il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

domenica 23 gennaio 2011

Sos per il 118

Centonove - 21.01.2011
Ed. del 21.01.2011 - pag. 17
M.S.

La società Sicilia e-Servizi non consegna il software da sette milioni di euro. E l'assessore firma un contratto aggiuntivo di tre.
PALERMO. In Emilia, se il medico del 118 vuole sapere in quale ospedale c'è un posto libero adatto alle condizioni del paziente che ha appena soccorso, gli basta dare in tempo reale uno sguardo allo schermo di un pc in dotazione. E così succede in quasi tutte le regioni italiane. In Sicilia, no. Il motivo? Il servizio di emergenza non è stato ancora informatizzato. Eppure a settembre del 2009, un anno e mezzo dopo che la Joint commission, l'ente di accreditamento internazionale, anche per questo bocciò il 118 siciliano, l'assessore alla Sanità, Massimo Russo, in carica dal giugno 2008, attraverso l'assessorato al Bilancio, aveva incaricato, senza gara ad evidenza pubblica, Sicilia E servizi Spa, la società mista partecipata dalla Regione, di fornire la scheda elettronica del paziente, il collegamento informatico tra la centrale operativa e mezzi di soccorso; il collegamento tra centrale operativa e gli ospedali siciliani e tra le quattro centrali operative de1118. Il costo? Sette milioni di euro, quattro milioni e ottocentomila dei quali verrano incassati dal socio privato E-servizi venture Spa, che si dovra occupare di realizzare il software e di farlo funzionare. «II doppio o il triplo di quanto è costato ad altre regioni che si sono rivolte al mercato», dice un funzionario dell'assessorato alla Sanità. «Sinora non ci hanno fomito nulla. I ritardi sono notevoli. E' stato lo stesso amministratore delegato della società, Giuseppe Sajeva, ad ammettere che sono arrivati al 5% del lavoro», sottolinea Dino Alagna, responsabile del settore Emergenza regionale. E così nulla di strano se alcune persone soccorse vengano portate d'urgenza nell'ospedale sbagliato: come accadde a Filippo Li Gambi, 23 anni, che il 22 agosto del 2009, vittima di un incidente stradale che gli aveva procurato un'emoragia vascolare, fu condotto dal 118 in un ospedale, quello di Mazzarino, dove la chirurgia non funzionana da tempo e dopo alcune ore, per il giovane fatali, nell'ospedale giusto. Beppe Bosco, amministratore delegato di E-sicilia venture, ribatte: «C'è un cronoprogramma che stiamo rispettando. Il progetto deve essere realizzato entro novembre del 2011. C'è ancora tempo. I costi li abbiamo proposti, la Regione li ha approvati».
LA CROCE TELEFONICA. "I ritardi" segnalati da Dino Alagna non hanno sconsigliato l'assessorato alla Sanità di firmare con la stessa società partecipata un contratto integrativo che prevede la realizzazione di tutto quanto necessario a dotare le centrali operative di un sistema telefonico adatto per l'emergenza. E già, perchè il 118 siciliano, per cui la Regione spende 200 milioni di euro all'anno, non dispone, ad esempio, del servizio di visualizzazione del numero chiamante, di quel servizio che a qualunque cittadino privato serve per capire da quale utenza telefonica è arrivata la telefonata a lui diretta. E che per il118 in alcuni casi è determinante a salvare vite umane. Il costo del contratto aggiuntivo? Tre milioni di euro. «E' più che altro di un contratto di fomitura di apparecchiature. A E servizi venture, toccherà poco. La società per procurarsele si rivolgerà alla Consip, la società a cui gli enti pubblici si devono ricorrere per acquistare di beni o servizi, o al mercato», spiega Beppe Bosco.

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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