Riceviamo e pubblichiamo...
Caro direttore,
sempre a proposito di anestesisti sulle ambulanze del 118. Io sono un medico titolare di continuità assistenziale che lavora in Piemonte e sono in possesso del'attestato di idoneità all'emergenza sanitaria territoriale 118. Faccio notare intanto che in Piemonte sulle ambulanze del 118 non ci sono mai stati anestesisti, semmai la loro presenza senza dubbio valida è solo sugli elisoccorso ,ma il disappunto nasce perché in Sicilia ci sono attualmente solo mezzi di soccorso avanzato (MSA). I vecchi allegati A e B che distinguevano l'ambulanza del rianimatore da quella del medico di emergenza sono stati aboliti; abbiamo quindi solo un tipo di ambulanza quindi nella stessa ambulanza dovrebbero trovare posto medici con l'attestato di emergenza 118 disciplinato da un accordo di lavoro in convenzione e medico rianimatore che lavora alle dipendenze ospedaliere (quindi strutturato).
Quest'ultimo deve lavorare ad incentivazione e la cosa mi sembra alquanto strana tenendo conto che attualmente ci sono tanti medici che lavorano con incarichi a tempo determinato e tanti altri (tutti con l'attestato di idoneità per l'emergenza) che non lavorano e aspettano che vengano bandite le zone carenti.
Quindi niente in contrario se sulle ambulanze ci siano gli anestesisti, ma visto che lavorano ad incentivazione e visto che un lavoro loro l'hanno (ricordo che sono medici ospedalieri) la cosa più logica sarebbe quella intanto di completare le ambulanze con tutti i medici in possesso di attestato di emergenza e ricordo che molti di questi sono precari e solo in quelle postazioni rimaste carenti per mancanza di medici disponibili permettere il lavoro ad incentivazione quello appunto dell'anestesista rianimatore. Siamo di fronte ad un paradosso perché ci sono medici che debbono occupare due posti di lavoro ed altri che avendone i requisiti debbono rimanere disoccupati.
P.C.
sempre a proposito di anestesisti sulle ambulanze del 118. Io sono un medico titolare di continuità assistenziale che lavora in Piemonte e sono in possesso del'attestato di idoneità all'emergenza sanitaria territoriale 118. Faccio notare intanto che in Piemonte sulle ambulanze del 118 non ci sono mai stati anestesisti, semmai la loro presenza senza dubbio valida è solo sugli elisoccorso ,ma il disappunto nasce perché in Sicilia ci sono attualmente solo mezzi di soccorso avanzato (MSA). I vecchi allegati A e B che distinguevano l'ambulanza del rianimatore da quella del medico di emergenza sono stati aboliti; abbiamo quindi solo un tipo di ambulanza quindi nella stessa ambulanza dovrebbero trovare posto medici con l'attestato di emergenza 118 disciplinato da un accordo di lavoro in convenzione e medico rianimatore che lavora alle dipendenze ospedaliere (quindi strutturato).
Quest'ultimo deve lavorare ad incentivazione e la cosa mi sembra alquanto strana tenendo conto che attualmente ci sono tanti medici che lavorano con incarichi a tempo determinato e tanti altri (tutti con l'attestato di idoneità per l'emergenza) che non lavorano e aspettano che vengano bandite le zone carenti.
Quindi niente in contrario se sulle ambulanze ci siano gli anestesisti, ma visto che lavorano ad incentivazione e visto che un lavoro loro l'hanno (ricordo che sono medici ospedalieri) la cosa più logica sarebbe quella intanto di completare le ambulanze con tutti i medici in possesso di attestato di emergenza e ricordo che molti di questi sono precari e solo in quelle postazioni rimaste carenti per mancanza di medici disponibili permettere il lavoro ad incentivazione quello appunto dell'anestesista rianimatore. Siamo di fronte ad un paradosso perché ci sono medici che debbono occupare due posti di lavoro ed altri che avendone i requisiti debbono rimanere disoccupati.
P.C.
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