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Ma i sindacati del settore medico disertano !'incontro.
Russo, direttiva alle Asp sui vuoti degli organici
PALERMO - I sindacati confederali apprezzano l'apertura al dialogo dell'assessore alla Sanità, Massimo Russo. È rottura, invece, con quelli del settore medico. Ieri doppio incontro tra le parti per focalizzare alcuni temi della riforma sanitaria che diventeranno oggetto di un monitoraggio mensile. Al centro dell' attenzione due punti: i piani che le aziende sanitarie devono sviluppare per l'adozione delle piante organiche e l'assunzione a tempo indeterminato di quasi 3 mila persone. Assunzioni da effettuare entro il 31 dicembre.
E, dunque, Cgil, Cisl e Uil chiedono che le procedure siano concluse in tempi brevi, poiché "con l'anno nuovo, s'incapperebbe nei vincoli della manovra Tremonti che non consente di assumere più del 50% del personale previsto dalle dotazioni aziendali". Così
l'assessore annuncia che, entro qualche giorno, invierà una direttiva ad Asp e aziende ospedaliere perché siano individuati i profili professionali necessari nelle strutture. Fumata nera, invece, nel pomeriggio, quando solo la Cisl e la Fassid hanno preso parte alla riunione con i rappresentanti sindacali della dirigenza medica, convocata da Russo. Le altre sigle del settore medico hanno disertato l'incontro. "Non vorrei che si trattasse di una chiusura corporativa con la quale si tenta di bloccare il cambiamento", conclude Russo.
E, dunque, Cgil, Cisl e Uil chiedono che le procedure siano concluse in tempi brevi, poiché "con l'anno nuovo, s'incapperebbe nei vincoli della manovra Tremonti che non consente di assumere più del 50% del personale previsto dalle dotazioni aziendali". Così
l'assessore annuncia che, entro qualche giorno, invierà una direttiva ad Asp e aziende ospedaliere perché siano individuati i profili professionali necessari nelle strutture. Fumata nera, invece, nel pomeriggio, quando solo la Cisl e la Fassid hanno preso parte alla riunione con i rappresentanti sindacali della dirigenza medica, convocata da Russo. Le altre sigle del settore medico hanno disertato l'incontro. "Non vorrei che si trattasse di una chiusura corporativa con la quale si tenta di bloccare il cambiamento", conclude Russo.
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