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Aggiornamento. Più di 400 addetti saranno riqualificati per essere impiegati nel sistema sanitario.
Palermo. L'assessore per la Salute, Massimo Russo, d'intesa con i rappresentanti di tutte le sigle sindacali della dirigenza medica e del comparto, ha fissato i criteri generali che le aziende sanitarie dovranno seguire per procedere alle nuove assunzioni degli operatori sanitari. Le disposizioni sono contenute in due diverse direttive, una che riguarda la dirigenza medica e un'altra che riguarda il comparto. Le assunzioni, che secondo una prima stima dovrebbero essere tra le 3mila e le 4mila unità, diventeranno operative dopo la definitiva approvazione delle nuove piante organiche. L'intesa sulle assunzioni prevede che, per la copertura dei posti che risulteranno dal fabbisogno, saranno le singole Asp - d'intesa con le forze sindacali - a stabilire quale percentuale dovrà essere destinata alla mobilità e quale al concorso pubblico, tenendo conto di una serie di parametri. Entro il prossimo 20 dicembre 2010 le 9 Asp dovranno emanare apposito avviso pubblico di mobilità volontaria regionale ed extraregionale sia per la copertura di quella percentuale di posti stabilita in sede di trattativa locale che la contestuale indizione di un concorso pubblico per i restanti posti disponibili. Fino ad oggi sono già state approvate le piante organiche dell'Asp di Enna e delle aziende «Garibaldi» e «Cannizzaro» di Catania. Altre taglieranno il traguardo la prossima settimana. Nel frattempo il vicepresidente della Commissione Sanità dell'Ars, Marco Falcone ha evidenziato: «Ritengo quantomeno opportuno, e di garbo istituzionale, che l'assessore Russo riferisca in Commissione il piano, o il presunto piano, di prossime assunzioni di personale medico e paramedico. Penso sia giunto il momento che il presidente Laccoto non accolga supinamente questa proclamata iniziativa governativa in un settore, quale quello della sanità, su cui tutti abbiamo detto che bisogna fare sacrifici ed in cui tutti siamo stati impegnati in un'impopolare, ma necessaria, azione di riforma».
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