Operazione
condotta dalla GdF di Bronte
la centralina manomessa
Come risparmiare sulla bolletta dell'Enel se lo chiedono in tanti, soprattutto se sono imprenditori che utilizzano la corrente elettrica per lavorare. C'era riuscito un macellaio di Randazzo, ma il suo metodo era illegale ed è finito in prigione. La Guardia di Finanza di Bronte, infatti, all'interno di una operazione disposta dal comando provinciale, servendosi dell'ausilio dei tecnici dell'Enel, hanno arrestato il titolare di una centralissima e rinomata macelleria della medievale cittadina, con l'accusa furto di energia elettrica.Secondo le indagini delle Fiamme gialle, sembrerebbe che, da anni il macellaio di 55 anni, alimentasse giorno e notte i locali del suo negozio, le insegne, la cella frigorifero, i banconi frigo e tutto il resto senza pagare un euro. Il titolare, infatti, aveva architettato un abile e soprattutto ingegnoso sistema che gli permetteva di prelevare dall'esterno la corrente elettrica, bypassando il contatore interno. Dai dati forniti dagli investigatori sembrerebbe che il macellaio abbia installato una scatola di derivazione con ben 4 morsetti in grado di deviare la corrente elettrica, per poi nascondere tutto con delle piastrelle da rivestimento.
Sfortunatamente per lui da tempo l'Enel effettua dei controlli particolarmente accurati sulla perdita di corrente e sulle sue cause. Così un giorno gli operai dell'Enel e la Guardia di Finanza sono arrivati nella macelleria ed hanno portato alla luce il sofisticato marchingegno. Il macellaio è stato arrestato per furto aggravato in flagranza di reato e, su disposizione della Procura della Repubblica di Catania, è stato trasportato nel carcere catanese di piazza Lanza a disposizione della magistratura.
P. Z.
25/02/2011
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