il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

sabato 7 maggio 2011

Il portale informativo della medicina del territorio. Assistenza primaria, SUES 118 e guardia medica
La Rassegna Stampa di MEDPress.it... La rassegna stampa di MEDPress.it
ADNKronos Salute
Ed. del 06.05.2011
n.d.
Articolo letto 29 volte
Sei ore al dì perse in burocrazia in ogni pronto soccorso
Roma, 6 mag. (Adnkronos Salute) - Burocrazia "palla al piede" per i pronto soccorso italiani. Ci sono anche questi obblighi non direttamente legati alla cura del paziente, in particolare le certificazioni, a creare il sovraffollamento delle strutture secondo il Sindacato professionisti emergenza sanitaria (Spes) che quantifica il tempo perso in "scartoffie": in una struttura ospedaliera di dimensioni medio alte - con oltre 50 mila accessi l'anno al pronto soccorso - il tempo quotidiano complessivo necessario per tutte le incombenze burocratiche si avvicina a quello equivalente a un turno di servizio del medico, ovvero circa 6 ore. Il sindacato - che ha appena realizzato il "Libro bianco della burocrazia certificatoria del medico di pronto soccorso", consultabile sul sito www.spesmedici.it - denuncia, in particolare, l'interferenza sul lavoro dei medici di pronto soccorso e dell'emergenza-urgenza del sistema di certificazione.
«Riferendoci al modello internazionale di studio del sovraffollamento (crowding) del pronto soccorso - si legge in una nota - questo nuovo fattore certificatorio si va a collocare all'interno della cosiddetta "fase througput (stazionamento in sala d'attesa)", contribuendo a dilazionare i tempi di gestione dei pazienti e ad allungare le attese prima della visita». Ovviamente la crisi dei pronto soccorso, ricorda il sindacato, è legata ad una serie di fattori. «L'elemento di maggiore criticità - continua la nota - è dovuto principalmente alla riduzione della disponibilità di posti letto ordinari, meno 125.000 tra il 1997 e il 2008, e ai successivi ulteriori drammatici tagli di posti letto delle regioni sottoposte ai piani di rientro degli ultimi 4 anni, con pazienti sempre più spesso costretti a trascorrere giorni e giorni sulle barelle nei pronto soccorso». A ciò si aggiunge l'aumento dei «flussi di cittadini ai pronto soccorso sempre meno controllati: basta confrontare i dati, grossomodo a parità di popolazione residente, degli accessi annui ai pronto soccorso del Regno Unito pari a circa 20 milioni e quelli italiani oramai prossimi ai 30 milioni, per intuire la carenza dei servizi sanitari territoriali».
«Mentre a livello politico - continua la nota - si fa un gran parlare e ci si da un gran da fare per ridurre, giustamente, il numero delle leggi inutili e dei certificati evitabili e ci si impegna a ridurre la burocrazia superflua, in una delle attività più delicate per la vita degli italiani, quella dei servizi di emergenza-urgenza, in un contesto di carenza di personale medico e infermieristico diffusissima sul territorio nazionale, si adottano provvedimenti di legge che interferiscono con il lavoro del medico riducendone in modo pericoloso il tempo assistenziale». Come nel caso dell'ultima disposizione di legge che prevede la verifica da parte del medico delle esenzioni per reddito a partire dal 1 maggio. «Ben venga dunque l'iniziativa del ministro della Salute Ferruccio Fazio - conclude lo Spes - di voler riordinare complessivamente il settore dell'emergenza a partire dall'ipotesi dell'istituzione di una macroarea dedicata e di una cabina di regia sui rapporti tra emergenza e territorio».

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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