Quotidiano di Sicilia - 27.04.2011
Ed. del 27.04.2011 - pag. 3
Pierangelo Bonanno
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Sulla Gurs n. 17/2011 la circolare assessoriale sull'assetto organizzativo delle varie Unità del Servizio sanitario regionale
Tra i compiti delle UU.OO.: identificare i bisogni di salute della popolazione e predisporre appositi piani
PALERMO - Nella Gazzetta ufficiale della Regione siciliana del 15 aprile scorso è stata pubblicata la circolare dell’assessorato regionale alla Salute con oggetto: le Linee guida sull'attività e sull'assetto organizzativo delle unità operative di educazione alla salute nella Regione siciliana. L'emanazione della legge regionale n. 5 del 14 aprile 2009 sulle "Norme per il riordino del servizio sanitario regionale", che integra e modifica quanto disposto dalla legislazione regionale in materia sanitaria, ha determinato la necessità di rivedere le direttive emanate sull' assetto organizzativo delle unità operative di educazione alla salute.
Pertanto, le linee guida, oggetto della circolare, sono state emanate con l'obiettivo di garantire a ciascun individuo e alla comunità le condizioni favorevoli per una scelta consapevole di stili di vita salutari, nel quadro di un'azione volta a criteri di economicità ed efficienza. Le attività di educazione alla salute e promozione della salute, si evidenzia nel provvedimento, costituiscono funzioni di tutti i segmenti del sistema socio-sanitario regionale e rappresentano lo strumento per: assicurare uguali opportunità di accesso ai servizi sanitari a tutti i cittadini; favorire la maturazione di una coscienza civile e l'assunzione da parte di tutti i cittadini di una responsabilità personale diretta e consapevole nei confronti del proprio benessere fisico, psichico e sociale; favorire comportamenti e stili di vita sani e sviluppare le capacità di partecipare attivamente alle proprie cure ospedaliere, ambulatoriali e domiciliari; soddisfare il diritto dei cittadini all'informazione; incentivare la qualità delle relazioni terapeutiche e l'umanizzazione del rapporto medico-paziente e di tutte le situazioni di incontro fra i cittadini e i servizi sanitari; incentivare le collaborazioni interistituzionali e le capacità di erogare interventi di natura multi-professionale ed integrati, in particolare sul piano socio-sanitario (legge n. 328/2000). Le Uu.oo. di educazione alla salute sono dotate di autonomia tecnico funzionale .ed organizzativa.
Nelle Aziende sanitarie provinciali le Unità operative di educazione alla salute aziendali (Uoesa) sono poste alle dipendenze del direttore sanitario dell'azienda, le Unità operative di educazione alla salute distrettuali (Uoesd) alle dipendenze del direttore di distretto; nelle Aziende ospedaliere le Uoesa ospedali ere sono alle dipendenze del direttore sanitario aziendale.
Le Uoesa delle Aziende sanitarie provinciali' curano: i rapporti esterni con le aziende ospedaliere ed enti e istituzioni di livello provinciale, regionale ed extraregionale e, in particolare, con il mondo scolastico e le comunità residenziali; il raccordo tecnico operativo tra i singoli distretti, i presidi ospedalieri e la direzione sanitaria; la programmazione, la promozione, il coordinamento, la valutazione e la documentazione delle iniziative di interesse aziendale; la formulazione di indicazioni metodologiche finalizzate a garantire unitarietà e trasversalità negli interventi in materia di prevenzione, di educazione e promozione della salute; l'individuazione e il coordinamento delle iniziative di interesse comune a più distretti o presidi ospedalieri; l'elaborazione di indirizzi programmatici e linee guida metodologiche in tema di educazione alla salute e di promozione della salute; la promozione di interventi informativi e la produzione di materiali divulgativi nell'ambito della programmazione aziendale annuale; la consulenza agli operatori e a soggetti esterni, anche al fine di garantire unitarietà e globalità di intervento soprattutto nell' ottica dell'integrazione socio-sanitaria.
Pertanto, le linee guida, oggetto della circolare, sono state emanate con l'obiettivo di garantire a ciascun individuo e alla comunità le condizioni favorevoli per una scelta consapevole di stili di vita salutari, nel quadro di un'azione volta a criteri di economicità ed efficienza. Le attività di educazione alla salute e promozione della salute, si evidenzia nel provvedimento, costituiscono funzioni di tutti i segmenti del sistema socio-sanitario regionale e rappresentano lo strumento per: assicurare uguali opportunità di accesso ai servizi sanitari a tutti i cittadini; favorire la maturazione di una coscienza civile e l'assunzione da parte di tutti i cittadini di una responsabilità personale diretta e consapevole nei confronti del proprio benessere fisico, psichico e sociale; favorire comportamenti e stili di vita sani e sviluppare le capacità di partecipare attivamente alle proprie cure ospedaliere, ambulatoriali e domiciliari; soddisfare il diritto dei cittadini all'informazione; incentivare la qualità delle relazioni terapeutiche e l'umanizzazione del rapporto medico-paziente e di tutte le situazioni di incontro fra i cittadini e i servizi sanitari; incentivare le collaborazioni interistituzionali e le capacità di erogare interventi di natura multi-professionale ed integrati, in particolare sul piano socio-sanitario (legge n. 328/2000). Le Uu.oo. di educazione alla salute sono dotate di autonomia tecnico funzionale .ed organizzativa.
Nelle Aziende sanitarie provinciali le Unità operative di educazione alla salute aziendali (Uoesa) sono poste alle dipendenze del direttore sanitario dell'azienda, le Unità operative di educazione alla salute distrettuali (Uoesd) alle dipendenze del direttore di distretto; nelle Aziende ospedaliere le Uoesa ospedali ere sono alle dipendenze del direttore sanitario aziendale.
Le Uoesa delle Aziende sanitarie provinciali' curano: i rapporti esterni con le aziende ospedaliere ed enti e istituzioni di livello provinciale, regionale ed extraregionale e, in particolare, con il mondo scolastico e le comunità residenziali; il raccordo tecnico operativo tra i singoli distretti, i presidi ospedalieri e la direzione sanitaria; la programmazione, la promozione, il coordinamento, la valutazione e la documentazione delle iniziative di interesse aziendale; la formulazione di indicazioni metodologiche finalizzate a garantire unitarietà e trasversalità negli interventi in materia di prevenzione, di educazione e promozione della salute; l'individuazione e il coordinamento delle iniziative di interesse comune a più distretti o presidi ospedalieri; l'elaborazione di indirizzi programmatici e linee guida metodologiche in tema di educazione alla salute e di promozione della salute; la promozione di interventi informativi e la produzione di materiali divulgativi nell'ambito della programmazione aziendale annuale; la consulenza agli operatori e a soggetti esterni, anche al fine di garantire unitarietà e globalità di intervento soprattutto nell' ottica dell'integrazione socio-sanitaria.
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