto in ambulanza all’ospedale più vicino o più consono» .
La riunione è stata convocata su richiesta del deputato regionale Paolo Colianni, che ieri è intervenuto avanzando una serie di richieste, propugnando tra l’altro una “sanità democratica” e la Radioterapia a Leonforte, ovvero le «17 mila prestazioni (soprattutto oncologiche, ndr.) che ogni anno vanno fuori dalla provincia di Enna».
Alla commissione c’erano pure i deputati regionali Elio Galvagno e Edoardo Leanza, vari sindaci e assessori dell’Ennese. Una riunione affollata di operatori sanitari, sindacalisti e componenti del comitato pro salute, che poi ha incontrato a parte l’assessore regionale Massimo Russo.
Quest’ultimo, comunque, ha assicurato che «Leonforte avrà un ospedale che si interfaccia con il territorio e entro fine anno si assesteranno le piante organiche», dopo aver gelato i presenti ribadendo, come detto, un concetto a lui caro da tempo: «I punti nascita con meno di 500 parti l’anno sono pericolosi. Li chiuderemo tutti».
In precedenza era stato il sindaco Pino Bonanno a rimarcare la richiesta leonfortese: «Non possiamo - ha detto - rassegnarci alla chiusura dei punti nascita, per i parti in emergenza». Bonanno ha anche toccato il tema dell’elisoccorso, progettato in attesa che la Regione pubblichi il bando. A rispondergli è stato il presidente Laccoto, che concludendo i lavori a ricordato che la sua commissione ha chiesto alla Regione il finanziamento della Protezione civile per tutti gli elisoccorsi.
Lo ha detto l’assessore regionale alla Salute Massimo Russo, intervenuto ieri alla riunione che il presidente della commissione Servizi sanitari dell’Assemblea regionale siciliana, Giuseppe Laccoto ha convocato a Leonforte. A semplificare il concetto è stato il funzionario della Regione Lia Murè: «Non è possibile mantenere punti nascita non previsti dal decreto di maggio 2010. All’ospedale si
potrà fare l’attività del percorso nascita in day hospital o day surgery e gli interventi di primo livello. Ma al momento del parto sarà garantito il trasporto protetto in ambulanza all’ospedale più vicino o più consono» .
La riunione è stata convocata su richiesta del deputato regionale Paolo Colianni, che ieri è intervenuto avanzando una serie di richieste, propugnando tra l’altro una “sanità democratica” e la Radioterapia a Leonforte, ovvero le «17 mila prestazioni (soprattutto oncologiche, ndr.) che ogni anno vanno fuori dalla provincia di Enna».
Alla commissione c’erano pure i deputati regionali Elio Galvagno e Edoardo Leanza, vari sindaci e assessori dell’Ennese. Una riunione affollata di operatori sanitari, sindacalisti e componenti del comitato pro salute, che poi ha incontrato a parte l’assessore regionale Massimo Russo.
Quest’ultimo, comunque, ha assicurato che «Leonforte avrà un ospedale che si interfaccia con il territorio e entro fine anno si assesteranno le piante organiche», dopo aver gelato i presenti ribadendo, come detto, un concetto a lui caro da tempo: «I punti nascita con meno di 500 parti l’anno sono pericolosi. Li chiuderemo tutti».
In precedenza era stato il sindaco Pino Bonanno a rimarcare la richiesta leonfortese: «Non possiamo - ha detto - rassegnarci alla chiusura dei punti nascita, per i parti in emergenza». Bonanno ha anche toccato il tema dell’elisoccorso, progettato in attesa che la Regione pubblichi il bando. A rispondergli è stato il presidente Laccoto, che concludendo i lavori a ricordato che la sua commissione ha chiesto alla Regione il finanziamento della Protezione civile per tutti gli elisoccorsi.
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