Giornale di Sicilia - 23.04.2011
Ed. del 23.04.2011 - pag. 6
Riccardo Vescovo
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Secondo il Tar bisogna dare làprecedenza alle procedure interne. Risultato: tutto fermo in attesa del ricorso al Consiglio di Giustizia amministrativa
Sanità In Sicilia: concorsi o mobllità? Il Tar ha bloccato i primi e ne sono nate una polemica e una serie di ricorsi al Consiglio di Giustizia Amministrativa.
PALERMO - Ci sono 22 mila istanze per infermieri, tecnici e fisioterapisti che resteranno al palo almeno per il prossimo mese. Fino a quando, cioè, la giustizia amministrativa non chiarirà la validità dei concorsi della Regione per poco meno di 600 posti nelle strutture sanitarie della Sicilia occidentale. Il Tar ha sospeso i bandi, ma l'assessore alla Salute, Massimo Russo, ieri ha ribadito che farà ricorso al Cga. «Le direttive che hanno preceduto l'emanazione dei bandi - ha spiegato l’ex magistrato - sono state formulate sulla scorta di quanto stabilito dal Consiglio di giustizia amministrativa in una sentenza del 2010, nella quale si chiarisce che la regola maestra per l'accesso agli impieghi è quella del concorso». Per il Tar. invece,
«le procedure di mobilità devono sempre essere preferite a quelle concorsuali».
Dal canto suo, anche il dirigente dell'Asp di Palermo, Salvatore Cirignotta, ha spiegato che solo dopo la nuova ordinanza «l'azienda farà una valutazione complessiva». Anche perché, nel frattempo, in assessorato circolano due differenti
«interpretazioni» della sospensiva. C'è chi sostiene che le procedure per ricoprire i posti tramite mobilità possano comunque andare avanti, perché il giudice ha privilegiato questa strada. Ma Angelo Aliquò, coordinatore della segreteria tecnica
dell'assessorato della Salute, si è detto «stupito, perché abbiamo guardato bene le carte e la sospensiva si estende anche al concorso per mobilità».
Dunque resta tutto bloccato, sollevando dubbi e paure tra i lavoratori che in queste ore hanno ricevuto il telegramma dove si annuncia lo stop al concorso, È il caso di Teresa Albanese, fisioterapista che si era piazzata nei primi posti della graduatoria e aveva chiesto la mobilità da Trapani a Palermo. Adesso teme il licenziamento: «Che succede se il nulla osta che ho dovuto presentare per ottenere il trasferimento è stato già firmato?». Dall'assessorato alla Salute le rassicurazioni: «Nessuno perderà il posto, i procedimenti sono tutti congelati».
In questo caos è finita la sanità siciliana. In ballo ci sono tutta una serie di concorsi che avrebbero dovuto definire le piante organiche delle nuove strutture sanitarie dell'Isola, per un totale di oltre tremila assunzioni.
I primi bandi riguardavano il comparto di infermieri, tecnici di radiologia e fisioterapisti. A Palermo erano 315 i posti da affidare tramite procedure concorsuali mentre altri 308 erano riservati alla mobilità regionale e interregionale. In totale sono 22 mila le istanze pervenute, ma in realtà molti hanno presentato richiesta per entrambe le procedure.
Come nel bacino orientale della Sicilia, guidato da Francesco Poli, dove a fronte di 16 mila istanze sarebbero circa diecimila i candidati a ricoprire gli 800 posti circa a disposizione. In questo caso i bandi sono stati impugnati ma non c'è ancora nessuna sospensiva del Tar. E c'è chi sostiene che la vicenda, interessando non i concorsi (quindi procedure amministrative) ma i posti per la mobilità, possa passare dal tribunale amministrativo a quello ordinario.
