il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

lunedì 6 dicembre 2010

Spese irragionevoli per il 118. A giudizio Cuffaro e altri 16

La Sicilia - 06.12.2010
Ed. del 05.12.2010 - pag. 2
Antonio Di Giovanni

In dirittura d'arrivo l'inchiesta dei giudici contabili sulla Giunta regionale e la commissione Sanità dell'Ars che tra il 2005 e il 2006 «arruolarono» 1.200 addetti in più, aumentando il numero delle ambulanze da 158 a 256. Prima udienza il prossimo 12 a
Palermo. L'inchiesta della Procura contabile sugli sprechi del 118 è al traguardo. Davanti ai giudici della Sezione giurisdizionale, il 12 aprile del prossimo anno, dovranno presentarsi diciassette politici regionali chiamati a risarcire 37 milioni di euro. Sono ritenuti tutti ugualmente responsabili della «volontà gestionale di potenziare irragionevolmente e senza alcuna giustificazione funzionale il Sues 118 con un mero incremento di mezzi e soccorritori per finalità occupazionali ed extrafunzionali, con uno spregiudicato aumento dei costi del personale (di cui si diminuiva il monte ore settimanale per aumentarne il fabbisogno e, quindi, il numero dei soggetti da assumere - 1.200 in più tra barellieri e autisti, ndr -), e in contrasto con le linee guida che indicavano la prioritaria medicalizzazione delle 157 ambulanze già operative».
Per il presunto danno erariale il vice procuratore regionale della Corte dei conti Gianluca Albo ha citato in giudizio i componenti della VI commissione legislativa dell'Ars che decisero di allargare il parco ambulanze siciliano, determinando un «ingiustificato» aumento dei costi del 118. Si tratta di Santi Formica, Nino Dina, Giuseppe Basile, David Costa, Giuseppe Arcidiacono, Giancarlo Confalone, Angelo Moschetto. Con loro andranno a giudizio i componenti della seconda giunta Cuffaro, che diede il via libera definitivo all'incremento dei mezzi di soccorso facendo «lievitare» il numero delle ambulanze da 158 a 256 fra il 2005 e il 2006, in piena campagna elettorale per le Regionali.
Oltre all'ex Governatore Totò Cuffaro, sul banco degli imputati saliranno l'ex assessore alla Sanità Giovanni Pistorio e i suoi colleghi Innocenzo Leontini, Carmelo Lo Monte, Antonio D'Aquino, Francesco Scoma, Francesco Cascio, Fabio Granata, Michele Cimino, Mario Parlavecchio.
L'unica archiviazione è stata disposta nei confronti di Salvatore Cintola, deceduto il 30 luglio scorso. «In sostanza - sostiene la Procura contabile -, ricostruendo le manifestazioni di volontà degli organi deliberanti si constata un recepimento acritico e a catena di una volontà politica al potenziamento del servizio 118, ma del tutto svincolata sia dalle linee guida, sia, comunque, da una istruttoria tecnica idonea a sorreggere, con una documentata esigenza di potenziamento, la relativa volontà politica».
La vicenda risale all'autunno di cinque anni fa. La giunta, il 20 settembre del 2005, deliberò di potenziare il servizio di emergenza urgenza. Il 4 ottobre successivo l'allora assessore alla Sanità Giovanni Pistorio - basandosi anche sull'esito di una precedente conferenza di servizi - firmò un atto aggiuntivo alla vecchia convenzione fra Regione e Croce rossa che dotava il servizio di 64 nuove ambulanze. Nello stesso atto veniva portato da 10 a 12 il numero dei soccorritori da destinare a ogni ambulanza. E questo perché, nel frattempo, le ore settimanali per addetto erano state ridotte da 36 a 30. Tutto ciò poteva consentire all'assessorato di assumere il personale che aveva superato il corso Ciapi e il concorso Sise.
Ma le maglie si allargarono ancora, di lì a qualche giorno. Perché l'atto aggiuntivo firmato da Pistorio finì all'esame della commissione Sanità dell'Ars. E lì, nella seduta del 19 ottobre, nell'esprimere parere positivo al provvedimento, sette deputati votarono anche due emendamenti che incrementavano il parco mezzi con ulteriori 49 ambulanze. Bisognava pensare pure, la motivazione ufficiale, ai precari che non avevano superato il corso Ciapi e il concorso Sise, ma che erano stati impegnati come lavoratori interinali dalla stessa Sise. Il diessino Antonello Cracolici votò contro mentre l'esponente della Margherita Giovanni Manzullo si astenne.
L'iter si chiuse con una delibera che determinò costi aggiuntivi per 43 milioni di euro annui. Ma quando i magistrati contabili avviarono le indagini sul 118, l'Ars si rifiutò di fornire le generalità dei membri della commissione Sanità e i verbali della seduta finita nel mirino del Pm Gianluca Albo. Ne nacque un ricorso alla Consulta da parte dell'Assemblea, che opponeva l'insindacabilità degli atti del Parlamento regionale. L'estate scorsa, però, la Corte costituzionale ha stabilito che «l'Ars, non diversamente dai consigli regionali, soggiace in alcuni casi al potere di indagine della Corte dei conti» e la Guardia di finanza acquisì i documenti necessari sbloccando il procedimento di responsabilità amministrativa che andrà a giudizio ad aprile.

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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