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Sanità in Sicilia. Il servizio di emergenza.
«Nel 118 addio a sprechi e precari»
Nuovo piano industriale della Seus: risparmio di 15 milioni l'anno, stabilizzati 3.054 autisti.
I tempi e i costi.Previste quattro fasi: la prima semestrale, poi due annuali e un'ultima ancora di 6 mesi: a regime la gestione costerà 103 milioni di euro.
Il personale.Per 2.500 soccorritori contratto a tempo pieno, in 400 riqualificati come socio-sanitari. Si risparmierà sugli straordinari.
Il presidente Lombardo
«Non si è perso un solo posto di lavoro, adesso una gestione razionale a vantaggio degli operatori ma soprattutto dei cittadini. Risultato straordinario in una vicenda delicatissima».
L'assessore Russo
«Festeggiamo la nascita di una squadra che deve stimolare l'orgoglio di chi ne fa parte. La Regione ha mantenuto i suoi impegni, i lavoratori hanno dimostrato senso di responsabilità».
PALERMO - I lavoratori sono rimasti gli stessi ma con l'impiego a tempo pieno (e non più part-time), la Seus, la società consortile che gestisce il 118 in Sicilia, risparmierà oltre 15 milioni di euro all'anno. Si tratta della somma che la vecchia società, la Sise, spendeva per pagare gli straordinari ai dipendenti.
Il servizio di emergenza-urgenza a regime costerà 103 milioni e 749 mila euro all'anno. È quanto prevede il nuovo piano industriale triennale della Seus, illustrato ieri a Palermo nel corso di una convention a cui hanno preso parte, tra gli altri, il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, e l'assessore regionale alla Salute, Massimo Russo.
Il dettaglio del piano industriale
Il piano industriale 2010-2013 si articola in quattro fasi: la prima è semestrale, da luglio a dicembre del 2010, poi due annuali per il 2011 e il 2012, infine l'ultima nel primo semestre 2013. Data, quest'ultima, in cui il servizio dovrebbe attestarsi a quota 103 milioni e 749 mila euro (prima, con la gestione Sise, costava quasi 100 milioni di euro all'anno).
Mentre prima, però, i 3.054 autisti-soccorritori erano impiegati part-time, adesso hanno un contratto a tempo pieno di 36 ore settimanali. Tutto ciò consentirà di evitare il ricorso allo straordinario che aveva generato un contenzioso con la Regione (poi sanato con atto transattivo) di circa 50 milioni di euro.
Inoltre, il fabbisogno del personale autista-soccorritore per il 118 a regime scenderà dagli attuali 3.054 dipendenti a circa 2.500, perché oltre 400 addetti seguiranno un corso di formazione e aggiornamento professionale e saranno riqualificati in operatori socio-sanitari, per essere impiegati al di fuori della Seus ma sempre nell'ambito del sistema sanitario regionale. Vale a dire nelle aziende sanitarie siciliane.
Per quanto riguarda la dotazione dei mezzi, la Sues potrà contare sullo stesso numero di ambulanze (256), ma rispetto a prima aumenterà il numero di quelle con medico a bordo.
Lombardo: «Gestione più razionale»
«La cosa più importante - ha detto il presidente Lombardo - è che non si è perso un solo posto di lavoro e il personale è stato portato al massimo delle ore. Abbiamo, dunque, salvaguardato un patrimonio costituito da lavoratori. A questo personale voglio dire grazie di cuore: senza il grande senso di responsabilità dimostrato in questa vicenda sarebbe stato molto difficile trovare la quadratura del cerchio».
«Ora i lavoratori della nuova società - ha aggiunto il governatore dell'Isola - sanno di poter contare su un contratto a tempo pieno, su un'opportuna formazione e su una struttura che darà maggiori garanzie rispetto al passato e che farà funzionare meglio il servizio. Una gestione razionale a vantaggio dei lavoratori, ma soprattutto dei cittadini».
Lombardo ha anche ringraziato l'assessore alla Salute, Massimo Russo: «La fiducia e la delega in bianco che questo governo gli ha sempre offerto - ha sottolineato - hanno trovato, anche questa volta, puntuale riscontro perché è sotto gli occhi di tutti lo straordinario risultato raggiunto in questa delicatissima vicenda».
