il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

mercoledì 30 marzo 2011

In sala parto, ma da ginecologi privati. Per dieci di loro chiesta l'interdizione

Giornale di Sicilia - 30.03.2011
Ed. del 30.03.2011 - Palermo - pag. 20
Riccardo Arena

I medici avrebbero operato a Villa Serena, ma erano incompatibili perché dipendenti del servizio pubblico

La Procura: la loro presenza non rilevata nei registri di sala operatoria. La difesa: non fecero alcun intervento. ma assistettero le pazienti che avevano seguito durante le gravidanze.

Erano in sala parto ma la loro presenza non veniva annotata nei registri operatori di Villa Serena: per la Procura si trattò di una serie di falsi effettuati allo scopo di consentire a sette ginecologi di effettuare attività privata al di fuori delle regole. E’ per questo che il pm Amelia Luise, coordinata dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci, ha chiesto la sospensione per due mesi di dieci medici, tre di Villa Serena e sette che lavorano in convenzione come medici di famiglia, oppure nelle Guardie mediche o presso altre strutture pubbliche, e che sarebbero stati dunque «incompatibili».
I sanitari sono stati tutti interrogati, così come prevede la legge, dal Gip Riccardo Ricciardi, che tra oggi e i prossimi giorni deciderà se accogliere la richiesta di applicazione della «misura interdittiva». Gli indagati si sono difesi sostenendo di essere stati presenti, ma senza fare alcunché: erano lì solo per dare conforto alle loro clienti, seguite per l'intero periodo della gravidanza e non lasciate con altri medici proprio nel momento del parto.
La richiesta dell’accusa riguarda innanzitutto tre medici interni di Villa Serena: Maurizio Firaux e Salvatore Porrello, entrambi di 48 anni, e Giovanna Accardo, di 50. Ci sono poi sanitari «esterni»: Alfredo Fascella e Orazio Rizzo, entrambi di 51 anni; Vincenza Macera, di 60; Maria. GiovannaAvanti,di54;Vincenzo Mascellino,45anni; MicheIe Marino, di 56; e Renato De Gregorio, di 62 anni. Sono medici generici convenzionati con il Servizio sanitario o che lavorano presso distretti sanitari dell'ex Asl 6, oggi azienda sanitaria provinciale. De Gregorio è l'unico che ha una situazione particolare: si trova infatti in carcere per scontare una condanna con l'accusa di violenza sessuale nei confronti di una paziente; era stato processato pure in «Hiram» anche per avere tentato di ritardare l'esecuzione della pena, ed è stato assolto, assieme a tutti gli altri imputati. Maria Giovanna Avanti è la sorella del presidente della Provincia, Giovanni Avanti: è «medico di continuità assistenziale» nel distretto sanitario 9 di Misilmeri. Orazio Rizzo è ginecologo presso il Consultorio dello stesso paese. Gli indagati sono difesi dagli avvocati Ninni Reina, Rosalba Di Gregorio, Raffaele Bonsignore, Salvatore Gentile Alletto, Mario Salina.
Secondo la ricostruzione dell'accusa i fatti avvennero tra i131 dicembre 2007 e il 19 novembre del 2008. La prova del falso, cioè della piena partecipazione all' attività
di assistenza alle partorienti, è stata ricostruita grazie agli incroci di alcuni dati: le testimonianze delle donne e dei parenti e i pagamenti effettuati dopo i parti in favore dei medici.
La difesa ha replicato sostenendo che quegli onorari erano legati più che altro a una serie di prestazioni sanitarie, erogate nel tempo e pagate cumulativamente. Le testimonianze delle pazienti. poi, sempre secondo i legali, varrebbero poco, perché le donne erano sedate, in tutto o in parte, o con la visuale coperta e non sarebbero state in grado di dire chi operò e chi no. Ora la parola va al giudice.

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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