PALERMO - Ci sono 22 mila istanze per infermieri, tecnici e fisioterapisti che resteranno al palo almeno per il prossimo mese. Fino a quando, cioè, la giustizia amministrativa non chiarirà la validità dei concorsi della Regione per poco meno di 600 posti nelle strutture sanitarie della Sicilia occidentale. Il Tar ha sospeso i bandi, ma l'assessore alla Salute, Massimo Russo, ieri ha ribadito che farà ricorso al Cga. «Le direttive che hanno preceduto l'emanazione dei bandi - ha spiegato l’ex magistrato - sono state formulate sulla scorta di quanto stabilito dal Consiglio di giustizia amministrativa in una sentenza del 2010, nella quale si chiarisce che la regola maestra per l'accesso agli impieghi è quella del concorso». Per il Tar. invece,
«le procedure di mobilità devono sempre essere preferite a quelle concorsuali».
Dal canto suo, anche il dirigente dell'Asp di Palermo, Salvatore Cirignotta, ha spiegato che solo dopo la nuova ordinanza «l'azienda farà una valutazione complessiva». Anche perché, nel frattempo, in assessorato circolano due differenti
«interpretazioni» della sospensiva. C'è chi sostiene che le procedure per ricoprire i posti tramite mobilità possano comunque andare avanti, perché il giudice ha privilegiato questa strada. Ma Angelo Aliquò, coordinatore della segreteria tecnica
dell'assessorato della Salute, si è detto «stupito, perché abbiamo guardato bene le carte e la sospensiva si estende anche al concorso per mobilità».
Dunque resta tutto bloccato, sollevando dubbi e paure tra i lavoratori che in queste ore hanno ricevuto il telegramma dove si annuncia lo stop al concorso, È il caso di Teresa Albanese, fisioterapista che si era piazzata nei primi posti della graduatoria e aveva chiesto la mobilità da Trapani a Palermo. Adesso teme il licenziamento: «Che succede se il nulla osta che ho dovuto presentare per ottenere il trasferimento è stato già firmato?». Dall'assessorato alla Salute le rassicurazioni: «Nessuno perderà il posto, i procedimenti sono tutti congelati».
In questo caos è finita la sanità siciliana. In ballo ci sono tutta una serie di concorsi che avrebbero dovuto definire le piante organiche delle nuove strutture sanitarie dell'Isola, per un totale di oltre tremila assunzioni.
I primi bandi riguardavano il comparto di infermieri, tecnici di radiologia e fisioterapisti. A Palermo erano 315 i posti da affidare tramite procedure concorsuali mentre altri 308 erano riservati alla mobilità regionale e interregionale. In totale sono 22 mila le istanze pervenute, ma in realtà molti hanno presentato richiesta per entrambe le procedure.
Come nel bacino orientale della Sicilia, guidato da Francesco Poli, dove a fronte di 16 mila istanze sarebbero circa diecimila i candidati a ricoprire gli 800 posti circa a disposizione. In questo caso i bandi sono stati impugnati ma non c'è ancora nessuna sospensiva del Tar. E c'è chi sostiene che la vicenda, interessando non i concorsi (quindi procedure amministrative) ma i posti per la mobilità, possa passare dal tribunale amministrativo a quello ordinario.
come sempre è una vergogne la sanità in sicilia ci sono tanti infermieri che dopo anni di assunzioni a tempo determinato aspettano come il pane un posto di lavoro sicuro ma cosa ne sanno loro che alla scadenza di contratto sei fuori e aspetti con ansia quella chiamata che non arriva mai,infermieri che sono in mezzo la strada che non sanno come fare per portare avanti la famiglia dare un pezzo di pane ai propri figli infermieri che aspettano di essere assunti a tempo indeterminato Signore Assessore della sanità Massimo Russo la prego si metta una mano nel cuore mancano tanti infermieri specialmente a Caltanissetta e provincia assuma con contratti a lungo termine faccia gioire e felice tanti che veramente ne hanno bisogno e che il lavoro di infermieri c'è l'hanno dentro il cuore....
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