Russo: «Il servizio migliorerà»
L'assessore Russo invece si è così espresso: «Oggi festeggiamo la nascita di questo nuovo soggetto che abbiamo fortemente voluto e che è il frutto di una convergenza di intenti. I lavoratori hanno fatto un sacrificio rinunciando agli straordinari, a fronte di un contratto a 36 ore che abbiamo garantito all'interno di una società formalmente privata ma con capitale pubblico. Abbiamo cambiato il sistema con le regole e nelle regole e adesso siamo qui a celebrare la nascita di una squadra che deve stimolare l'orgoglio di tutti quelli che ne sono parte. Il dialogo, all'inizio, non è stato semplice ma, tutti insieme, abbiamo vinto una difficile battaglia. La Regione ha mantenuto i suoi impegni, i lavoratori hanno dimostrato un senso di responsabilità straordinario».
«Questo - ha proseguito l'assessore alla Salute, Russo - è il punto di partenza ideale per ridare slancio a un gruppo di lavoratori troppo spesso messo sotto accusa per inefficienze che svariate volte, andavano cercate altrove. Adesso si va nella direzione dell'efficienza e dell'economicità. L'obiettivo è migliorare, in termini qualitativi, la rete del sistema. Ridurremo l'operatività del personale sovradimensionato rispetto alle reali necessità, attraverso una diversificazione delle attività».
Poi rivolgendosi direttamente ai lavoratori presenti alla convention, Russo ha detto: «Sarò ben lieto di difendervi da chi in passato vi ha accusato di non essere all'altezza del vostro compito. Noi dovremo garantirvi le migliori condizioni per operare al meglio, a cominciare dalla puntualità degli stipendi; voi dovrete garantire il rispetto delle regole, che rappresentano, in sintesi, l'interesse comune. Con il passaggio dalla Sise alla Seus abbiamo spazzato via le ambiguità. Vogliamo dire sì alla competenza e no all'appartenenza a questo o quel partito, vogliamo essere trasparenti in ogni nostro atto e lavorare per espletare al meglio un servizio di vitale importanza per i cittadini siciliani».
Per il presidente della Seus, Gaetano Bonfiglio, «sono state poste le basi per un servizio di emergenza-urgenza efficiente e tempestivo».
Il direttore generale, Marco Romano, ha concluso: «Il piano industriale prevede la razionalizzazione della spesa e l'incremento della produttività. Tutto ciò permetterà all'azienda di avere nuove fonti di ricavo».
Il personale.Per 2.500 soccorritori contratto a tempo pieno, in 400 riqualificati come socio-sanitari. Si risparmierà sugli straordinari.
Il presidente Lombardo
«Non si è perso un solo posto di lavoro, adesso una gestione razionale a vantaggio degli operatori ma soprattutto dei cittadini. Risultato straordinario in una vicenda delicatissima».
L'assessore Russo
«Festeggiamo la nascita di una squadra che deve stimolare l'orgoglio di chi ne fa parte. La Regione ha mantenuto i suoi impegni, i lavoratori hanno dimostrato senso di responsabilità».
PALERMO - I lavoratori sono rimasti gli stessi ma con l'impiego a tempo pieno (e non più part-time), la Seus, la società consortile che gestisce il 118 in Sicilia, risparmierà oltre 15 milioni di euro all'anno. Si tratta della somma che la vecchia società, la Sise, spendeva per pagare gli straordinari ai dipendenti.
Il servizio di emergenza-urgenza a regime costerà 103 milioni e 749 mila euro all'anno. È quanto prevede il nuovo piano industriale triennale della Seus, illustrato ieri a Palermo nel corso di una convention a cui hanno preso parte, tra gli altri, il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, e l'assessore regionale alla Salute, Massimo Russo.
Il dettaglio del piano industriale
Il piano industriale 2010-2013 si articola in quattro fasi: la prima è semestrale, da luglio a dicembre del 2010, poi due annuali per il 2011 e il 2012, infine l'ultima nel primo semestre 2013. Data, quest'ultima, in cui il servizio dovrebbe attestarsi a quota 103 milioni e 749 mila euro (prima, con la gestione Sise, costava quasi 100 milioni di euro all'anno).
Mentre prima, però, i 3.054 autisti-soccorritori erano impiegati part-time, adesso hanno un contratto a tempo pieno di 36 ore settimanali. Tutto ciò consentirà di evitare il ricorso allo straordinario che aveva generato un contenzioso con la Regione (poi sanato con atto transattivo) di circa 50 milioni di euro.
