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Il 118 oggi. E' la Seus la società che ha preso il posto della Sise (in liquidazione).
Il personale scenderà dagli attuali 3.054 operatori a 2.500.
PALERMO - La Sise Spa, acronimo di Siciliana servizi emergenza, che ha gestito fino a qualche mese fa il «118» nell'Isola, ormai fa parte del passato.
La Sise, infatti, società in house della Croce Rossa Italiana, è attualmente in liquidazione e il relativo collegio è presieduto da Alessandro Ridolfi.
Dalle sue ceneri è sorta la Seus Scpa (Sicilia emergenza-urgenza sanitaria): è la società consortile per azioni a capitale interamente pubblico - in maggioranza dalla Regione siciliana (circa 52 per cento) e per il resto dalle 17 aziende sanitarie siciliane (Asp ed ospedali) in parti uguali. Costituita il 22 dicembre dell'anno scorso, si occupa in prevalenza della gestione del servizio di emergenza-urgenza 118 in tutto il territorio siciliano. Nei suoi ambiti operativi rientrano anche altre attività: trasporti intra ed inter-ospedalieri, emodializzati, sangue, organi, rete dell'infarto miocardio acuto e maxi-emergenze.
La società non persegue finalità di lucro e svolge la propria attività esclusivamente in favore della Regione Siciliana e delle aziende del servizio sanitario regionale quale strumento operativo attraverso il quale i soci organizzano e gestiscono il servizio di trasporto per l'emergenza-urgenza «118» per l'intero territorio regionale, nonchè tutti i servizi inerenti l'emergenza-urgenza.
I lavoratori sono rimasti gli stessi della Sise, ma con l'impiego a tempo pieno (e non più part-time), la Seus risparmierà oltre 15 milioni di euro all'anno. Si tratta della somma che la vecchia società, la Sise, spendeva per pagare gli straordinari ai dipendenti.
Il servizio di emergenza-urgenza a regime costerà 103 milioni e 749 mila euro all'anno. Il piano industriale 2010-2013 è stato articolato in quattro fasi: la prima da luglio a dicembre del 2010, poi due annuali per il 2011 e il 2012, infine l'ultima nel primo semestre 2013.
Data, quest'ultima, in cui il servizio dovrebbe attestarsi a quota 103 milioni e 749 mila euro (prima, con la gestione Sise, costava quasi 100 milioni di euro all'anno). Mentre prima, però, i 3.054 autisti-soccorritori erano impiegati part-time, adesso hanno un contratto a tempo pieno di 36 ore settimanali. Tutto ciò consentirà di evitare il ricorso allo straordinario che aveva generato un contenzioso con la Regione (poi sanato con atto transattivo) di circa 50 milioni di euro.
Inoltre, il fabbisogno del personale autista-soccorritore per il 118 a regime scenderà dagli attuali 3.054 dipendenti a circa 2.500, perché, così come è stato illustrato nei mesi scorsi quando il servizio venne presentato, oltre 400 addetti seguiranno progressivamente un corso di formazione e aggiornamento professionale e saranno riqualificati in operatori socio-sanitario, per essere impiegati al di fuori della Seus ma sempre nell'ambito del sistema sanitario regionale. Vale a dire nelle 9 Asp dell'Isola.
Per quanto riguarda la dotazione dei mezzi, la Sues potrà contare sullo stesso numero di elicotteri (4 per tutta la regione) e ambulanze della Sise (256), ma rispetto a prima aumenterà, via via, il numero di autolettighe con medico a bordo.
La Seus Scpa ha un consiglio di gestione tutto nuovo rispetto alla precedente società ed è presieduto da Gaetano Bonfiglio (componenti Michele Battaglia e Salvatore Geraci) e un consiglio di sorveglianza (presidente Dario Allegra, componente Maurizio Guizzardi). Direttore generale è Giorgio Maria Vinciguerra che è subentrato al prof. Marco Romano che ha svolto il ruolo di battistrada.
Come dicevamo, quello che sorprende, più di tutti, è il fatto che la Seus può contare su un vero e proprio esercito: 3.054 autisti-soccorritori, 188 impiegati amministrativi, 256 ambulanze dislocate in tutte le province della Regione, 12 auto-mediche (11 delle quali attive nell'arco di 12 ore).
Sono così ripartite nell'Isola: 64 a Palermo, 42 a Catania, 41 a Messina, 25 a Trapani, 18 ad Agrigento, 18 a Siracusa, 16 a Ragusa, 16 a Caltanissetta, 16 ad Enna.
