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I magistrati contabili nella deliberazione n. 20/2011 invitano l'amministrazione regionale al blocco delle assunzioni nella Sanità.
Nel 2011 più di 10 milioni € per la formazione ai fini della riconversione di questo personale.
PALERMO - "Sarehhe stato opportuno fìssare, in sede di disciplina del
rapporto convenzionale Regione-Seus, precise regole in ordine al modus dell'acquisizione dei beni strumentali, prevedendosi, dopo una prima fase di assestamento, l'obbligatorietà della procedura di evidenza pubblica nella scelta del contraente fornitore, nonché un 'ampia e suffragata attività preliminare di valutazione al fìne di individuare la soluzione(leasing, acquisto etc.)". Così la Corte dei Conti Sicilia, Sezione Controllo, presidente Rita Arrigoni, in una delle 12 pagme della deliberazione n. 20/2011 "Indagine sul funzionamento del Serizio 118 in Sicilia e analisi delle misure consequenziali adottate dall'amministrazione in esito alla deliberazione n. 2/2008".
l magistrati contabili non solo hanno individuato le criticità ma hanno anche suggerito i rimedi che invece si dovevano adottare. Rispetto alle ambulanze, infatti, la Corte nella precedente deliberazione del 2008 aveva già' indicato l'assoluta diseconomicità del noleggio a lungo termine. Eppure esso è stato mantenuto nel Piano industriale della Seus con lo stesso fornitore. C'è poi la questione del personale in esubero, 400 unità, visto che i lavoratori licenziati dalla Sise spa in mobilità ed assunti dalla Seus sarebbero complessivamente - scrive la stessa Corte - 3.319, di cui 3,097 autisti soccorritori, mentre ne basterebbero a regime 2.500. Di fatto nel passaggio Sise-Seus ci sono stati solo 65 licenziamenti e se era stato previsto dalla Regione, a pagina 8 del piano industriale, di trovare una soluzione nell'interesse reciproco entro 60 giorni a eventuali questiom con i lavoratori Sise, di fatto la Corte riferisce che non vi è nessuna notizia di un tale accordo.
Dunque la Corte nelle conclusioni sottolinea come "i principali pericoli per la fìnanza regionale si annidano nella possibile futura lievitazione dei costi in relazione al rischio di contenziosi in sede giurisdizionale (...) e nella mancanza di una puntuale disciplina del sistema dei costi convenzionale ispirata al principio della preventiva ed analitica determinazione degli stessi, per esempio attraverso la previsione di tetti massimi alla spesa".
Sul personale si sottolinea la necessità che "ogni nuovo programma di assunzione passi attraverso procedure selettive, ispirate ai principi di trasparenza e concorsualità, come peraltro previsto dallo stesso Statuto della Seus". Inoltre la ricollocazione del personale in esubero nelle aziende sanitarie deve avvenire "sulla base di una reale ed effettiva ricognizione dei carichi di lavoro e nel quadro di una più ampia programmazione della distribuzione del personale tra le varie articolazioni ed enti della Regione".
Per questo, secondo la Corte, l'Amministrazione regionale deve procedere al blocco delle assunzioni nei settori in cui si prevede di operare il riassorbimento del personale in esubero.
La Corte, a proposito di acquisizione di beni strumentali, è assolutamente esplicita nel fornire i suggerimenti sui metodi adeguati: "economicamente più conveniente sulla base di costi standard facilmente individuabili, attraverso, ad esempio, il ricorso a Consip". Manca, ad avviso dei magistrati contabili, nel piano industriale Seus, "un'opportuna specifica attenzione in ordine alle economie esterne che avrebbero potuto essere realizzate attraverso l'acquisizione dei beni strumentali a prezzi competitivi e di mercato". Su questa circostanza la Corte invita ad una sollecita riflessione, al fine di evitare il trascinarsi di situazioni di criticità.
