Quotidiano di Sicilia - 23.04.2011
Ed. del 23.04.2011 - pag. 2
Stiben Mesa Paniagua
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La motivazione: “Non andavano istituiti senza aver prima attinto dalla mobilità”
L'assessore precisa: “Nei bandi era previsto il 50% posti a concorso”
PALERMO - «Apprendo con sorpresa che il Tar di Palermo ha sospeso l'efficacia delle procedure per l'assunzione di alcune centinaia di operatori del comparto sanità bandite recentemente dall' Asp di Palermo. Rispetto come sempre le decisioni del Tar ma faremo valere le nostre ragioni davanti al Cga». Con queste parole l'assessore per la Salute Massimo Russo ha esternato il suo stupore per la sentenza del Tribunale amministrativo regionale che di fatto blocca i bandi indetti dall'ex magistrato. Questi concorsi non andavano istituiti prima di aver attinto dalla mobilità regionale e interregionale, così il Tar ha motivato la sentenza.
La promessa di 2.500 nuovi posti di lavoro nelle strutture sanitarie del territorio per l'anno 20 Il, viene così bruscamente sospesa. Almeno, per quanto riguarda la parte Occidentale dell'Isola, infatti il Tar ha bloccato i bandi che prevedevano l' assunzione di seicento infermieri e tecnici per le strutture di quell' area.
Uno stop che non frena la sanità, infatti, ha proseguito Russo: «Analizzeremo attentamente il provvedimento ma è certo che proporremo ricorso al Consiglio di Giustizia Amministrativa (Cga) considerato che le direttive che hanno preceduto l'emanazione dei bandi sono state formulate proprio sulla scorta di quanto stabilito dal Cga in una sentenza dello scorso mese di novembre (sentenza n. 1347110 del 4 novembre 2010, ndr)». Tuttavia, specifica l'assessorato in una nota, «nei bandi era previsto che circa il 50% dei posti fosse messo a concorso e l'altro 50% venisse destinato alla mobilità regionale ed extraregionale».
Si precisa meglio, inoltre, che la sospensiva riguarda gli atti dell' Asp 6 di Palermo e quindi i concorsi e la mobilità per tutto il bacino della Sicilia occidentale, mentre analoghi provvedimenti non sono stati richiesti per concorsi e mobilità del bacino della Sicilia Orientale.
Secondo quanto scritto in questa sentenza - prosegue la nota di Palazzo d' Orléans - «la regola maestra per l'accesso agli impieghi è quella del concorso. Sicché qualsiasi deroga al riguardo, ancorché prevista espressamente dalla legge, non sembra poter prescindere da una valutazione discrezionale in relazione alla fattispecie concreta».
«Auspico, in ogni caso – ha concluso Russo - che la vicenda possa essere definita al più presto per non tradire le attese di quanti, legittimamente, avevano maturato l'aspettativa di una assunzione attraverso procedure concorsuali e di mobilità regionale ed extraregionale che mancavano da tempo nella sanità siciliana».
La promessa di 2.500 nuovi posti di lavoro nelle strutture sanitarie del territorio per l'anno 20 Il, viene così bruscamente sospesa. Almeno, per quanto riguarda la parte Occidentale dell'Isola, infatti il Tar ha bloccato i bandi che prevedevano l' assunzione di seicento infermieri e tecnici per le strutture di quell' area.
Uno stop che non frena la sanità, infatti, ha proseguito Russo: «Analizzeremo attentamente il provvedimento ma è certo che proporremo ricorso al Consiglio di Giustizia Amministrativa (Cga) considerato che le direttive che hanno preceduto l'emanazione dei bandi sono state formulate proprio sulla scorta di quanto stabilito dal Cga in una sentenza dello scorso mese di novembre (sentenza n. 1347110 del 4 novembre 2010, ndr)». Tuttavia, specifica l'assessorato in una nota, «nei bandi era previsto che circa il 50% dei posti fosse messo a concorso e l'altro 50% venisse destinato alla mobilità regionale ed extraregionale».
Si precisa meglio, inoltre, che la sospensiva riguarda gli atti dell' Asp 6 di Palermo e quindi i concorsi e la mobilità per tutto il bacino della Sicilia occidentale, mentre analoghi provvedimenti non sono stati richiesti per concorsi e mobilità del bacino della Sicilia Orientale.
Secondo quanto scritto in questa sentenza - prosegue la nota di Palazzo d' Orléans - «la regola maestra per l'accesso agli impieghi è quella del concorso. Sicché qualsiasi deroga al riguardo, ancorché prevista espressamente dalla legge, non sembra poter prescindere da una valutazione discrezionale in relazione alla fattispecie concreta».
«Auspico, in ogni caso – ha concluso Russo - che la vicenda possa essere definita al più presto per non tradire le attese di quanti, legittimamente, avevano maturato l'aspettativa di una assunzione attraverso procedure concorsuali e di mobilità regionale ed extraregionale che mancavano da tempo nella sanità siciliana».
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