Nei suoi ambiti operativi rientrano anche altre attività, nelle quali sono utilizzati 149 unità: trasporti intra ed inter-ospedalieri, emodializzati, sangue, organi, rete dell'infarto miocardio acuto e maxi-emergenze.
Gli impiegati amministrativi, invece, sono 188. Rispetto alla precedente gestione, però, sono diminuite le posizioni apicali. In parole povere coloro i quali occupavano cariche dirigenziali. Il tutto per un risparmio, su questa voce di spesa, di oltre un milione di euro all'anno.
Nel corso della presentazione della Seus, il governatore Raffaele Lombardo ebbe a sottolineare: «La cosa più importante è che non si è perso un solo posto di lavoro e il personale è stato portato al massimo delle ore. Abbiamo, dunque, salvaguardato un patrimonio costituito da lavoratori. A questo personale voglio dire grazie di cuore: senza il grande senso di responsabilità dimostrato in questa vicenda sarebbe stato molto difficile trovare la "quadratura del cerchio". Ora i lavoratori della nuova società sanno di poter contare su un contratto a tempo pieno, su un'opportuna formazione e su una struttura che darà maggiori garanzie rispetto al passato e che farà funzionare meglio il servizio. Una gestione razionale a vantaggio dei lavoratori, ma soprattutto dei cittadini».
Per il presidente della Seus, Gaetano Bonfiglio «sono state poste le basi per un servizio di emergenza-urgenza efficiente e tempestivo».
Mentre l'assessore per la Salute, Massimo Russo: «L'obiettivo è migliorare, in termini qualitativi, la rete del sistema. Ridurremo l'operatività del personale sovradimensionato rispetto alle reali necessità, attraverso una diversificazione delle attività».
Una cosa è certa, così come sottolineano dalla Seus: il piano industriale prevede la razionalizzazione della spesa e l'incremento della produttività. Tutto ciò permetterà all'azienda di avere nuove fonti di ricavo.
Il NUOVO 118
Forma di gestione: Seus scpa
AUTISTI-SOCCORRITORI
3.054
impiegati amministrativi:
188
ELICOTTERI
4
AMBULANZE
256
auto-mediche: 12 (11 delle quali attive nell'arco di 12 ore). Stesso numero rispetto alla gestione Sise, con la novità che aumenteranno quelle con il medico a bordo.
COSÌ RIPARTITE
Palermo: 64
Catania: 42
Messina: 41
Trapani: 25
Agrigento: 18
Siracusa: 18
Ragusa: 16
Caltanissetta: 16
Enna: 16
COSTI COMPLESSIVI
103.749.000 euro l'anno
La Sise, infatti, società in house della Croce Rossa Italiana, è attualmente in liquidazione e il relativo collegio è presieduto da Alessandro Ridolfi.
Dalle sue ceneri è sorta la Seus Scpa (Sicilia emergenza-urgenza sanitaria): è la società consortile per azioni a capitale interamente pubblico - in maggioranza dalla Regione siciliana (circa 52 per cento) e per il resto dalle 17 aziende sanitarie siciliane (Asp ed ospedali) in parti uguali. Costituita il 22 dicembre dell'anno scorso, si occupa in prevalenza della gestione del servizio di emergenza-urgenza 118 in tutto il territorio siciliano. Nei suoi ambiti operativi rientrano anche altre attività: trasporti intra ed inter-ospedalieri, emodializzati, sangue, organi, rete dell'infarto miocardio acuto e maxi-emergenze.
La società non persegue finalità di lucro e svolge la propria attività esclusivamente in favore della Regione Siciliana e delle aziende del servizio sanitario regionale quale strumento operativo attraverso il quale i soci organizzano e gestiscono il servizio di trasporto per l'emergenza-urgenza «118» per l'intero territorio regionale, nonchè tutti i servizi inerenti l'emergenza-urgenza.
I lavoratori sono rimasti gli stessi della Sise, ma con l'impiego a tempo pieno (e non più part-time), la Seus risparmierà oltre 15 milioni di euro all'anno. Si tratta della somma che la vecchia società, la Sise, spendeva per pagare gli straordinari ai dipendenti.
Il servizio di emergenza-urgenza a regime costerà 103 milioni e 749 mila euro all'anno. Il piano industriale 2010-2013 è stato articolato in quattro fasi: la prima da luglio a dicembre del 2010, poi due annuali per il 2011 e il 2012, infine l'ultima nel primo semestre 2013.
Data, quest'ultima, in cui il servizio dovrebbe attestarsi a quota 103 milioni e 749 mila euro (prima, con la gestione Sise, costava quasi 100 milioni di euro all'anno). Mentre prima, però, i 3.054 autisti-soccorritori erano impiegati part-time, adesso hanno un contratto a tempo pieno di 36 ore settimanali. Tutto ciò consentirà di evitare il ricorso allo straordinario che aveva generato un contenzioso con la Regione (poi sanato con atto transattivo) di circa 50 milioni di euro.
