In questo servizio Giulio Golia ci parla di due malattie: La prima è la Sclerosi Multipla (S.M.), una malattia neuro-degenerativa che in Italia colpisce 60.000 persone. L'altra è una nuova malattia scoperta da un italiano, il Prof. Paolo Zamboni dell?Università di Ferrara. Si chiama CCSVI: insufficienza venosa cronica cerebro spinale. Ovvero la malformazione genetica di alcune vene che trasportano il sangue dal cervello al cuore.
Ma il Professor Zamboni scoprendo questa malattia ha intuito anche un'altra cosa. La malformazione di queste vene fa si che il sangue, invece di defluire normalmente verso il cuore, ristagni nel cervello. E questo porterebbe a delle conseguenze negative, molto negative. Strettamente legate alla S.M.. La Sclerosi Multipla quindi potrebbe avere origine proprio da queste malformazioni. E infatti tra i malati di Sclerosi presi in esame da Zamboni il 100% aveva questo problema alle vene.
La soluzione è operare per riaprire (stappare) le vene. Questa operazione si chiama "liberazione". Una semplice angioplastica che con l'aiuto di un catetere e un palloncino libera le vene ostruite.
Per un malato di S.M. i benefici sarebbero immediati. Nella prima fase del suo studio il Professor Zamboni ha già operato 65 malati. Ora è in attesa dell'autorizzazione per iniziare una sperimentazione su 700 malati per poter verificare su larga scala la sua ipotesi. Ma i tempi della burocrazia sono lunghi e gli ammalati si sono stufati e fanno un ragionamento molto semplice: abbiamo le vene chiuse... apritecele!!! E invece no, in Italia quelle vene non si aprono.
speriamo che anche i medici generici di famiglia parlino di questa possibilità a tutti i loro pazienti e di conseguenza lasciare decidere a loro stessi che strada prendere
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