il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

giovedì 21 ottobre 2010

Linee guida 2010 per la Rianimazione Cardio-polmonare


Disponibili le due versioni, quella europea dell'ERC e quella nordamericana dell'AHA.
Linee guida 2010 per la Rianimazione Cardio-polmonare
I loghi dell'ERC e dell'AHA
18.10.2010 - L'ERC ha reso noto nella mattinata di oggi, 18 ottobre 2010, le linee guida per la rianimazione cardiopolmonare del 2010. Le linee guida contengono istruzioni specifiche su come dovrebbe essere praticata la rianimazione cardiopolmonare e fornire gli strumenti utili per divilgare tali tecniche. La versione delle linee guida dell'ERC sono state adattate in maniera specifica per l'Europa e non appena possibile metteremo online anche la versione americana dell'AHA.
In breve ecco alcune delle novità rispetto ai protocolli e linee guida del 2005:
1. Gli operatori telefonici del sistema di emergenza-urgenza (centrale Operativa) devono essere addestrati per intervistare l'utente secondo precisi protocolli al fine di ottenere le informazioni necessarie per l'invio dei soccorsi; queste ultime riguardano principalmente la presenza o meno di respiro e la sua qualità. Nel caso di mancata risposta del paziente con assenza o semplicemnte anomalie del respiro è necessario che l'invio di soccorsi avvenga per arresto cardiaco. Infine viene enfatizzato il gasping come segno di arresto cardiaco.
2. Tutti i soccorritori, addestrati o meno nella rianimazione cardiopolmonare, devono praticare alle vittime di arresto cardiaco compressioni toraciche di alta qualità. Viene enfatizzato l'obiettivo di una corretta esecuzione delle compressioni: queste si realizzano mediante l'abbassamento del torace di almeno 5 cm a compressione, ad una frequenza di 100 compressioni al minuto, per ottenere così un adeguato ritorno della parete toracica durante la fase di rilasciamento, e infine ridurre al minimo le interruzioni. I soccorritori addestrati dovrebbero inoltre eseguire ventilazioni alla vittima con rapporto di 30:2 tra compressioni e ventilazioni. La CPR guidata per telefono dagli operatori del sistema di emergenza è lasciato solo al caso di soccorritori non addestrati.
3. Viene enfatizzata l'importanza delle prime compressioni toraciche le quali dovranno avvenire senza interruzioni.
4. Viene enfatizzata una maggiore riduzione dei tempi di pausa che precedono e seguono l'erogazione dello shock. Viene raccomandata la prosecuzione delle compressioni durante la carica del DAE.
5. Viene dunque raccomandata l'immediata ripresa delle compressioni dopo la defibrillazione. L'interruzione delle compressioni toraciche non dovranno durare più di 5 secondi.
6. La sicurezza del soccorritore durante l'uso del DAE è sempre un caposaldo. Viene tuttavia rilevato che l'utilizzo di guanti riduce il rischio di subire scariche elettriche accidentali. Viene dunque enfatizzato l'obiettivo di ridurre al minimo la pausa delle compressioni durante il pre-shock.
7.In ambiente extra-ospedaliero i soccorritori dovranno eseguire una CPR di buona qualità in attesa che giunga il DAE, che vengano applicate i pads e caricato il defibrillatore. Non è raccomandato invece il rispetto di una durata specifica in cui eseguire le compressioni (ad es. 2-3 min) prima dell'analisi del ritmo e della erogazione dello shock. I soccorritori già addestrati a rispettare una durata specifica di compressioni toraciche prima dell'uso del DAE, in assenza di evidenze in grado di confutare questa pratica, potranno continuare a rispettarla.

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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