Inoltre, il fabbisogno del personale autista-soccorritore per il 118 a regime scenderà dagli attuali 3.054 dipendenti a circa 2.500, perché, così come è stato illustrato nei mesi scorsi quando il servizio venne presentato, oltre 400 addetti seguiranno progressivamente un corso di formazione e aggiornamento professionale e saranno riqualificati in operatori socio-sanitario, per essere impiegati al di fuori della Seus ma sempre nell'ambito del sistema sanitario regionale. Vale a dire nelle 9 Asp dell'Isola.
Per quanto riguarda la dotazione dei mezzi, la Sues potrà contare sullo stesso numero di elicotteri (4 per tutta la regione) e ambulanze della Sise (256), ma rispetto a prima aumenterà, via via, il numero di autolettighe con medico a bordo.
La Seus Scpa ha un consiglio di gestione tutto nuovo rispetto alla precedente società ed è presieduto da Gaetano Bonfiglio (componenti Michele Battaglia e Salvatore Geraci) e un consiglio di sorveglianza (presidente Dario Allegra, componente Maurizio Guizzardi). Direttore generale è Giorgio Maria Vinciguerra che è subentrato al prof. Marco Romano che ha svolto il ruolo di battistrada.
Come dicevamo, quello che sorprende, più di tutti, è il fatto che la Seus può contare su un vero e proprio esercito: 3.054 autisti-soccorritori, 188 impiegati amministrativi, 256 ambulanze dislocate in tutte le province della Regione, 12 auto-mediche (11 delle quali attive nell'arco di 12 ore).
Sono così ripartite nell'Isola: 64 a Palermo, 42 a Catania, 41 a Messina, 25 a Trapani, 18 ad Agrigento, 18 a Siracusa, 16 a Ragusa, 16 a Caltanissetta, 16 ad Enna.
Nei suoi ambiti operativi rientrano anche altre attività, nelle quali sono utilizzati 149 unità: trasporti intra ed inter-ospedalieri, emodializzati, sangue, organi, rete dell'infarto miocardio acuto e maxi-emergenze.
Gli impiegati amministrativi, invece, sono 188. Rispetto alla precedente gestione, però, sono diminuite le posizioni apicali. In parole povere coloro i quali occupavano cariche dirigenziali. Il tutto per un risparmio, su questa voce di spesa, di oltre un milione di euro all'anno.
Nel corso della presentazione della Seus, il governatore Raffaele Lombardo ebbe a sottolineare: «La cosa più importante è che non si è perso un solo posto di lavoro e il personale è stato portato al massimo delle ore. Abbiamo, dunque, salvaguardato un patrimonio costituito da lavoratori. A questo personale voglio dire grazie di cuore: senza il grande senso di responsabilità dimostrato in questa vicenda sarebbe stato molto difficile trovare la "quadratura del cerchio". Ora i lavoratori della nuova società sanno di poter contare su un contratto a tempo pieno, su un'opportuna formazione e su una struttura che darà maggiori garanzie rispetto al passato e che farà funzionare meglio il servizio. Una gestione razionale a vantaggio dei lavoratori, ma soprattutto dei cittadini».
Per il presidente della Seus, Gaetano Bonfiglio «sono state poste le basi per un servizio di emergenza-urgenza efficiente e tempestivo».
Mentre l'assessore per la Salute, Massimo Russo: «L'obiettivo è migliorare, in termini qualitativi, la rete del sistema. Ridurremo l'operatività del personale sovradimensionato rispetto alle reali necessità, attraverso una diversificazione delle attività».
Una cosa è certa, così come sottolineano dalla Seus: il piano industriale prevede la razionalizzazione della spesa e l'incremento della produttività. Tutto ciò permetterà all'azienda di avere nuove fonti di ricavo.
Il NUOVO 118
Forma di gestione: Seus scpa
AUTISTI-SOCCORRITORI
3.054
impiegati amministrativi:
188
ELICOTTERI
4
AMBULANZE
256
auto-mediche: 12 (11 delle quali attive nell'arco di 12 ore). Stesso numero rispetto alla gestione Sise, con la novità che aumenteranno quelle con il medico a bordo.
COSÌ RIPARTITE
Palermo: 64
Catania: 42
Messina: 41
Trapani: 25
Agrigento: 18
Siracusa: 18
Ragusa: 16
Caltanissetta: 16
Enna: 16
COSTI COMPLESSIVI
103.749.000 euro l'anno
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