A chiusura la Corte fornisce una precisa indicazione alla Regione: dotarsi di una struttUra operativa in grado di "raccogliere ed elaborare in tempo reale tutte le informazioni sulla gestione del servizio, e, nello specifico, sulla gestione delle risorse umani e strumentali". Una necessità prioritaria, senza di che non sarà possibile alcun tipo di controllo.
rapporto convenzionale Regione-Seus, precise regole in ordine al modus dell'acquisizione dei beni strumentali, prevedendosi, dopo una prima fase di assestamento, l'obbligatorietà della procedura di evidenza pubblica nella scelta del contraente fornitore, nonché un 'ampia e suffragata attività preliminare di valutazione al fìne di individuare la soluzione(leasing, acquisto etc.)". Così la Corte dei Conti Sicilia, Sezione Controllo, presidente Rita Arrigoni, in una delle 12 pagme della deliberazione n. 20/2011 "Indagine sul funzionamento del Serizio 118 in Sicilia e analisi delle misure consequenziali adottate dall'amministrazione in esito alla deliberazione n. 2/2008".
l magistrati contabili non solo hanno individuato le criticità ma hanno anche suggerito i rimedi che invece si dovevano adottare. Rispetto alle ambulanze, infatti, la Corte nella precedente deliberazione del 2008 aveva già' indicato l'assoluta diseconomicità del noleggio a lungo termine. Eppure esso è stato mantenuto nel Piano industriale della Seus con lo stesso fornitore. C'è poi la questione del personale in esubero, 400 unità, visto che i lavoratori licenziati dalla Sise spa in mobilità ed assunti dalla Seus sarebbero complessivamente - scrive la stessa Corte - 3.319, di cui 3,097 autisti soccorritori, mentre ne basterebbero a regime 2.500. Di fatto nel passaggio Sise-Seus ci sono stati solo 65 licenziamenti e se era stato previsto dalla Regione, a pagina 8 del piano industriale, di trovare una soluzione nell'interesse reciproco entro 60 giorni a eventuali questiom con i lavoratori Sise, di fatto la Corte riferisce che non vi è nessuna notizia di un tale accordo.
Dunque la Corte nelle conclusioni sottolinea come "i principali pericoli per la fìnanza regionale si annidano nella possibile futura lievitazione dei costi in relazione al rischio di contenziosi in sede giurisdizionale (...) e nella mancanza di una puntuale disciplina del sistema dei costi convenzionale ispirata al principio della preventiva ed analitica determinazione degli stessi, per esempio attraverso la previsione di tetti massimi alla spesa".
Sul personale si sottolinea la necessità che "ogni nuovo programma di assunzione passi attraverso procedure selettive, ispirate ai principi di trasparenza e concorsualità, come peraltro previsto dallo stesso Statuto della Seus". Inoltre la ricollocazione del personale in esubero nelle aziende sanitarie deve avvenire "sulla base di una reale ed effettiva ricognizione dei carichi di lavoro e nel quadro di una più ampia programmazione della distribuzione del personale tra le varie articolazioni ed enti della Regione".
Per questo, secondo la Corte, l'Amministrazione regionale deve procedere al blocco delle assunzioni nei settori in cui si prevede di operare il riassorbimento del personale in esubero.
La Corte, a proposito di acquisizione di beni strumentali, è assolutamente esplicita nel fornire i suggerimenti sui metodi adeguati: "economicamente più conveniente sulla base di costi standard facilmente individuabili, attraverso, ad esempio, il ricorso a Consip". Manca, ad avviso dei magistrati contabili, nel piano industriale Seus, "un'opportuna specifica attenzione in ordine alle economie esterne che avrebbero potuto essere realizzate attraverso l'acquisizione dei beni strumentali a prezzi competitivi e di mercato". Su questa circostanza la Corte invita ad una sollecita riflessione, al fine di evitare il trascinarsi di situazioni di criticità.
A chiusura la Corte fornisce una precisa indicazione alla Regione: dotarsi di una struttUra operativa in grado di "raccogliere ed elaborare in tempo reale tutte le informazioni sulla gestione del servizio, e, nello specifico, sulla gestione delle risorse umani e strumentali". Una necessità prioritaria, senza di che non sarà possibile alcun tipo di controllo.
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