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Occhiali "da vicino" addio, presbiopia si risolve con il laser
Milano, 14 ott. (Adnkronos Salute) - Nella ricerca dell'eterna giovinezza ci si muove tra lifting, diete, mastoplastica e spesso si dimenticano gli occhi. Invece è possibile dire addio alla presbiopia che incombe dopo i 45, con pochi minuti di intervento senza dolore in ambulatorio. La tecnica chirurgica che promette di mandare in soffitta gli occhiali da vicino si chiama ‘Monovisione’: un occhio viene corretto per la visione da lontano e l’altro per quella da vicino. E’ il cervello poi a decidere istantaneamente quale occhio utilizzare, in base alle necessità. «La presbiopia non è una malattia – spiega Aldo Fronterrè, oculista di Milano e Pavia, specialista in Chirurgia Corneale - ma la naturale evoluzione del cristallino, che con il tempo aumenta di diametro e diviene meno elastico. Ciò comporta la difficoltà di modificare automaticamente la propria forma, per mettere a fuoco gli oggetti posti a diverse distanze. Il risultato - prosegue Fronterrè - lo conosciamo tutti: difficoltà nel mettere una firma, leggere le lancette dell’orologio o un giornale, il tutto accompagnato spesso da disturbi come l’affaticamento visivo, mal di testa o arrossamento degli occhi. La maggior parte delle persone allora inforca gli occhi da lettura o lenti mutifocali».
La chirurgia con laser a eccimeri sfrutta invece le qualità degli occhi: in condizioni normali lavorano insieme, determinando la visione binoculare. Tuttavia esiste un occhio 'dominante' che il cervello tende a favorire, per vedere in maniera più nitida. Con la tecnica della ‘Monovisione’ si interviene proprio su questa differenza. «Il primo passo è sottoporre la persona a un protocollo di esami non invasivi, per studiare la forma e le capacità degli occhi e capire qual è il "dominante" spiega lo specialista, che con questa tecnica ha realizzato oltre cento interventi - poi con gli occhiali si stabilisce la migliore combinazione per la visione lontano/vicino e si passa alle lenti a contatto. La persona deve portarle un giorno e svolgere le normali attività, per capire se è il caso di intervenire o meno. Eventualmente si modifica la lente». Si tratta di lenti a contatto speciali, realizzate sul tipo di occhio e di curvatura personale, che simula la situazione di post-intervento. Solo a questo punto c’è il ricorso al laser. «L'intervento è reversibile e quindi siamo davanti a una tecnica sicura - puntualizza Fronterrè - Con la lente si simula la situazione reale di quella persona specifica e non ci si basa solo su dati teorici. La chirurgia dura pochi minuti, senza alcun dolore, grazie a un collirio anestetico. In seguito gli occhi non vengono bendati ma è applicata una lente a contatto morbida, che sarà tolta dopo cinque giorni. Il costo? Come una borsa firmata», conclude.
La chirurgia con laser a eccimeri sfrutta invece le qualità degli occhi: in condizioni normali lavorano insieme, determinando la visione binoculare. Tuttavia esiste un occhio 'dominante' che il cervello tende a favorire, per vedere in maniera più nitida. Con la tecnica della ‘Monovisione’ si interviene proprio su questa differenza. «Il primo passo è sottoporre la persona a un protocollo di esami non invasivi, per studiare la forma e le capacità degli occhi e capire qual è il "dominante" spiega lo specialista, che con questa tecnica ha realizzato oltre cento interventi - poi con gli occhiali si stabilisce la migliore combinazione per la visione lontano/vicino e si passa alle lenti a contatto. La persona deve portarle un giorno e svolgere le normali attività, per capire se è il caso di intervenire o meno. Eventualmente si modifica la lente». Si tratta di lenti a contatto speciali, realizzate sul tipo di occhio e di curvatura personale, che simula la situazione di post-intervento. Solo a questo punto c’è il ricorso al laser. «L'intervento è reversibile e quindi siamo davanti a una tecnica sicura - puntualizza Fronterrè - Con la lente si simula la situazione reale di quella persona specifica e non ci si basa solo su dati teorici. La chirurgia dura pochi minuti, senza alcun dolore, grazie a un collirio anestetico. In seguito gli occhi non vengono bendati ma è applicata una lente a contatto morbida, che sarà tolta dopo cinque giorni. Il costo? Come una borsa firmata», conclude.
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