Imola - "Turni massacranti al 118"

La segnalazazione del sindacalista Rago: "L'intero organico è sofferente. Gravissima carenza anche nel numero di mezzi di soccorso". Replica l'Ausl: "Nessuna carenza"


IMOLA - Turni massacranti di oltre 14 ore di lavoro, e carenza dei mezzi di soccorso: sono le condizioni in cui lavorano i dipendenti del 118 di Imola. A farlo sapere è il segretario Uil-Fpl, Giuseppe Rago, che riferisce: "Da un po' di tempo ad Imola stanno saltando i riposi dei dipendenti del 118 per un'errata organizzazione dei turni". I dipendenti, infatti "vengono richiamati in servizio per sostituire colleghi malati o in infortunio attraverso una forma scritta non prevista dal contratto nazionale di lavoro, che l'azienda per mascherare gli ordini di servizio impropriamente chiama 'variazione di turno di servizio'". Un sistema che, a detta di Rago "manda in sofferenza l'intero organico, costringe i propri dipendenti a turni massacranti doppi di oltre 14 ore continuate di lavoro composte dal turno di mattina e pomeriggio a cui viene concesso di effettuare 30 minuti di pausa pranzo".
E gli effetti, quindi, "si ripercuotono sulla prontezza di reazione dei dipendenti agli eventi mettendo, in pericolo se stessi e i pazienti assistiti", avverte il sindacalista. A questa situazione di carenza del personale, inoltre, "si aggiunge la gravissima di carenza dei mezzi di soccorso operanti sul territorio - fa sapere ancora Rago - infatti abbiamo più volte denunciato la pericolosità dell'avere per Imola, Medicina e Castel San Pietro un'ambulanza per ciascun presidio, con una notevole ed evidente disparità di presenza di mezzi sul territorio".
Ma dall'Ausl di Imola è arrivata pronta la replica. "L'organico del 118 è completo: 22 gli infermieri in turno e cinque le sostituzioni. Al momento ci sono solo due malattie". Le ore di lavoro mensili, in media, sono 121, dunque, assicura l'azienda sanitaria, "non c'è nessuna sofferenza di organico e nessun problema di copertura dei turni, ma una semplice assenza improvvisa che ha reso necessario ricercare la sostituzione tra gli operatori in riposo e in ferie". Sulla carenza dei mezzi, invece, l'Ausl ricorda che "l'ambulanza esce circa una volta e mezza a notte", e che "ogni anno l'azienda rinnova il suo parco ambulanze con i mezzi più tecnologicamente avanzati".
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