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Costa: «Chi fa parte della loggia non è affidabile».
La Cgil alla Regione: renda noto l'elenco dei sanitari massoni
PALERMO - «L'assessore regionale Massimo Russo deve rendere pubblici i nomi di chi fa parte di logge massoniche e riveste, nello stesso tempo, ruoli dirigenziali nel sistema sanitario regionale». Un appello per estromettere la massoneria dalla sanità lanciato da Fp Cgil e Fp Cgil medici, perché «siamo convinti che chi appartiene alla massoneria non risponde alla logica del pubblico, ma a quella della loggia», dice Renato Costa, segretario regionale del sindacato di categoria. L'intervento della Cgilsegueladenunciafattadaldirettore del Policlinico di Messina, Giuseppe Pecoraro, in seguito alla rissa in sala parto fra due ginecologi che ha messo a rischio la vita di una mamma e del neonato: «In questa struttura ospedaliera comanda la massoneria - ha detto -. Soltanto il giorno dopo mi hanno informato della rissa». A distanza di 9 giorni arriva la reazione della Cgil. «Sono stati fatti progressi contro le infiltrazioni della mafia nella sanità - afferma Michele Palazzotto, segretario generale di Fp-Cgil Sicilia -. Ma non vorremmo che dal sistema mafioso si passasse a quello massonico». Il sindacato chiederà alle prefetture
delle 8 province siciliane gli elenchi delle logge massoniche e di chi vi aderisce, come ha già fatto a Palermo. Intanto, due deputati del Pd all'Ars, Pino Apprendi e Davide Faraone, hanno presentato un'interrogazione all'assessore Russo per sapere quali misure siano state adottate per accertare la veridicità delle dichiarazioni del direttore del Policlinico di Messina e quali prowedimenti intende adottare per impedire che le strutture pubbliche siano asservite a pratiche massoniche. «La Corte europea ha più volte ribadito che nessun cittadino può essere obbligato a dichiarare la propria affiliazione ad associazioni massoniche», replica Russo, che dice di avere convocato Pecoraro per ottenere puntuali relazioni sulla situazione della struttura. «Ho ricevuto l'assicurazione che sono state già denunciate in Procura tutte le cose sui cui era necessaria un'indagine della magistratura e che non c'era alcun condizionamento nella governance dell'azienda».
delle 8 province siciliane gli elenchi delle logge massoniche e di chi vi aderisce, come ha già fatto a Palermo. Intanto, due deputati del Pd all'Ars, Pino Apprendi e Davide Faraone, hanno presentato un'interrogazione all'assessore Russo per sapere quali misure siano state adottate per accertare la veridicità delle dichiarazioni del direttore del Policlinico di Messina e quali prowedimenti intende adottare per impedire che le strutture pubbliche siano asservite a pratiche massoniche. «La Corte europea ha più volte ribadito che nessun cittadino può essere obbligato a dichiarare la propria affiliazione ad associazioni massoniche», replica Russo, che dice di avere convocato Pecoraro per ottenere puntuali relazioni sulla situazione della struttura. «Ho ricevuto l'assicurazione che sono state già denunciate in Procura tutte le cose sui cui era necessaria un'indagine della magistratura e che non c'era alcun condizionamento nella governance dell'azienda».
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