il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

mercoledì 5 gennaio 2011

Prestazioni ambulatoriali entro tariffario la Sicilia è più virtuosa del Piemonte

Quotidiano di Sicilia - 04.01.2011
Ed. del 04.01.2011 - pag. 6
Liliana Rosano

Indagine "Il prezzo della salute" di Altroconsumo su esami diagnostici, visite specialistiche e terapie nelle varie Regioni.
Il Servizio sanitario nazionale versa una tariffa massima, il resto a carico della Regione cioè degli abitanti.
PALERMO - Il federalismo fiscale inizia dalla sanità. Nella giungla delle tariffe per esami diagnostici, visite specialistiche, terapie, i prezzi variano di regione in regione, con un Sud non sempre maglia nera. Almeno questa volta. E la Sicilia, nel borsino delle tariffe, offre "prezzi popolari" classificandosi tra le poche regioni (insieme alla Marche che a volte supera la Sicilia in prezzi democratici) che adottano le tariffe minime pesando meno sul costo a carico dei cittadini.
Il quadro di questa sorta di federalismo sanitario è stato messo nero su bianco da un'indagine di Altroconsumo ("Il prezzo della salute") che passando al setaccio i tariffari 2009 delle varie regioni ha scoperto come in Italia i pazienti non sono tutti uguali: al di là delle differenze qualitative dei servizi offerti, vi sono anche notevoli varietà nelle tariffe che sono chiamati a versare.
Oggetto dell'indagine, sono state le 31 prestazioni ambulatoriali più richieste divise fra visite specialistiche, esami di laboratorio e diagnostici. Il risultato si presta a paragoni che destano qualche sorpresa: i principali esami di laboratorio in Puglia costano in media il 56 per cento in più rispetto all'Emilia Romagna, le visite specialistiche in Piemonte sono più care dell'82 per cento rispetto all'Umbria.
Se la salute non è uguale per tutti il motivo è da ricondursi appunto al federalismo sanitario, che attraverso il "nomenclatore tariffario" - attribuisce alle singole regioni la possibilità di fissare i livelli di prezzo cui le strutture devono attenersi. Per ciascuna analisi prevista da quell'elenco, il ServIzio sanitario nazionale versa una "tariffa massima", sforare quella quota vuoI dire far pesare il maggior costo sui bilanci pubblici e quindi sui cittadini. Non solo: dal 2002, grazie ai Lea (i livelli di assistenza minima) le prestazioni riconosciute dal Servizio sanitario sono diminuite. Ma le regioni che vogliono farlo possono aumentare i servizi offerti coprendo i maggidri costi con risorse proprie. Cosi scopriamo che la Sicilia è una regione virtuosa adottando spesso per esami e visite specialistiche le tariffe minime stàbilite dal nomenclatore. Qualche esempio? Se una radiografia al ginocchio e alla gamba costa in media in Italia 22.63 euro, con la tariffa massima in Piemonte di 31.3 euro, la Sicilia ha stabilito il prezzo minimo di 21.17 euro.
Stessa cosa per altre visite ed esami specialistici come l'elettrocardiogramma e la visita ginecologica. Nel primo caso, mentre la media italiana delle regioni per il costo di questo esame è pari a 12.03 euro, la Sicilia sèende sotto la media con un prezzo dii 1.62 euro. Ancora una volta è il Nord ad avere il prezzo più alto, Friuli Venezia Giulia in testa con 15 euro. Se le donne siciliane pagheranno 20.66 euro per la visita ginecologica offerta dal servizIO pubblico, le colleghe piemontesi dovranno sborsare ben 30 euro, visto che la Regione ha adottato la tariffa massima. Anche il semplice prelievo del sangue ha costi diversi. Questa volta è il Lazio ad adeguarsi alla tariffa minima stabilita dal nomenclatore con un costo di soli 52 centesimi, mentre la stessa analisi eseguita in un laboratorio delle Marche viene pagata dal paziente 6 euro e 20 centesimi e 2.52 in Sicilia, che adotta il prezzo sotto la media italiana (2.84 euro).
Differenze anche nella visita generale spesso richiesta dai cittadini. In questo caso il tariffario minimo è di 16,5 euro e quello massimo di 30 euro. La regione più cara è ancora una volta il PIemonte (30 euro) seguito dal Friuli Venezia Giulia (29) mentre appena poco lontano la provincia autonoma di Bolzano fa pagare 18 euro. Per questa prestazione, gran parte delle regioni meridionali, Sicilia inclusa, hanno stabilito il prezzo al di otto della media di 20.66 euro. E allora eccolo il federalismo tanto osannato dalla Lega che nasconde però degli effetti che pesano sui cittadini che in questo caso si traducono in vere e proprie diseguaglianze.

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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