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Svolte. L'assessore Russo dà 245 giorni di tempo alle strutture pubbliche per adeguarsi alla legge. Fino ad ora la verifica aveva salvato gli ospedali.
PALERMO. Duecentoquaranta giorni ancora per adeguare tutte le strutture sanitarie pubbliche della regione agli standard di qualità previsti da una legge nazionale del 1999, attuata in Sicilia da un decreto del 2002. Lo prevede un decreto pubblicato alla vigilia di Natale sulla Gazzetta ufficiale, che reca la firma dell'assessore Massimo Russo. Lex magistrato ha stabilito che "entro il 25 agosto del 2011, dovranno essere completate, a cura degli appositi organismi istituiti nell'ambito delle varie aziende sanitarie, le verifiche delle strUtture sanitarie pubbliche volte all'accreditamento". Se gli ospedali, gli ambulatori e tutti i centri pubblici non verrano accreditati verrà disposta la sospensione dell'attività sanitaria.
L'ACCREDITAMENTO. Si chiama accreditamento: è, in parole povere, il possesso obbligatorio da parte di tutte le strutture sanitarie degli standard organizzativi strutturali e tecnologici, garanzia della qualità delle prestazioni sanitarie erogate e, quindi, della riduzione al minimo dei casi di malasanità. Il decreto regionale 890 del 2002 stabiliva che tutte le strutture sanitarie pubbliche e private avrebbero dovuto possedere i requisiti dettagliatamente specificati entro il 29 giugno del 2007. Nei 5 anni gli operatori privati convenzionati, chi più chi meno, si sono sobbarcati investimenti per adeguare le loro strutture, che sono state tutte controllati, anche oltre la data ultima del 29 giugno 2007 e, salvi alcuni casi, tutte accreditate. La verifìca del possesso degli standard, in deroga alla legge, è invece stato più volte rinviato per gli ospedali pubblici. Non a caso le ispezioni dei Nas dei carabinieri condotte anche di recente in diversi nosocomi siciliani si sono spesso concluse con dure contestazioni di inadeguatezze ai vertici delle aziende sanitarie.
L'ACCREDITAMENTO. Si chiama accreditamento: è, in parole povere, il possesso obbligatorio da parte di tutte le strutture sanitarie degli standard organizzativi strutturali e tecnologici, garanzia della qualità delle prestazioni sanitarie erogate e, quindi, della riduzione al minimo dei casi di malasanità. Il decreto regionale 890 del 2002 stabiliva che tutte le strutture sanitarie pubbliche e private avrebbero dovuto possedere i requisiti dettagliatamente specificati entro il 29 giugno del 2007. Nei 5 anni gli operatori privati convenzionati, chi più chi meno, si sono sobbarcati investimenti per adeguare le loro strutture, che sono state tutte controllati, anche oltre la data ultima del 29 giugno 2007 e, salvi alcuni casi, tutte accreditate. La verifìca del possesso degli standard, in deroga alla legge, è invece stato più volte rinviato per gli ospedali pubblici. Non a caso le ispezioni dei Nas dei carabinieri condotte anche di recente in diversi nosocomi siciliani si sono spesso concluse con dure contestazioni di inadeguatezze ai vertici delle aziende sanitarie.
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