il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

mercoledì 25 maggio 2011

118 in Sicilia. Rimodulazione del personale nelle ambulanze

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Provvedimento non condiviso dalla maggior parte degli operatori. D’Angelo, dello SNAMI, chiede il ripensamento di tale provvedimento.
MEDPress.it | Pubblicato il 23.05.2011 | Articolo letto 639 volte      
118 in Sicilia. Rimodulazione del personale nelle ambulanze
Vito D'Angelo, responsabile nazionale 118 per lo SNAMI
PALERMO - Parte il programma della rimodulazione del personale nelle ambulanze del 118 siciliano. Per adesso sono interessati gli equipaggi che già possedevano nel loro organico l'infermiere professionale esperto in area critica. Finché di questo equipaggio facevano parte gli anestesisti, il personale prevedeva la presenza di un infermiere e di due autisti soccorritori. Da oggi in qualche postazione e dal 1° giugno in altre, il personale sarà ridotto e privato di un autista soccorritore. In altre parole le tre unità dell'equipaggio saranno costituite da un autista soccorritore, da un infermiere professionale e da un medico dell'emergenza sanitaria territoriale.
Ma quanto peserà nella efficienza del servizio una unità in meno? L'assenza di un soccorritore pone infatti alcuni problemi nella gestione dei pazienti critici o nel caso di intervento in situazioni ambientali non facili. Ma anche gli interventi ordinari potrebbero subire rallentamenti per non dire di possibili confusione di ruolo da parte degli stessi operatori. Le organizzazioni sindacali di settore si oppongono, come era prevedibile, a questa riduzione del personale. Vito D'Angelo, responsabile nazionale per il 118 dello SNAMI, ha dichiarato che i direttori delle centrali operative, essendo sanitari appartenenti all'area critica che lavorano sul campo, «sanno e conoscono le difficoltà a cui si va incontro durante la presa in carico di pazienti critici e le condizioni diventano ancora più sfavorevole quando si interviene sul territorio e in condizioni disagiate».
Con una lettera indirizzata al direttore del DEU dell'ASP 9 di Trapani, al direttore della C.O. di Palermo e al direttore del 118 regionale, Dino Alagna, D'Angelo chiede proprio un intervento per ottenere da parte assessoriale un ripensamento di questo provvedimenti. «Credo che questo stratagemma - ha continuato D'Angelo - sia stato sicuramente escogitato per false tematiche di risparmio cavalcando le testate giornalistiche e mettendo in crisi e in condizioni di ridicolo il personale che dal 1° giugno opererà in turno sulle ambulanze».
A tal proposito D'Angelo ritiene che il ruolo dell'autista-soccorritore non può e non deve ridursi a semplice manovalanza del soccorso. «Il lavoro degli autisti soccorritori – precisa D'Angelo - viene visto come attività di semplice conduzione di mezzi, mentre di fatto, nella pratica di ogni giorno, oltre alla guida delle ambulanze essi intervengono in equipe sui pazienti, assieme alle altre figure professionali che costituiscono le singole unità operative, svolgendo attività di assistenza sanitaria».
In questa vicenda non manca certamente uno spirito ironico nella richiesta di ripensamento: «Mi chiedo - continua D'Angelo - se le menti che partoriscono tali genialità, si siano mai chiesti come può risolversi un intervento in codice giallo o rosso, assistendo pazienti di una certa stazza, scendere giù per le scale, intubato, in ventilazione assistita, immobilizzato su spinale, assieme a monitor defibrillatore multiparametrico, zaino farmaci, e bombola dell’ossigeno, con sole TRE unità».
Certo, molti interventi del 118 sono apparentemente "semplici", ma la situazione sopra descritta non è né rara né fantasiosa, «e non stiamo parlando di favole - insiste - ma di scenari abbastanza frequenti in un turno di guardia e che spesso in tale situazioni si chiedono rinforzi».
Il rischio è dunque che pur assistendo ad un miglioramento dell'assistenza sanitaria con l'introduzione dell'infermiere nell'equipaggio dell'ambulanza, per ragioni economiche tale miglioramento viene compromesso con la perdita di un soccorritore.
«Ogni giorno - conclude D'Angelo - noi operatori sanitari sulle ambulanze dobbiamo già fare i conti con la mancanza di presidi sanitari, con la burocrazia e con le difficoltà di relazione e le incomprensione territorio-ospedale; adesso anche con la riduzione o meglio con la rimozione di un soccorritore».

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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