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La Cisl: «Paradossale che si attacchi l'unico settore in regola nell'Isola». L'Mpa: «Informazione mistificata».
PALERMO - Il Tg1 non ci sta e contrattacca: «Il servizio sulla sanità in Sicilia ha riportati numeri forniti dalla commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori sanitari e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali», a precisarlo è la direzione della testata, in replica alle critiche dell'assessore regionale per la salute Massimo Russo. «Sugli sprechi della Regione siciliana - afferma in una nota la direzione del Tgl - esiste ormai una consolidata pubblicistica.
Compito del servizio pubblico è anche quello di evidenziare criticità nella gestione degli enti amministrativi territoriali. I numeri sulla malasanità sono stati forniti dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori sanitari e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali. Inoltre, il dato secondo cui l'amministrazione siciliana abbia, a fronte di prestazioni meno efficienti, più addetti di altre regioni come la Lombardia e l'Emilia Romagna -conclude la direzione del Tg1 - costituisce una verità contenuta in decine di atti statistici ufficiali».
Ma dalla Sicilia arrivano reazioni di segno opposto. Per la Cisl «è paradossale che l'unico settore con le carte in regola sia finito nel mirino di polemiche tanto sterili quanto strumentali e politicamente orientate. L'assessore Russo - dicono - Maurizio Bernava e Angelo Fullone, segretario generale e numero uno regionale della Fp - vada avanti nella riorganizzazione del settore». La Uil, invece, chiede di «procedere alle assunzioni nei settori della sanità secondo le piante organiche concordate con i sindacati», dice Claudio Barone. Per Antonello Cracolici del Pd: "Si vuole dimostrare in Sicilia che nulla può e deve cambiare. I berlusconiani non si rassegnano a perdere la Sicilia e hanno messo in moto la macchina di guerra dell'informazione con il prode scodinzolini cercando di capovolgere la realtà delle cose».
Per Beppe Lumia: «È innegabile il processo di risanamento avviato dall'assessore Russo. Un cammino difficile e irto di ostacoli», Infine, Nicola D'Agostino delI'Mpa dice che «tutti i siciliani dovrebbero avere la capacità di indignarsi davanti a tali mistificazione dell'informazione: sembrano tornati i tempi dei calzini azzurri».
Compito del servizio pubblico è anche quello di evidenziare criticità nella gestione degli enti amministrativi territoriali. I numeri sulla malasanità sono stati forniti dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori sanitari e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali. Inoltre, il dato secondo cui l'amministrazione siciliana abbia, a fronte di prestazioni meno efficienti, più addetti di altre regioni come la Lombardia e l'Emilia Romagna -conclude la direzione del Tg1 - costituisce una verità contenuta in decine di atti statistici ufficiali».
Ma dalla Sicilia arrivano reazioni di segno opposto. Per la Cisl «è paradossale che l'unico settore con le carte in regola sia finito nel mirino di polemiche tanto sterili quanto strumentali e politicamente orientate. L'assessore Russo - dicono - Maurizio Bernava e Angelo Fullone, segretario generale e numero uno regionale della Fp - vada avanti nella riorganizzazione del settore». La Uil, invece, chiede di «procedere alle assunzioni nei settori della sanità secondo le piante organiche concordate con i sindacati», dice Claudio Barone. Per Antonello Cracolici del Pd: "Si vuole dimostrare in Sicilia che nulla può e deve cambiare. I berlusconiani non si rassegnano a perdere la Sicilia e hanno messo in moto la macchina di guerra dell'informazione con il prode scodinzolini cercando di capovolgere la realtà delle cose».
Per Beppe Lumia: «È innegabile il processo di risanamento avviato dall'assessore Russo. Un cammino difficile e irto di ostacoli», Infine, Nicola D'Agostino delI'Mpa dice che «tutti i siciliani dovrebbero avere la capacità di indignarsi davanti a tali mistificazione dell'informazione: sembrano tornati i tempi dei calzini azzurri».
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