Inoltre, il fabbisogno del personale autista-soccorritore per il 118 a regime scenderà dagli attuali 3.054 dipendenti a circa 2.500, perché oltre 400 addetti seguiranno un corso di formazione e aggiornamento professionale e saranno riqualificati in operatori socio-sanitari, per essere impiegati al di fuori della Seus ma sempre nell'ambito del sistema sanitario regionale. Vale a dire nelle aziende sanitarie siciliane.
Per quanto riguarda la dotazione dei mezzi, la Sues potrà contare sullo stesso numero di ambulanze (256), ma rispetto a prima aumenterà il numero di quelle con medico a bordo.
Lombardo: «Gestione più razionale»
«La cosa più importante - ha detto il presidente Lombardo - è che non si è perso un solo posto di lavoro e il personale è stato portato al massimo delle ore. Abbiamo, dunque, salvaguardato un patrimonio costituito da lavoratori. A questo personale voglio dire grazie di cuore: senza il grande senso di responsabilità dimostrato in questa vicenda sarebbe stato molto difficile trovare la quadratura del cerchio».
«Ora i lavoratori della nuova società - ha aggiunto il governatore dell'Isola - sanno di poter contare su un contratto a tempo pieno, su un'opportuna formazione e su una struttura che darà maggiori garanzie rispetto al passato e che farà funzionare meglio il servizio. Una gestione razionale a vantaggio dei lavoratori, ma soprattutto dei cittadini».
Lombardo ha anche ringraziato l'assessore alla Salute, Massimo Russo: «La fiducia e la delega in bianco che questo governo gli ha sempre offerto - ha sottolineato - hanno trovato, anche questa volta, puntuale riscontro perché è sotto gli occhi di tutti lo straordinario risultato raggiunto in questa delicatissima vicenda».
Russo: «Il servizio migliorerà»
L'assessore Russo invece si è così espresso: «Oggi festeggiamo la nascita di questo nuovo soggetto che abbiamo fortemente voluto e che è il frutto di una convergenza di intenti. I lavoratori hanno fatto un sacrificio rinunciando agli straordinari, a fronte di un contratto a 36 ore che abbiamo garantito all'interno di una società formalmente privata ma con capitale pubblico. Abbiamo cambiato il sistema con le regole e nelle regole e adesso siamo qui a celebrare la nascita di una squadra che deve stimolare l'orgoglio di tutti quelli che ne sono parte. Il dialogo, all'inizio, non è stato semplice ma, tutti insieme, abbiamo vinto una difficile battaglia. La Regione ha mantenuto i suoi impegni, i lavoratori hanno dimostrato un senso di responsabilità straordinario».
«Questo - ha proseguito l'assessore alla Salute, Russo - è il punto di partenza ideale per ridare slancio a un gruppo di lavoratori troppo spesso messo sotto accusa per inefficienze che svariate volte, andavano cercate altrove. Adesso si va nella direzione dell'efficienza e dell'economicità. L'obiettivo è migliorare, in termini qualitativi, la rete del sistema. Ridurremo l'operatività del personale sovradimensionato rispetto alle reali necessità, attraverso una diversificazione delle attività».
Poi rivolgendosi direttamente ai lavoratori presenti alla convention, Russo ha detto: «Sarò ben lieto di difendervi da chi in passato vi ha accusato di non essere all'altezza del vostro compito. Noi dovremo garantirvi le migliori condizioni per operare al meglio, a cominciare dalla puntualità degli stipendi; voi dovrete garantire il rispetto delle regole, che rappresentano, in sintesi, l'interesse comune. Con il passaggio dalla Sise alla Seus abbiamo spazzato via le ambiguità. Vogliamo dire sì alla competenza e no all'appartenenza a questo o quel partito, vogliamo essere trasparenti in ogni nostro atto e lavorare per espletare al meglio un servizio di vitale importanza per i cittadini siciliani».
Per il presidente della Seus, Gaetano Bonfiglio, «sono state poste le basi per un servizio di emergenza-urgenza efficiente e tempestivo».
Il direttore generale, Marco Romano, ha concluso: «Il piano industriale prevede la razionalizzazione della spesa e l'incremento della produttività. Tutto ciò permetterà all'azienda di avere nuove fonti di ricavo».
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